Un'ombra alla Casa Bianca

Un'onibra glia Casa Bianca Rivelazioni sul declino psicologico di Reagan dopo l'Irangate Un'onibra glia Casa Bianca Miiskie: «Non ricorda più nulla, è privo di energia» - McFarlane: «Ascolta soltanto i suoi amici miliardari» - Le decisioni politiche ormai sono prese da Nancy e dal nuovo capo dello staff Baker DM. NOSTRO CORRISPONDENTI WASHINGTON—Le riviste Time e Newsweek hanno pubblicato Ieri la fotografia di Reagan con lo stésso titolo di copertina: «SI può riprendere?». Lo hanno fatto non perché 11 rapporto Tower sull'Iran gate abbia segnato la fine politica del Presidente, ma porche le successive rivelazioni hanno messo in dubbio la sua capacita di gestire ancora 11 potere. La più grave è che la mossa decisiva per l'Amministrazione, la nomina dell'ex senatore Baker a capo di gabinetto, é stata compiuta non da Reagan, ma dalla First Lady Nancy e dall'amico del presidente Paul Laxalt. Un'altra rivelazione inquietante, fatta da Mustele, 11 secondo «saggio» della commissione Tower, é che •senza considerare il Presidente un malato di mente, bisogna dire che non ha assolto ai suoi compiti... B che forse non è in grado di assumersi le responsabilità della sua carica». Anche il leale McFarlane — un colonnello del marines, corpo che ha per motto •Semper fldelts» — ha descritto Reagan come un leader latitante, Immerso in fantasie hollywoodiane. E' una svolta crudele, solo in parte Inattesa. Quest'uomo che sino a sei mesi fa, al vertice di Reykjavik, e alla successiva sconfitta elettorale, era 11 simbolo della rinascita americana dopo l'umiliazione del Watergate e del Vietnam, rischia di diventare una figura patetica e grottesca. Deputati e senatori dell'opposizione incominciano a usare nei suol confronti un linguaggio duro, e poche voci si levano In sua difesa dal partito di governo: •Sembra il pianista del bordello che non sa che cosa succede al piano di sopra» ha detto il democratico Solarz di New York. Il reagan iemo appare oggi al tramonto, e il suo ultimo biennio si preannuncia come una reggenza a due, il nuovo capo di gabinetto Baker, e la First Lady Nancy. Non è una situazione completamente nuova per l'America: accadde già alla fine del mandato di Woodrow Wilson, dopo la prima guerra mondiale, quando 11 potere fu gestito dalla moglie e dal segretario. n crollo di Reagan é apparso evidente giovedì, quando fu pubblicato il rapporto sull'Iran gate. Sconvolto, 11 Presidente fu accompagnato fuori della sala stampa dal capo della commissione Tower. L'entourage della Casa Bianca ha riferito che l'amico Laxalt, l'ex senatore del Nevada, lo trovò più tardi, solo nello studio ovale, lo sguardo assente. Fu Nancy a scuoterlo. Oli ricordò che doveva mostrarsi subito padrone della situazione, che doveva cacciare il capo di gabinetto Regan, uno del principali responsabili dello scandalo. D'accordo con Laxalt gli propose di sostituirlo con Baker. li Presidente assenti e il giorno dopo, sollecitato sempre da Nancy, gli telefonò. Non disse nulla a Regan: questi capi che cosa era successo quando la First Lady emise un comunicato di benvenuto a Baker venerdì pomeriggio. ' Muskie, l'ex Segretario di Stato del presidente Carter, ha raccontato: «Siamo rimasti esterrefatti dalla mancanea di energia e di attenetene denunciata dal Presidente nello scandalo. Non ricorda neppure l momenti più cruciali della sua amministrazione». Intervistato dal New York Times, McFarlane ha affermato di aver notato I primi segni del declino già un anno e mezzo fa. L'ex direttore del Consiglio di sicurezza nazionale, che ha ammesso per la prima volta di aver tentato 11 suicidio sotto II peso dell'Irangate, ha di' chiarata di non essere mai riuscito ad attirare l'attenzione di Reagan. »Non face vo parte dei suoi intimi, non mi ascoltava. Il Presidente non premia la professionalità politica, il pubblico servigio. Ama e ammira gli uomini d'affari che hanno raggiunto il successo finanziario, miliardari come Regan, grandi managers come il ministro della Difesa Wetnberger. Ha tutto un suo mondo». la prima iniziativa di Nancy e Baker é stata di convocare ieri alla Casa Bianca Robert Oates, 11 numero due della da, per Indurlo a non assumere la direzione, concessagli sventatamente da Reagan. Gates ha rinunciato alla nomina. E' Implicato nello scandalo, e le sue deposizioni al Senato minacciavano di trasformarsi in una mina vagante. Con le Indiscrezioni che continuano a filtrare — l'ultima é che gli Iraniani pagarono 87 milioni di dollari per le armi americane, una somma assai superiore al previsto — mettono il Presidente In una luce sempre più ambigua. Qualcuno sospetta addirittura che Reagan fosse al corrente di un progetto di storno del fondi dell'Iran ai Contras, anche se non della sua attuazione. Nell'aprile dell'86 infatti il colonnello North compilò un memorandum in cui sollecitava la sua approvazione: non si sa se la ottenne. Oggi, il nuovo capo di gabinetto e la First Lady si dedicheranno al discorso del Presidente in programma domani alle 21 (ora locale) alla tv. Il loro obiettivo è di indurre Reagan a riconoscere che 11 baratto armi-ostaggi fu un errore, e a chiedere scusa agli americani. Ma a 76 anni, il Presidente appare più cocciuto che mai: »Non accetta l'idea — ha detto Laxalt —, ritiene di essere nel giusto». Ennio Carette Washington. Reagan indica a Howard Baker dove deve sedersi alla prima riunione a cui partecipa come capo dello staff presidenziale