Se il fisco ti segue in vacanza

II «redditometro», i viaggi all'estero e la privacy dei cittadini II «redditometro», i viaggi all'estero e la privacy dei cittadini Se il fisco ti segue in vacanza Le agenzie di viaggi di Bologna hanno ricevuto una richiesta specifica della locale Guardia di finanza: consegnare l'elenco dei clienti che, in un determinato anno, hanno effettuato viaggi extra-europei por importi superiori a lire tre milioni. Un giornale economico ha commentato la notizia asserendo che le imprese turistiche avrebbero adempiuto all'ordine, non tanto in relazione dia legittimità dello atesso, ma in quanto si sarebbero ottenuti i dati desiderati anche procedendo direttamente a verifica nei confronti delle singole agenzie. - Successivamente II ministero per le Finanze ha precisato che non si trattava di un'iniziativa generale partita dal centro, ma di un modo di procedere del locale comando della Guardia di finanza, in relazione a particolari indagini. L'episodio non è di per sé particolarmente importante, ma risolleva alcuni problemi riguardanti la determinazione del reddito sulla base delle spese effettuate: gli indici di agiatezza, che ogni anno Indichiamo nella dichiarazione dei redditi (automobili, residenze secondarie, domestici, cavalli eccetera) e lo stesso redditometro sono aspetti collegati alla determinazione delle uscite. Quando il contribuente spende una somma non compatibile con i redditi dichiarati occorre chiarire da dove proviene il denaro impiegato per ottenere I beni ed I servizi dei quali II contribuente ha goduto. Se infatti una dichiarazione dei redditi Indica entrate per lire 10 milioni, il possesso di una seconda casa, di un'automooile di grossa cilindrata ed se il dichiarante ha eftettuato un viag¬ gio da lire tre milioni, qualcosa dovrà essere spiegato. Le motivazioni però possono essere diverse: il possesso di Cct o di Bot a tassazione secca che non devono essere dichiarati, donazioni da parte di genitori o d'altri parenti, ma anche un mutuo il cui imporlo sia stato impiegato nell'acquisto dell'automobile o per il viaggio. E' vero, tali circostanze dovranno essere provate, ma da un lato l'uso rigido del redditometro può portare ad ingiustizie patenti, dall'altro rivendichiamo a chiunque II diritto di spendere i propri soldi come meglio crede e secondo scelte non censurabili. Cosi si deve ammettere che ognuno segua la sua Inclinazione e sia disposto a non spendere in vestiario o nella casa per dedicarsi ai viaggi. Ma tutto deve essere credibile e quanto meno controllabile. Anche per gli acquisti immobiliari I prezzi rappresentano spese di cui il contribuente deve poter dimostrare la provenienza. Un collega ci ricordava recentemente che, negli Usa, se un contribuente soggiorna in un albergo con prezzi-superiori alle sue possibilità controllate fiscalmente, dopo poco viene cortesemente convocato per rendere conto del suo operato e dare le spiegazioni del caso che possono anche chiudere la pratica; il tutto avviene non in :llma inquldtorio, ma con senso realistico. Vi sono In Italia alcune situazioni incomprensibili; si parla spesso di Impiego di troppo denaro da parte di persone che dichiarano redditi modesti. Su questi casi occorre ottenere risposte adeguate. Gif Gll p gGianfranco Gallo-Orsi

Luoghi citati: Bologna, Italia, Usa