Il suolo delle foreste equatoriali diventerà terracotta

Il suolo delle foreste equatoriali diventerà terracotta Il suolo delle foreste equatoriali diventerà terracotta que In Asia, tra i 5 e 110 nelle Americhe. La differenza dipende dal fatto che l'Asia ha . già perso il 63.5 per cento del suo patrimonio e l'Africa il 72 per cento. Non si hanno cifre globali per la reticenza dei governi a fornire dati precisi Le foreste spariscono in due modi: c'è la distruzione vera e propria e c'è la degradazione legata all'abbattimento selettivo degli alberi preziosi d'alto fusto, che sconvolge il complesso ecosistema e trasforma una foresta primaria in una secondaria, meno ricca e meno duratura. Le conclusioni degli studiosi sono che. al ritmo attuale, fra sessant'anni non esìsteranno più foreste pluviali ed entro la fine del secolo sarà stato distrutto un quarto di tutte le specie viventi Le foreste equatoriali sono molto diverse da quelle delle zone temperate, dove gli alberi affondano le radici in un suolo ricco, continuamente rinnovato dal ciclo della vita e della morte delle foglie. Nelle foreste primarie, invece, milioni di anni di piogge e di altri processi biologici hanno dilavato un suolo già vecchio, impoverendolo al punto che le radici do¬ vono cercarsi il cibo in superficie, perché i procèssi di macerazione delle foglie e dei rami secchi creano un strato di humus troppo sottile per nutrire tutti Quando la vegetazione viene distrutta o anche semplicemente ridotta, la pioggia si abbatte violenta sul suolo, ne asporta le particelle. Impedisce il formarsi di colonie di microorganismi che fissino gli elementi organici per una eventuale ricostruzione del terrena In breve, è l'erosione totale. Il problema è tanto più grave in quanto le grandi foreste primarie sono sorte su antichissime rocce basali trasformate dal tempo e dalle piogge in miscele di caolino ricche di sali di ferro e di alluminia E* il processo di laterizzazlone, che nel giro di cinque anni rende irreversibilmente sterili i terreni Sebbene sia un processo molto semplice, non tutti 1 meccanismi fislochlmld che lo determinano sono chiari. Cosi lo descrive 11 dottor Marco Paini nella sua relazione al nostro governo per la politica di aiuti ai Paesi poveri: «Finché 1 terreni vengono protetti dalla pioggia e dal sole dall'immenso ombrello verde, non succede nulla. Se invece le precipitazioni asportano il sottile strato di humus superficiale, il suolo argilloso e caolinite, esposto al calore, si secca in profondità e si trasforma in una superficie dura e compatta, spaccata da innumerevoli crepe. Essendo però molto poroso, 11 terreno aspira per capillarità l'umidità degli strati inferiori e, con l'umidità, i sali di ferro e di alluminio. Questi attratti in superinole, vengono ossidati dall'atmosfera e in breve rendono impermeabile e durissimo il suola con un meccanismo analogo a quello impiegato dall'uomo per fabbricare la terracotta. E questa una delle ragioni per cui non si è mal riusciti a far rinascere !a foresta primaria dove era stata distrutta». Fra le conseguenze della desertificazione ci sono anche 1 cambiamenti climatici che non risparmieranno le zone temperate e quindi l'Europa. □ grande ciclo evaporazione - condensazione pioggia viene attivato dalle grandi foreste primarie. Secondo studi recenti la loro eliminazione porterà grandi masse di vapore sopra 1 poli e quindi precipitazioni nevose più abbondanti espansione delle calotte polari mutamento della temperatura su tutto 11 globo. Cè poi il problema dell'ossigena E* stato calcolato che 11 32 per cento di tutto l'ossigeno prodotto dalla vegetazione terrestre proviene dalle foreste primarie. Ma dal '58 a oggi il rapporto tra l'ossigeno e l'anidride carbonica presenti nell'atmosfera è mutato, l'anidride carbonica è aumentata di oltre 115 per cento, anche per colpa della degradazione del suoli equatoriali n destino collettivo potrebbe essere la morte per insetti uccelli pesci, mammiferi rettili fiori Tanta vita nasce dalla combinazione di tre fattori: il gran calda la grande umidità (quattromila millimetri all'anno) e la relativa tranMarina Verna Continua a pagina 2 asfissia. Infine, l'ultimo danno: la distruzione di una banca genetica straordinaria per l'agricoltura, la medicina, l'industria. In questo laboratorio biologico fantastico e in larga parte ancora inesplorato, vive più della metà di tutte le specie della terra.:

Persone citate: Paini, Verna

Luoghi citati: Africa, Asia, Europa