Al porto di Genova «bruciati» 100 miliardi di Paolo Lingua

Al porto di Genova «bruciati» ÌOO miliardi Primo bilancio dello scontro; situazione di stallo nelle trattative Al porto di Genova «bruciati» ÌOO miliardi GENOVA — Situazione di stallo al porto di 'Genova, dove, anche ieri, a causa della pioggia non s'è lavorato. La vertenza Cap-Culmv, che ha per oggetto l'organizzazione del lavoro e la gestione della movimentazione delle merci in banchina, in attesa di trovare una soluzione di compromesso (o la «resa» d'una delle due parti), ha ceduto il campo alla complessa trattativa sull'esodo e sui pre-pensionamenti «agevolati». Le perdite , dopo tre mesi di durissimi contrasti, sono ingenti: centinaia di navi dirottate, decine di linee merci che hanno cancellato Genova come scalo, più di cento miliardi di danni diretti e una cifra incalcolabile come indotto. Per domani era previsto un Incontro tra i dirigenti delle relazioni industriali, del Cap e 1 rappresentanti nazionali e locali delle tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del settore trasporti, ma è stato rinviato a venerdì, perché si spera che la situazione si sblocchi giovedì nell'incontro a Roma, presso il ministero della Marina mercantile. Si dovranno stabilire 1 termini di tempo e anche definire gli scaglioni (nel senso numerico) del prepensionati. Tale trattativa si annuncia come faticosa e lenta, perché i sindacati sono divisi: Cisl e Uil hanno posizioni che coincidono con quelle del Consorzio, mentre la Cgil è critica sul decreto e sui criteri di applicazione. Inoltre la Cgil è in Imbarazzo sul plano politicodiplomatico perché la Culmv , oltre a smentire sistematicamente gli accordi già siglati dal sindacato; ha già tentato •più d'una-TOVÌft. (erranc^palesem^ij.te, di scavalcarla. Il «nodo» politico della vertenza è anche in questo delicato «passaggio»: il Cap riconosce come interlocutorri solo i sindacati confederali, ma è una logica che la Culmv rifiuta Il Cap, inoltre, accusa senza mezzi termini i portuali di voler boicottare la ripresa del porto per motivi politici e ormai pre-elettorali. In effetti, anche sul problema dell'esodo tutti i porti italiani hanno trovato già un accordo sul numero dei prepensionati e sul tempi e 1 modi: la conflittualità è peculiare solo del capoluogo ligure. Cosi, nella giornata di giovedì 5, giorno nel quale è stato proclamato dalle confederazioni uno sciopero nazionale dei lavoratori portuali sempre in margine all'esodo, solo il porto di Genova sarà, bloccato per l'ennesima volta, »»« oj^atastr- Paolo Lingua

Luoghi citati: Genova, Roma