Corsa alla poltrona del calcio

Dietro le quinte è in atto una guerra segreta per definire là nuòva mappa del potere federale Dietro le quinte è in atto una guerra segreta per definire là nuòva mappa del potere federale Corsa alla poltrona del calcio n Ciò propone una apertura storica ma non priva di incongruenze Becker ammesso, Maradona no alle Olimpiadi senza ipocrisie Carraro ha ottenuto brillanti risultati in sei mesi di commissariato - Venerdì presenterà i nuovi compiti di Federazione e Leghe - L'emergenza, che doveva chiudersi a marzo, continuerà fino all'autunno - Poi la scelta più difficile: il nuovo presidente di GIANNI ROMEO A Seul 1988, ventiquattresima Olimpiade dell'era moderna, applaudiremo Becker campione di tennis e Argentin vincitore del ciclismo? La settimana scorsa, con una indicazione che mal come questa volta si può definire .storica; il do a Losanna ha deciso di cambiare pelle, avviando un importante processo di rinnovamento. Val la pena di riassùmere l'essenziale. CHATRIER — Sotto la spinta del dirigente francese Philippe Chatrier, presidente della Federazione internazionale di tennis, la commissione esecutiva del Comitato Olimpico ha ammesso i tennisti professionisti ai Giochi. Con precise limitazioni che non riguardano il conto in banca o l'età (si era parlato di bloccare la partecipazione a 23 anni), ma il «modo» in cui va intesa questa partecipazione. Fra l'altro, chi accetterà la convocazione dovrà impegnarsi a giocare con maglietta immacolata, niente sponsor. E sarà escluso dall'Olimpiade chi rifiuterà la convocazione in Coppa Davis (o alla Federatton Cup, se donna) da parte del suo paese. SAMARANCH — Lasciama da parte per un momento il tennis e andiamo alla filosofia che ha ispirato il presidente del Ciò Samaranch e il comitato esecutivo (11 membri, la decisione dovrà essere ratificata dall'assemblea plenaria di Istanbul in maggio). Si è discusso per anni quale, confine porre tra dilettantismo e professionismo, prima di comprendere che l rami dei due alberi erano ormai troppo intrecciati fra di loro per consentire una distinzione logica. Ecco dunque l'unica soluzione realistica, in linea con i tempi, adottata per ora con il tennis ma quindi automaticamente valida per tutti gli sport che abbiano l'intenzione di adeguarsi. SI è detto: all'Olimpiade può partecipare anche chi gua- Anche Boris Becker forse potrà partecipare alle Olimpiadi gli di dire parolacce, farlo abitare in un «villaggio* senza limousine, autista e maggiordomo, farlo sudare senza un dollaro di premio, è anche un riportarlo alle origini. Un modo per ricordargli i valori di fondo dello sport. Un esempio per tanti giovani che dalle discipline più note ricevono spesso immagini molto sfocate in merito alla correttezza e alla serietà. PERPLESSITÀ' — Si deve, guardare 'però all'altra fac?eia della medaglia" É noti va dimenticato che alla base degli sforai di Chatrier non c'è romanticismo, ma l'intenzione di allargare i confini del tennis al terzo e quarto mondo. Quante racchette in pili vendute, quante palline, quando attraverso il trampolino dell'Olimpiade il tennis sfonderà in tanti nuovi Paesi? Ma perché il tennis si, i cestisti americani dell'NBA dagna i miliardi, purché in quei quindici giorni dimentichi il businnes, giochi a tennis per il piacere di giocare, accetti le regole di lealtà e disciplina, viva al «villaggo, con gli altri atleti, eccetera eccetera. REALISMO — E' un modo molto realistico di vedere le cose. Ed è l'unico modo attraverso il quale può passare la salvezza dell'Olimpiade, dove, la partecipazione del «dilettante* Cari Lewis dell'atletica, uomo da un miliardo l'anno, e la non partecipazione del .professionista! Moreno Argentin del ciclismo, che prima di approdare al titolo mondiale era uomo sì e no da 200 milioni, cominciava a fare a pugni col buon senso. E' un modo realistico e anche romantico, se vogliamo, e perciò ancor di più accettabile. Perché l'obbligare McEnroe a 15 giorni di «umiltà*, impedir¬ no, e neppure i pugili come Hagler o i ciclisti come Argentin? O i Maradona? Nel tennis è stato abile Chatrier a convincere i Paesi dell'Est, in primis l'Urss, a non fare opposizione all'ingresso dei professionisti, concedendo qualcosa in cambio. Ma nella boxe e nel ciclismo quest'opposizione certamente ci sarà. Pensate a quante medaglie in meno verrebbero all'Est da un'Olimpiade open. E dunque se una legge non vale per tutti, che legge è? La disputa si sposta all'interno stesso di certi sport. Nel basket per esemplo o nell'hockey-ghiaccio sono l professionisti delle .leghe' americane a dichiararsi per primi contrari a certe .contaminazioni.. ELEFANTIASI — Per quanti sforzi si facciano, e pur ammettendo che a Becker o McEnroe interessi l'esperienza dell'Olimpiade, il bagno d'umiltà, i Giochi saranno sempre atletica legge ra e nuoto. Poi semmai calcio, il calcio interessa sempre, s'è visto a Los Angeles. Ma ogni sport ha il suo santuario, l'Olimpiade del tennis sarà sempre Wimbledon, nessun dubbio in proposito. C'è anzi il pericolo che l'inflazione di titoli crei confusione sempre maggiore, che lo sport si strozzi con le proprie mani, infittendo calendari che già non lasciano tregua. POLITICA — L'Olimpiade, gonfiando a dismisura, imbottendosi oggi di tennis e domani di rugby (o di automobilismo, perché no?) sarà sempre più- preda delle speculazioni politiche. Già si va verso Seul con l'incognita dell'atteggiamento, o delle rappresaglie, del Nord Corea, dopo due edizioni del Giochi, Mosca e Los Angeles, boicottate da mezzo mondo. Caricando sempre di più questo carro errante, su di esso salterà ogni sorta di avventuriero in cerca di un palcoscenico che garantisca grande eco. Con tanti saluti allo sport. ROMA — Il calcio vive la propria emergenza gabellandola per normalità. In questi mesi di commissariamento si stanno giocando partite grosse come quella del «Mondiale '90> che appassionano come un derby o un confronto di vertice, ma anche e soprattutto match occulti, scontri che pochi conosceranno e che potrebbero apparire poco coinvolgenti per chi assiste. Franco Carraro ha compiuto felicemente sei mesi di mandato, ed ha avuto piena rispondenza da parte della classe politica. Tre i provvedimenti chiave: il decreto per gli stadi, esteso poi agli altri Impianti, il quasi-azzeramento del carico fiscale sugli incassi, la prossima approvazione del disegno di legge Martinazzoli che manda in galera chi gioca al Totonero o, anche campione, si vende le partite. Carraro ha fatto molto a livello di Immagine in favore del calcio, e parecchio sul plano della funzionalità. Rifondazione degli organi di giustizia sportiva, e accantonamento dei personaggi più compromessi (De Biase Vigori tà, ecc.), commissione di controllo, organizzazione interna fuori dai giochi di potere dell'ex-segretario Borgogno, informatica applicata al calcio. Venerdì prossimo Carraro presenterà le nuove carte federali, ovvero compiti e funzioni, ben diversificati rispetto al passato, di Federazione e Leghe. Dovrebbe sparire la Lega di Firenze, dovrebbero cambiare i compiti delle Leghe e in c^.itrappositione diretta dovrebbe assumere nuove responsabilità l'Associazione Calciatori. Per chiudere il commissariamento mancherà ancora la stesura definiti¬ va dello statuto e le variazioni ai meccanismi di elezione, e poi, ultimo e più importante passo, la designazione del nuovo presidente. L'uomo, sarà sicuramente scelto dal vertice,' ma deve essere ben accetto ad una base che mette assieme Berlusconi e l'Afragolese. il periodo di emergenza che doveva chiudersi a marzo è stato già ufficialmente prolungato a giugno, ma durerà verosimilmente fino all'autunno. Viene da chiedersi perché eleggere un presidente per meno di un anno di attività, ma questo è tema che appartiene al servizio che tratta appunto degli aspiranti al vertice federale. Di qui alla elezione del presidente federale scontri e battaglie si rinnoveranno. C'è ancora il calcio scommesse nell'aria, i rinvìi a giudizio che il giudice Marabotto farà in tempi brevi, qualche caso relativo alla stagione passata (manco a dirlo la solita Lazio,in ballo, ma coperta ancora dalla prescrizione breve), scandalismo attorno ai campionati di vertice, corruzione in quelli minori. C'è il confronto con l'Associazione italiana calciatori per la riduzione dei parametri e la vera liberalizzazione del mercato, il problema del terzo straniero gestito finora in modo irresponsabile, ma soprattutto il mantenimento della inconsueta rigidezza morale a guardia della gestione delle società. Ci sarà poi il passaggio nel canyon della morte, il confronto con la Rai-tv. Chi sbaglierà di meno da adesso a settembre manterrà le percentuali che qui sotto indichiamo. Gli altri caleranno magari a favore di qualcuno che non è nemmeno compreso con le quotazioni più basse.

Luoghi citati: Istanbul, Lazio, Los Angeles, Losanna, Mosca, Roma, Seul, Urss