E adesso Carraro non può defilarsi

E adesso Carraro non può defilarsi E adesso Carraro non può defilarsi «E adesso Carraro non può dire di no, ci vorrebbe un coraggio che andrebbe interpretato in maniera molto particolare», ecco il severo commento delia Juventus sul tema del terzo straniero dopo la votazione scoltasi in Lega. Sapete come sono andate le cose a dispetto delie Cassandre che avevano bocciato il piano di Boniperti e Berlusconi con motivazioni di parte. La maggioranza assoluta delle società di serie A (11 su 16) è favorevole al terzo straniero, la metà (ai sette si aggiungiamoci pure quello implicito dell'Avellino) lo vuole subito. Boniperti ha capovolto il fronte in nottata con un'abile mediazione politica che s'è poggiata sulla tesi comunitaria della libera circolazione dei calciatori. Dalla sua la forza del diritto, una forza immanente, e non solo sul piano filosofale. Bareni, Graziano e Chiampan, presidenti di Fiorentina, Avellino e Verona, hanno aderito al suo pensiero dando spessore al partito dei sì. La vittoria di Boniperti sa di sconfitta per la Lega. Matarrese ha perduto una battaglia importante perché il suo organismo non è riuscito a fornire quell'interpretazione univoca richiesta dal presidente del Coni. E ancora. L'onorevole dicci riteneva che le società avrebbero votato a larga maggioranza contro l'apertura immediata al terzo straniero. L'ostinazione di Boniperti, che non ha avuto al suo fianco Berlusconi, rimasto a Parigi, ha rivoltato la situazione contraddicendone le dichiarazioni della vigilia. L'ultima parola spetta ora a Carraro. Casa Juventus ritiene che il commissario straordinario della Federcalcio, dopo aver contribuito a bocciare lo stadio torinese progettato dalla Fiat Engineering, non voglia ripetersi. Ci rimetterebbe le simpatie di alcuni illustri personaggi democristiani, già in antitesi con lui per le scelte degli impianti del Mondiale. Del malumore bianconero vi abbiamo detto, di quello giallorosso potete leggere a fianco. E già corre voce che i lavori d'ampliamento dell'Olimpico andranno cosi a rilento da impedire alla Capitale di ospitare la finalissima del Mondiale. E' il calcio che si morde la coda. Filippo Grassia

Luoghi citati: Avellino, Parigi, Verona