Bianchi riesce a irritarsi, Radice trova il sorriso

Bianchi riesce a irrifarsi/ Radice trova 81 sorriso Bianchi riesce a irrifarsi/ Radice trova 81 sorriso L'allenatore del Napol di ANGELO CAROLI TORINO — Se Gigi Radice non piange, Ottavio Bianchi non ride. Stupore, ironia, irritazione, sobrietà dialettica si mescolano, infatti, sul volto enigmatico del tecnico partenopeo. E' chiaro che trabocca di gioia, ma la tiene dentro. Eppure ha vinto, si è allontanato da Inter e Juventus e avrebbe più, di un motivo per concedersi un attimo di sereno rilassamento. ■' Le spiegazioni a quei modi da istrice pungente nascono da ciò che scrivono e domandano i giornalisti. Lo dice lui. Bianchi si irrita perché gli hanno mosso l'obiezione di non aver utilizzato prima Giordano (.E' reduce da un periodo di inattività»/ si stupisce se gli chiedono in che misura abbia avvicinato lo scudetto dopo l'I a 0 inflitto al Torino C«è stato un successo importante, di presti¬ oli non vuole sentire parlare di scudetto né dei contatti rifiuto garbato ('«Sarei uno sciocco se mi stupissi, nel calcio queste cose sono scontate, ognuno fa quello che vuole, lo ho firmato volutamente per una stagione, a fine giugno vedremo»). Quando, però, gli facciamo notare che è stato bravo e coraggioso a ricorrere, a die- gio, che ci consente di concludere bene il campionato, ma la parola scudetto a me non Interessa»/ diventa addirittura ironico quando gli ricordiamo che una voce •vaga* proveniente da Buenos Aires comunica agli italiani che il Napoli ha contattato Bilardo, ricavandone un ti tra la società e Bilardo: «C ci minuti dal termine, ad una staffetta vincente (Giordano al posto di CaffareUl, una punta per un centrocampista), Bianchi sorride addirittura, t suoi occhi luccicano, non gli par vero quel complimento, forse è abituato più alle critiche che agli elogi. E risponde: «Ho avuto fortuna, mi è andata bene. Noi andiamo in campo sempre per vincere, il mio coraggio è, però, proporzionato alla fiducia. Credevo nel successo, prima del gol abbiamo ' avuto a disposizione altre occasioni. E pensare che 11 Torino è forte e determinato, la squadra più forte da noi incontrata nel girone di ritorno. Bravissimo Bagni, come sempre, e bravo Giordano: solo uno come lui poteva fare un gol del genere. Ora viviamo alla giornata, senza pensare chi è il vero anti-Napoli. il mio obiettivo è fare più punti rispetto al¬ Cose di tutti i giorni» - Fatalista il granata: «Una stagione di luci e ombre» l'anno scorso. Por vedremo». E l'ombra «vaga, di Bilardo? «Forse vi stupirò se dico che queste cose a me non interessano e non mi danno fastidio. Anzi, mi fanno sorridere». Ferlaino ha smentito il contatto con Bilardo, ma è certo che fra il presidente e il tecnico non è idillio. Bianchi conclude l'intervista e lascia ti sottostadio con un'ammis- sione candida: «Fare la lepre non mi dispiace affatto». Napoli che vola con grossi meriti verso lo scudetto, Torino ancora In cerca di un equilibrio, di un rendimento costante, anche sul piano dei risultati. L'analisi di Radice è perciò infarcita di fatalismo, come quando sostiene: «Ora mi porterò a spasso i ragazzi per la collina, parleremo, ci spiegheremo, capiremo come Maradona abbia potuto crossare da una posizione cosi angolata, come si può perdere nel momento in cui nulla lascia presagire il peggio. A un certo punto pensavamo addirittura di vincere, anche se sapevamo che il Napoli è una grossa squadra, meritevole della classifica che occupa. Ha grande Inventiva e giocatori con tecnica al di sopra della media, capaci di giocate decisive. La partita è stata, infatti, determinata dalla de¬ ■ Umberto Agnelli ! «PórtiJa distrale» TORINO — Umberto Agnelli ha assistito a Torino-Napoli, «divertendosi abbastanza». Commenta nell'intervallo: «Una discreta partita, ma il Napoli dimostra più voglia di vincere. Maradona è controllato molto strettamente. Il Torino, comunque, mi sembra molto preoccupato e quando si è preoccupati non si hanno le Idee chiare». strezza di un paio di loro giocatori». Ferri è stato attento su Maradona, il quale ha trovato però l'attimo fuggente... •Ferri si è comportato bene — conclude Radice — ha affrontato la partita In modo aperto; e noi pensavamo di tirar fuori almeno un pari. Invece, nonostante una prova all'altezza dall'avversario e della situazione, e pur riuscendo a replicare benequando abbiamo subito ' la loro pressione, non àbbìi?55 mo potuto chiudere in bellezza nel modo sperato. Siamo, perciò, obbligati a rimandare ancora una volta questo benedetto rilancio, una costante che ci mette di fronte una stagione ancora piena di difficoltà». Gigi sorride, il risultato non gliene offre il motivo, ma non può addebitare alcunché al suoi ragazzi.

Luoghi citati: Buenos Aires, Napoli, Torino