Oltre al centenario Otello Kleiber rispolvera demoni e valzer

Oltre al centenario Otello Kleiber Oltre al centenario Otello Kleiber rispolvera demoni e valzer mo ordine (la Janowitz e la Mathis, Schreter, Theo Adam e Frana Cross), Kleiber coglie meravigliosamente anche l'altra faccia dell'opera, la poesia dell'ambiente borghese, la commovente delicatezza degli interni Biedermeier e dei sentimenti intimi e privati che la natura rispecchia nell'immensità dei suoi spazi notturni o netta salutare ebbrezza del canto popolare. Il pregio di questa esecuzione sta nell'equilibrio con cui il direttore fonde insieme, equilibrandoli, tutti questi diversi ingredienti. La Staatskapelle di Dresda, considerata la prima orchestra tedesca insieme ai Filarmonici di Berlino, offre una prestazione superba: la ricchezza dei colori e la varietà dinamica impostele da Carlos Kleiber si espandono in tutta la loro inesauribile gamma: si ascolti, ad esempio con quale vellut ta morbidezza gli archi e i legni avvolgono nette due grandi Arie di Agata la voce di Gundula Janowitz, al massimo detta forma vocale, e si avrà, tangibile, un documento di rara perfezione esecutiva. Note non meno liete per Die Fledermaus di Strauss, dove il cast,-forse un po' meno ricco di quello del Freischutz, è sostenuto dall'Orchestra detta Radio Bavarese. Qui Kleiber mette a frutto le altre doti della sua straripante personalità: il dinamismo ritmico e sonoro, l'indiavolato stacco del tempi, la lucidità quasi allucinata dei timbri orchestrali fanno della celebre operetta una cascata d'invenzioni sempre più scintillanti. Nessuna concessione all'effetto, però: magistrale — ad esempio — è quel gioco d'equilibrio tra regolarità ritmica e tempo rubato che è l'anima del valzer viennese: gli effetti di •trattenuto», dosati con classe eccelsa, danno il respiro inconfondibile alla musica di Strauss, senza mal appesantirla. Julia Varady e Lucia Popp, Hermann Prey, Iwan Rebràff, René Kollo e Bernd Weikl sono cosi trascinati in. una corrente ritmica e sonora che ne esalta al massimo grado le doti singole e quelle di gruppo, affiatato e vivace. Pl Gllti MENTRE è avvenuto il sospirato ritorno in Italia di Karlos Kleiber che ha diretto roteilo alla Scala, la Deutsche Grammophon ripubblica in compact-disc due fortunate incisioni dell'esigentissimo direttore tedesco (pochi dischi, poche opere e concerti realizzati solo quando il suo tormentoso perfezionismo può dirsi pienamente appagato). Le due partiture, rinfrescate nel suono smagliante del compact-disc, rivelano d'un interprete aspetti complementari, se non opposti: dal Franco Cacciatore (1821) di Weber al Pipistrello (1874) di Johann Strauss la distanza è abissale per gusto, cultura ed esigenze stilistiche. Carlos Kleiber riesce benissimo in entrambi. Del capolavoro weberiano coglie con penetrante esattezza il demonismo immanente e realistico (non simbolico e trascendente come quello wagneriano): la scena della gola del lupo con il volo sinistro degli uccelli notturni, gli scrosci di tempesta, il dilagare delle acque montane e le voci diaboliche riceve una definizione impressionante per concretezza e densità di figurazione. Ma, collaborando in unità d'intenti con un cast di primissi- Paolo Gallarati Karlos Kleiber

Luoghi citati: Berlino, Dresda, Italia