Una legge per tutelare i lavoratori extra-Cee

Una legge per tutelare i lavoratori extra-Cee Una legge per tutelare i lavoratori extra-Cee E' in vigore da martedì scorso - Pesanti multe e arresti a chi assume clandestini - Sanatorie per il passato - Garanzie di assistenza e mutua ROMA — Da martedì scorso circa un milione e mezzo di lavoratori stranieri provenienti da Paesi extraeuropei sono tutelati. La nuova legge varata dal Parlamento prevede pesanti multe e l'arresto per chiunque assuma clandestini in Italia, e concede tre mesi per denunciare le situazioni irregolari. Può inoltre ottenere il condono delle sanzioni Inps chi regolarizza entro il 27 aprile prossimo la posizione contributiva dei dipendenti, e in particolare delle colf di colore per la maggior parte giunte in Italia dalle Filippine e dal¬ Da domani proc di dignità e di umanità' , come lo ha definito Marcello Monarca, questore di Roma, città dove gli stranieri abusivi di Paesi extra Cee sono almeno 100 mila. Resta comunque per ora irrisolta la situazione dei rifugiati clandestini. Nella capitale, come ha osservato monsignor Di Llegro, direttore della Caritas diocesana, sono presenti ben 50 mila rifugiati di fatto, provenienti dallo Sri Lanka, dall'Iran, dall'Irate, dal Corno d'Africa e da altre zone calde. Secondo il prelato, 'l'eventuale iscrizione nelle liste di collocamento potrebbe precludere loro la possibilità di espatriare nel Canada o negli Stati Uniti.. Il sottosegretario agli Interni, Costa ha invece messo ta evidenza il grave problema del possibile incremento fino a Pasqua di ingressi in Italia di 'falsi turisti', i quali, magari con l'abituale trucco del passaporto smarrito, tenteranno di entrare nel nostro Paese per beneficiare della sanatoria. Secondo l'onorevole Costa è inoltre indispensabile l'immediata approvazione in Parlamento anche del disegno di legge per disciplinare l'Ingresso e il soggiorno di stranieri nel nostro Paese. n sottosegretario al Lavoro, Borruso, ha annunciato che il Governo proporrà, domani, alla Commissione Finanze della Camera, un emendamento per evitare sanzioni di carattere fiscale nei confronti dei lavoratori stranieri e dei datori di lavoro per gli stipendi pagati «in nero» fino al 27 gennaio. Lo Stato potrà comunque censire meglio gli stranieri ed incassare versamenti contributivi di circa 500 miliardi di lire l'anno per ogni centomila nuovi dipendenti, assicurando non solo dignitose condizioni di vita, ma anche sanità, pensione ed assistenza.-Sembra tuttavia scontato che a seguito dell'entrata in vigore della nuova legge molti datori di lavoro preferiranno licenziare i dipendenti stranieri, che erano stati assunti soprattutto per risparmiare su paga e contributi. Esaminiamo le principali novità introdotte dalla nuova normativa. Entro il 27 aprile, chiunque abbia alle dipendenze cittadini di Paesi non aderenti alla Cee deve presentarsi all'Ufficio provinciale del lavoro per mettersi in regola. Deve seguire la stessa procedura anche chi ora non ha più dipendenti stranieri, ma 11 ha avuti negli ultimi dieci anni. In tal modo sono condonate tutte le possibili sanzioni amministrative e penali. In caso contrario rischia un'ammenda da 500 mila lire a 2 milioni e, nei casi più gravi, l'arresto da tre mesi ad un anno. Anche i lavoratori stranieri giunti da Paesi extra Cee. che a qualsiasi titolo risiedevano ta Italia alla data del 27 gennàio, devono osservare le prescrizioni della nuova legge. Chi ha già un permesso di soggiorno non scaduto deve presentarsi entro il 27 aprile all'Ufficio provinciale del lavoroPierluigi Franz le Isole del Capo Verde. n datore di lavoro che chiede la sanatoria può beneficiare dell'amnistia degli eventuali reati riguardanti le violazioni delle norme in materia di costituzione del rapporto di lavoro, nonché le violazioni sul soggiorno degli stranieri. Il provvedimento, che era stato predisposto 9 mesi fa dal ministro del Lavoro, De Michelis, si prefigge di garantire a tutti 1 lavoratori extracomunitari e alle loro famiglie un'assoluta parità di trattamento e di diritti rispetto ai lavoratori italiani. Insomma «un atto di libertà, ocesso in assise

Persone citate: Borruso, De Michelis, Di Llegro, Marcello Monarca

Luoghi citati: Canada, Filippine, Iran, Italia, Roma, Stati Uniti