Junior «Stregati da una magia»

Autocrìtica dei granata per quell'attimo di libertà concesso a Maradona Autocrìtica dei granata per quell'attimo di libertà concesso a Maradona Junior: «Stregati da una magia» Ferri su Diego «Una sola fuga ed è nato il gol» A chi tocca Maradona? Ogni domenica qualcuno si rivolge preoccupato la domanda. Stavolta è toccato a Giacomo Ferri, il quale non ha tremitio, com'è sno costume, ma è finito sconfitto come tutti i suoi compagni. Si resta con tanta rabbia, dopo un'esperienza di questo genere? E dopo aver giocato bene? «Arrabbiato forse no, dispiaciuto certamente si. Mancavano 6 minuti alla fine, ero quasi sicuro di avercela fatta, ed ecco la beffa: 11 gol che decide la partita». E' stato difficile fermare Maradona? «Non so se sono riuscito a fermarlo del tutto perché il Napoli ha vinto. Però penso di non essere andato male: contro un fuoriclasse del genere non ho mai dovuto ricorrere alla maniera forte. Ripeto, è andata male solo per II gol». Quelli del Napoli sono stati molto bravi nell'occasione del gol? «E* stato molto bravo Giordano, ha tirato con prontezza e precisione, Maradona ha meriti secondari, visto che si è limitato a mettere la palla in mezzo. E' comunque bastato, un'occasione e tutto finito. Posso dire, comunque, che nel corso di 90 minuti ho lasciato soltanto che Maradona mettesse al centro un pallone». Falli? Gioco intimidatorio? «Penso si sia visto bene che la mia è stata una parti ta corretta. Pochissimi falli, l'arbitro ha fischiato quattro o cinque volte. Ci stavo molto attento, perché con Maradona non si può schermare: sulle punizioni ti castiga, è abilissima Quindi bisogna evitare al minimo i falli, e credo di esserci riuscito. Resta comunque un risultato ohe lascia con l'amaro in bocca». Non è giusta la vittoria del Napoli? «Io dico che un pareggio ci stavo e che U Torino lo avrebbe meritato». b. bra. di P. C. ALFONSETTI TORINO — Una sfilata mesta, una teoria di visi compunti: ancora una volta, gli spogliatoi del Torino si svuotano nella tristezza. Le espressioni sono diverse, ma tutte vogliono dire una cosa sola: rammarico. Il primo a cercare di riaprire gli occhi dopo il brutto sogno è Lorieri: mUscendo dal campo, Maradona mi ha fatto i complimenti. Una bella soddisfazione, ma avrei preferito rinunciarvi in cambio di almeno un punto. Un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto anche se noi abbiamo dimostrato grosse carenze: Garetta, per esempio, non è mai stato impegnato: Avere un Maradona che balla davanti agli occhi non dev'essere un'esperienza... piacevole per un portiere. La preoccupazione c'è sempre, ma contro di noi Diego non ha combinato granché. Purtroppo, è stato protagonista dell'episodio finale. Chi mi ha impressionato di più è stato Giordano, che mi ha battuto con una girata stupenda». Traditi da una disattenzione: l'amara constatazione è di Junior. «Si, avremmo dovuto impedire a Maradona di fare quel cross decisivo. E' il punto di riferimento della sua squadra, questo lo sapevamo tutti: Eppure non è sembrato un brutto Toro. «No — concorda il brasiliano — anche se, cercando di pressare II Napoli, si è rischiato tanto: Un'ultima considerazione: «Se avessimo pareggiato — commenta Junior, stringendosi nelle spalle — credo che le cose non sarebbero cambiate di molto: scudetto, ma non s'illuda, troppo. La storia del campionato ricorda anche clamorose rimonte e per questo direi a Maradona e compagni di considerare Torino come un punto di partenza e non di arHvo: •Come già è successo altre volte hanno pescato il jolly — osserva Francini riferendosi ovviamente al napoletani — e noi, sempre sfortunati, abbiamo pagato pedaggio. Ormai è una storia che si ripete da parecchio tempo: Recriminazione che trova concorde Comi: mSlamo condannati soltanto dal risultato non dalla superiorità degli avversari. Tra l'altro, non credo proprio che, sul piano del gioco, i 10 punti di distacco che separano le due squadre trovino giustificazione. La verità è che quest'anno non ce ne va una per il verso giusto: Critico Dossena. A chi gli prospetta l'ipotesi di un Torino eccessivamente timoroso, 11 centrocampista risponde: *Forse un po' di preoccupazione c'è stata, ma, fino a quando si gioca cosi, non si raggiungeranno grossi traguardi: La squadra di Radice, però, non ha particolarmente demeritato nei confronti della capolista. «Se ha retto a lungo, è stato più per volontà che per intelligenza e determinazione: Zaccarelli ignora i complimenti per la sua brillante prestazione. «C'é soltanto del rammarico, tutto II resto non conta. Essere puniti a 6' dalla fine, quando anche il Napoli sembrava contento del pari, mi è sembrato davvero una beffa: A questo punto, c'è anche un monito per il Napoli: «Ha posto una seria ipoteca sullo

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