La Sicilia «attinge» ai miliardi della Cee
Stanziati a favore delle regioni meno sviluppate Stanziati a favore delle regioni meno sviluppate La Sicilia «attinge» ai miliardi della Cee Molto spesso non vengono nemmeno utilizzati - Così, con questi fondi, Noto pensa di restaurare il suo barocco e Messina istituisce l'Itea MESSINA — A Messina viene varato l'Itea (Istituzione per il Terzo Mondo, l'Europa e l'America) che fra gli scopi primari ha quello di aggiornare gli amministratori e i cittadini sulle politiche e gli interventi comunitari; a Licata nasce un assessorato delegato ai rapporti con la Cee; Noto pensa di risolvere 1 problemi di degrado del suo barocco anche con 11 contributo Cee, ed Ortieia, a Siracusa, guarda a Bruxelles per recuperare il centro storico. .IVliÙUi -Perché .la. Sicilia cosi insistentemente strizza l'occhio all'Europa? La risposta è nelle casse della Comunità che custodiscono migliaia di miliardi (spesso non utilizzati) previsti per le regioni meno sviluppate. • Trecento miliardi dei fondi destinati dalia Cee all'Italia per la formazione dei corsi professionali sono stati restituiti perché mai realizzati*, ha denunciato Domenico Carnevale, del ministero del Lavoro, nel corso di un seminario organizzato dall'I tea. •Amministratori e Uberi cittadini non sanno nemmeno da dove iniziare per chiedere correttamente contributi quando non se ne sconosce addirittura l'esistenza. Molti progetti vengono rigettati perché mal proposti!*, commenta Francesco Barbalace, deputato al Parlamento e presidente dell'Itea. Cosi una nobildonna siracusana, dopo anni d'inutili tentativi, è riuscita finalmente ad inoltrare a Bruxelles la pratica per il recupero di un'antica torre araba: l'Itea le ha fornito moduli e consulenza. Ma gli interventi della Cee non si limitano a fatti isolani II Fondo per lo sviluppo regionale mette a disposizione per le regioni in ritardo 1180 milioni di Ecu per i programmi Star e Valoren. Il primo agevola l'accesso al servizi avanzati di telecomunicazione; il secondo è volto alla valorizzazione delle risorse energetiche locali. E poi le iniziative dello Iasm che ha messo a punto le agevolazioni Cee per l'innovazione tecnologica nell'artigianato, nelle medie e piccole Imprese del Mezzogiorno e per il varo d'iniziative agro- turistiche: 150 miliardi sono a disposizione di associazioni, cooperative e privati. Quindi i «Piani integrati del Mediterraneo» (1850 miliardi). Il Plm deUa Sicilia prevede interventi nelle Madonle (Palermo), In alcune zone dell'Erniose, nelle Eolle e sui Nèbrodl, dove già si opera con azioni preparatorie, finanziate e rese operative, grazie ad un'iniziativa della Provincia di Messina che aveva anticipato la nascita dei «piani». >< Previsti interventi in agricoltura, zootecnia, ricerca e servizi alla produzione, forestazione, pesca, acquacoltura, industria, artigianato ed agriturismo. Il piano interessa 58 Comuni, con una popolazione di 202 mila abitanti. Per il suo definitivo e completo varo non rimane che la «contrattazione» Regione-Stato-Comunità. E' un esempio di adeguata utilizzazione del fondi comunitari che sarà presa a modello da altre amministrazioni. Francesco Cimino, senatore, iniziatore del progetto-Nèbrodi, avanza però una preoccu pazlone: «C'è il pericolo, se la Regione non si doterà presto di strutture di coordinamento, di vedere vanificati gli sforzi progettuali e finanziari. Ancor oggi si opera privi di obiettive analisi delle necessità e degl'interventi. Il rischio della sovrapposizione, dei doppioni è obiettivo*. a PANTELLERIA — Il consiglio comunale di Pantelleria ha dedicato una seduta al problemi della militarizzazione dell'isola. Oli ultimi segnali di questo processo sono i numerosi cartelli di divieto che sono stati slstema ti In varie zone. Il consiglio ha approvato all'unanimità un documento che fa rilevare come negli ultimi tempi il numero dei militari sia aumentato considerevolmente, trasformando Pantelleria in una base permanente di esercitazioni militari. Il documento del consiglio comunale conclude sostenendo che la situazione condiziona l'isola e la sua economia, soprattutto per 1 riflessi sulla sua vocazione turistica. Crisostomo Lo Presti
Persone citate: Crisostomo Lo Presti, Domenico Carnevale
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