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Oli aliscafi della Rodnguez approdano in Piazza Affati Oli aliscafi della Rodnguez approdano in Piazza Affati MESSINA — Per la prima volta un gruppo imprenditoriale siciliano entrerà a Piazza degli Affari. E' la Rodriquez S.p.A. di Messina, una holding composta da una decina di aziende, tutte operanti nel settore della nautica con particolare riguardo alla produzione di aliscafi. I preparativi sono già a buon punto: l'assemblea degli azionisti sottoscriverà l'aumento del capitale a 7 miliardi; il 25% sarà collocato sul mercato azionario. Definiti anche i dettagli di questo ingresso in Borsa. La costituzione del consorzio di collocamento guidato dalla Sige, del gruppo Imi. Fiore all'occhiello della Rodriquez S.p.A. sono i cantieri navali di Messina. Dagli inizi degli Anni 50 producono aliscafi destinati a collegare località marittime di mezzo mondo. La Rodriquez (società messinese al 100%) ha il brevetto di questo particolare tipo di imbarcazione, veloce, adatta per brevi e medi tragitti. Una creatura del cavaliere del lavoro Carlo Rodriquez che. assieme ai figli Leopoldo e Riccardo e al genero Gaetano Mobilia, continua a gestire l'azienda di famiglia, un piccolo impero economico che nel 1985 ha fatturato circa 100 miliardi di lire. Ma non è solo la cantieristica al centro dell'attività del gruppo: c'è la Snav (Società navigazione alta velocità) che assicura i collegamenti a mezzo aliscafo fra la Sicilia e le isole Eolie, fra Messina, Milazzo e altri porti del Tirreno; ci sono aziende operanti esclusivamente nel settore della ricerca. L'obbiettivo più ambizioso: realizzare un aliscafo in grado di viaggiare, sospeso poche decine di centimetri sull'acqua, «volando, a 250 chilometri orari, in grado, sulle brevi e medie distanze, di competere con l'aereo per tempi ed economicità di gestione. Ma l'attività del gruppo si è estesa anche ad altri settori della nautica e della cantieristica. E' del 1984 l'acquisto della Baglietto di Varazze. in Liguria, uno stabilimento specializzato nella produzione di yacht e motoscafi di prestigio. Un'azienda in crisi avviata adesso sulla via del risanamento che nel 1986 ha fatturato 22 miliardi. Nino Amante