In Borsa l'ombra della crisi di Ugo Bertone

In Borsa l'ombra dolio crisi Le incertezze politiche deprimono l'indice (-0,30%) In Borsa l'ombra dolio crisi Braccio di ferro tra De Benedetti e gli emiliani oggi al consiglio del Credito Romagnolo Molti consensi alla riforma del Mercato ristretto - Lunedì debutta la Grassetto (Ligresti) MILANO — Scende la Borsa, anche se la frana rallenta e. nel dopo listino, addirittura la rotta si inverte (indice Comit a quota 680.87 con una limatura dello 0.3% ma l'ultimo indice tendenziale segnalava addirittura un lieve recupero). Resta la grave incertezza dettata da vari fattori: la liquidazione In programma per oggi (tante le voci su difficoltà di singoli operatori): la situazione politica, con minacce di crisi sempre più marcate; il disimpegno degli Investitori, anche se l'intervento dei fondi prosegue. Sì spiegano cosi le varie oscillazioni della mattinata: vendite pesanti in avvio, risalita (sull'onda di voci di sistemazioni tecniche) nel dopo. Su tutto grava, però, una debolezza di fondo legata alle elezioni. Piazza Affari, insomma, avrebbe già scontato (tutto o in parte) il prossimo scenario politico. Tante manovre, comunque, maturano pur nella stasi generale. RISTRETTO — Oli operatori si interrogano sulla portata dell'iniziativa della Consob. In realtà, le cose nuove sono notevoli e destinate a provocare grosse no- vita sul mercato. La trattazione quotidiana, l'avvio alle nove e trenta degli scambi, la regolamentazione del terzo mercato sono solo alcuni degli spunti di una riforma in evoluzione. Non vanno infatti dimenticate alcune riforme di grande respiro: il ruolo attribuito ai «garanti-. per semplificare la quotazione, lascia ad esempio intendere nuovi possibili spunti all'attività degli agenti di cambio. REVISIONE — La Commissione agisce pure su altri fronti. La Consob ha ieri emanato una comunicazione che permetterà alle società di certificazione e revisione d! motivare i pareri sui bilanci, con una modifica sostanziale sulle norme emanate in precedenza. Le reazioni? Dall'Assirevi giungono commenti favorevoli anche se una raccomandazione Consob (in cui si invitano le società quotate a non servirsi delle medesime società per i servizi di certificazione e di consulenza) ha provocato vari malumori. CREDITO ROMAGNOLO — Ci sarà battaglia grossa oggi a Bologna al consiglio di amministrazione del Credito Romagnolo. Il motivo? La lettera in cui Carlo De Benedetti, le famiglie Gentili. Ottolenghi e Seragnoli contestatavano 11 rinvio dell'assemblea e raccomandavano agli azionisti di partecipare, senza il rilascio di deleghe, all'assemblea del prossimo 15 aprile. Intanto il titolo, al terzo mercato, è balzato al livello delle 37 mila lire. Dopo l'ingresso della Martini & Rossi nel capitale si sono registrati altri due importanti pronunciamenti: la Warburg, banca d'affari britannica, ha acquisito circa 300 mila azioni (ovvero lo 0,5% del capitale); la Banca Rothschild di Zurigo ha acquisito l'l% del capitale. Ormai 11 salotto bolognese (circa 180 miliardi di utili nell'86 secondo le prime proiezioni) fa gola a molti. Primo terreno di contesa, il prossimo aumento di capitale, già rinviato, e la nomina di tre consiglieri (Alfredo Blavati, uno dei grandi soci, vorrebbe proporre la designazione del medico Francesco Corrado). LIGRESTI — Calma la Sai, in leggera flessione la Pozzi. In questo clima Salvatore Ligresti si accinge a far esordire in Borsa una rnatricola. ia Grassetto di Padova che rappresenta la punta di diamante delle ambizioni immobiliari del finanziere siciliano. Lunedi la società (prezzo di collocamento 15 mila lire, prezzo al terzo mercato intorno alle 17.600 lire) entrerà nel listino. Nella Grassetto, tra l'altro, è collocato circa l'l% della Montedison. Ugo Bertone

Persone citate: Alfredo Blavati, Carlo De Benedetti, De Benedetti, Francesco Corrado, Grassetto, Ligresti, Ottolenghi, Salvatore Ligresti, Seragnoli, Warburg

Luoghi citati: Bologna, Milano, Padova, Zurigo