1952-1987, cronologia dell'atomo in Parlamento

1952-1987, cronologia dell'atomo in Parlamento 1952-1987, cronologia dell'atomo in Parlamento atomica. • Marzo 1959 — Entra in funzione il primo reattore di ricerca italiano del Centro Comune di Ricerca Euratom di Ispra, in provincia di Varese. • Maggio 1959 — Per decisione del CNRN nasce alla Casaccia, In una antica vaccheria sulla via Anguil1 arese, nei pressi di Roma, il centro di ricerca Interdisciplinare nel quale lavorano attualmente circa duemila ricercatori. • Agosto 1960 — Viene creato, al posto del CNRN, il Comitato nazionale per l'energia nucleare (CNEN) di cui è segretario generale lo stesso professor Felice Ippolito che ne reggerà le sorti fino al giorno della vicenda giudiziaria che lo travolse. • Dicembre 1962 — Il Parlamento approva, su proposta del ministro dell'Industria Colombo, la prima legge organica per l'impiego pacifico dell'energia nucleare. • Dicembre 1963 — Entra in funzione a Latina la pri¬ a si può fare per co ma centrale nucleare italiana. Ha prodotto finora, senza Incidenti, oltre 25 miliardi di KWh. Il Parlamento ratifica contemporanea- Edoardo Arnaldi mente la convenzione, firmata a Parigi cinque anni prima, per l'istituzione di controlli di sicurezza nel campo dell'energia nucleare. ntenere l'inquina • Aprile 1964 — Inizia il suo esercizio commerciale la centrale del Garigllano, fermata nel 1978 in seguito a un'avaria. Non ha più ripreso l'attività. A causa degli alti costi che l'Enel avrebbe dovuto sopportare per adeguarla alle norme antisismiche, dopo 11 terremoto in Irpinla, la sua gestione è stata giudicata antieconomica. • Gennaio 1965 — Entra in servizio a Trino Vercellese un'altra centrale. Con essa il nostro Paese balza al primi posti nel mondo quanto a produzione di energia elettronucleare. Ma non è un successo di lunga durata. La centrale di Trino è rimasta ferma per circa tre anni, dopo la fine del primo ciclo di combustibile, per alcuni danni alle strutture Interne del reattore. Dopo le riparazioni, l'impianto non ha comunque più subito inconvenienti ed è allineato ai più moderni standard di sicurezza. • Dicembre 1973 — Con la legge 18-12-1973 n. 880, modificata nell'agosto 1975 mento prodotto da in seguito alle crescenti polemiche in merito alla localizzazione degli impianti, 11 Parlamento stabilisce le norme, ancora oggi in vigore, sulla scelta del luoghi su cui costruire le centrali L'attuale legislazione non riversa cioè' più sull'Enel, che è l'esercente, il grave e difficile compito della decisione sulla localizzazione dell'impianto, ma fa discendere tale decisione da un processo generale e articolato che tiene conto soprattutto delle competenze in materia di programmazione nazionale del Cipe e di pianificazione del territorio delle Regioni. • Ottobre 1981 — La crisi del petrolio e la necessità di ridurre i costi e diversificare le fonti energetiche per assicurare al paese il fabbisogno di elettricità inducono 11 Parlamento a varare il primo piano energetico nazionale, per quanto riguarda il nucleare, il piano pre- vede la costruzione di altre centrali: a Montalto di Castro, nell'alto Lazio, a Trino (raddoppio), in Lombardia e lle centrali termoelettriche In Puglia. • Dicembre 1981 — Entra in produzione la centrale elettronucleare di Caorso, in provincia di Piacenza. Si conclude con essa la prima parte del programma per la produzione di energia derivata dall'atomo. • Febbraio 1982 — Su proposta del ministro dei Lavori Pubblici, Nicolazzi, Camera e Senato approvano la costruzione di un laboratorio di fisica nucleare nella galleria del Gran Sasso. • Marzo 1982 — Scompare il Cnen e 11 suo posto viene preso dall'Enea, l'ente di controllo che Cora In poi non solo dovrà curare la ricerca e lo sviluppo dell'energia nucleare ma dovrà anche portare avanti quello delle fonti alternative, la solare e l'eolica. E' chiamato a presiederlo il professor Umberto Colombo. m Aprile 1982 — Sono cominciati da poco tempo, per le difficoltà politiche e le opposizioni locali, i lavori per la centrale di Montalto. I lavori fatti rappresentano più del 50 per cento e l'entrata in produzione è prevista per il 1990. • Maggio 1985 — Enel ed Enea costituiscono una so- Parlamento approva, su proposta del ministro dell'Industria Altissimo, l'aggiornamento del plano energetico nazionale per il triennio 1985-87. Per il nucleare si ribadiscono 1 programmi per la costruzione dì centrali in' Lombardia é in Puglia, ma 1 siti precisi non sono stati ancora individuati. Altre centrali sono programmate per il futuro In Veneto, Sicilia, Campania e Basilicata in modo da coprire, verso la metà degli Anni 90,1112-15 per cento del fabbisogno energetico nazionale (la percentuale attualmente coperta è del 4,6). • Giugno 1986 — Il disastro di Cernobll pone le forze politiche dinanzi a nuovi, preoccupati interrogativi. Si raccolgono le firme per tre richieste di referendum. In giugno la Camera approva una mozione che impegna-il governo al controllo Immediato delle condizioni e del criteri di esercizio degli impianti in attività. Si propone anche una conferenza nazionale sull'ener¬ Umberto Colombo cietà per azioni per l'esercizio del nuovo reattore nucleare sperimentale «Cirene» che sarà impiantato nella zona di Latina. • Dicembre 1985 — Il

Persone citate: Casaccia, Edoardo Arnaldi, Felice Ippolito, Montalto, Nicolazzi, Umberto Colombo