« Errori e assenze» criticano i giudici

« Errori e assenze» criticarne i giudici « Errori e assenze» criticarne i giudici TORINO — «// partito armato, dopo i morti di sabato e quel miliardo e 150 milioni portati via? Sto cercando di essere il più obbiettivo e prudente possibile, ma sono preoccupato. Se il ritorno ad una campagna del terrore fa parte della strategia politica delle Br, penso che oggi siano in grado di farlo. Il fatto è che non sappiamo cosa vogliono...': Maurizio Laudi, 11 giudice istruttore torinese delle grandi inchieste degli Anni 80 contro Prima linea, riflette sulla strage romana di via Prati di Papa. Le sue parole non nascondono l'amarezza per quella che chiama «bu- ziotti sono stati assassinati rocratìzzazione degli apparati repressivi: ma che significa soprattutto abbassamento della guardia nella lotta all'eversione armata. «£' vero che in questi anni il terrorismo aveva diminuito azioni e presenza, ma la risposta dello Stato è scesa ancora più in basso. I risultati? Da mesi non si arrestano latitanti e i nomi sono sempre gli stessi: dei nuovi terroristi sappiamo poco o nulla». Ma la Dlgos è i nuclei speciali dei carabinieri voluti da Dalla Chiesa che fine hanno fatto? Non operano più su questo fronte? «Si, l'impegno rimane, ma c'è uno sbilanciamento nel loro utilizzo in inchieste contro mafia e criminalità organizzata. Nessuno vuole impedirlo, ma è sbagliato farlo quando non è assolutamente necessario, distogliendo queste strutture specializzate dai loro veri obbiettivi.. Un discorso ripreso anche da altri magistrati, soprattutto per quanto riguarda l'uso «anomalo» della Digos. A Torino, ad esempio, gli agenti specializzati nelle indagini antieversione si occupano dello scandalo amministrativo delle Usi. «fi risultato è che immaginiamo contatti internazionali delle nuove Br, ma non ne sappiamo nulla — commenta Laudi —. Cosi come sappiamo poco sulla distribuzione in Italia dei nuclei terroristi'. E' una denuncia dottor Laudi? -No. nessuna denùncia. Ma piuttosto un'esigenza di maggiore attenzione. L'esperienza c'è, gli uomini preparati anche. Si tratta'solo di farli lavorare, accettando la lezione che viene dagli errori di questi anni: E sulla necessità di una reazióne immediata insiste anche il sostituto procuratore Alberto Bernardi, il magistrato che per primo ascolto le confessioni di', Patrizio Peci: «JVon c'è un ritomo all'emergenza ed è anche sbagliato parlare di emergenza. La gente, i politici, tutti devono convincersi che questa è la normalità. La criminalità terroristica è un fenomeno nato 15 anni fa e che non è mai finito. Non c'è bisogno di leggi speciali né di ritorni. Le professionalità, nelle forze di polizia e tra la magistratura, ci sono. Facciamole funzionare. Lasciamo perdere, invece, le dichiarazioni sulla fine o sulla ripresa dell'emergenza: Le ultime considerazioni riguardano la prevenzione. Bernardi parla della legge sulla dissociazione degli ex terroristi. sbagliato dire che fornirà altre reclute al partito armato. Il pericolo non viene da chi in carcere ha maturato una inequivocabile trasformazione politica. Né viene dalle recenti norme penitenziarie: Alle nuove generazioni pensa invece Giancarlo Caselli, membro del Csm: -Molti giovani sanno poco degli anni di piombo e sono ancora meno quelli impegnati a discuterne con loro. Temo che questi giovani non abbiano acquisito sufficienti anticorpi contro atteggia- vsrapgpcpI11epspddcgnIasmInsvgtcfallimento politico prima ancora che criminale'. . mentì che hanno segnato un e. boi

Persone citate: Alberto Bernardi, Bernardi, Dalla Chiesa, Giancarlo Caselli, Laudi, Maurizio Laudi, Patrizio Peci

Luoghi citati: Italia, Torino