Hanno deluso le centrali a specchi

Hanno deluso le centrali a specchi Hanno deluso le centrali a specchi un generatore elettrico (alternatore). Le centrali a torre non sono molte nel mondo: Eurellos, Italia, potenza 1 MW (1 Megawatt); Themis I in Francia (2 MW); Barstow, Usa. 10 MW; SSPS e CESA in Spagna (0,5 MW e 1,2 MW rispettivamente); CRT in Giappone (1 MW). Tutte sono entrate in esercizio tra il 1981 e il 1983. Per fornire elementi di confronto è utile ricordare l costi del kW installato e del kWh (kWattora) prodotto con centrali elettronucleaii e con centrali termoelettri- che alimentate a carbone. In Italia, il costo unitario di un impianto nucleare si colloca intorno a 3 milioni di Lit/kW (lire italiane per **kW>, "mentre 11 costo di un* centrale a carbone è circa la metà. In Francia 11 costo delle centrali nucleari è di SI può generare elettricità utilizzando energia solare mediante due metodi: 1) conversione termodiramica ad alta temperatura; 2) conversione fotovoltaica. Occupiamoci della tecnica ad alta temperatura. Per potenze superiori a 100 kW la conversione termodinamica si effettua tramite le «centrali a torre»: un parco di specchi opportunamente distribuiti al suolo riflette la radiazione solare su di una caldaia collocata in cima ad una torre. Gli specchi a terra si orientano continuamente per inseguire il disco solare nel suo moto apparente. 11 calore cosi ricevuto dalla caldaia scalda l'acqua in essa, contenuta e la trasforma in vapore. Questo viene fatto espandere In una turbina che, a sua volta, fa girare di cinquemila ore di sperimentazione so circa 1,5 milioni di Llt/kW. In Usa i costi sembrano assestarsi sui 1.500-2000 dollari per kW. Per il costo del kWh in Italia si indicano i seguenti valori: kWh prodotto con centrali nucleari 42 lire; con centrali a carbone 57 lire; con centrali a nafta 85 lire. Per le centrali solari a torre, i costi del kW installato sono dell'ordine del 2030 milioni di lire per tutti gli impianti sopra ricordati. Il costo del kWh è di circa 10 volte quello relativo alle centrali termoelettriche tradizionali. Per quanto riguarda l'esercizio e l'affidabilità degli impianti solari a torre, l'esperienza raccolta indica" *r Shena **»fceénzior*"'<<ò'%à* sostituzione) di componenti solari è risultata molto onerosa (per esemplo nella cen¬ tto la guida dell'En trale spagnola di CESA la percentuale degli specchi funzionanti era del 94 per cento nel giugno 1983, del 92 per cento nel luglio, dell'87 per cento in agosto). Nell'impianto di Themis, Francia, il campo specchi ha registrato un inconveniente al giorno e la necessità di personale per l'esercizio è stata maggiore del previsto. Inoltre il sistema completo ha dimostrato una notevole inerzia sia all'avviamento sia alle variazioni di insolazione (annuvolamento); anche la nuvolosità è stata superiore a quella prevista dal progetto. Di conseguenza si può dire che l'energia elettrica netta prodotta è stata inferiore a quella programmata •y^'cWe^a manutenztóri» è resultata troppo costosa. Molti degli inconvenienti riscontrati sarebbero facil¬ te per le energie alt mente eliminabili. Rimane però il fatto che l'industria non sembra disposta a impegnare ulteriori risorse nella conversione termodinamica ad alta temperatura. E' sintomatico il fatto che l'EdF (Electricité de Fi-ance) abbia rinunciato a un impegno diretto nella gestione della centrale Themis, e che 1 giapponesi abbiano cessato l'esercizio della loro centrale CRT. Anche in Italia, per gli stessi motivi, la centrale Eurelios ha cessato di funzionare. Gli unici Paesi che mantengono un interesse per le centrali a torre sono gli Stati Uniti e la Spagna (dove la legge impone di Investire in ricerca sulle fonti rinr««ttìHr'*ì»a qfiòtafttSf reddito derivante dalla vendita di elettricità). a. r. ernative