Marcinkus, vita da prigioniero di Susanna Marzolla
Marcinkus, vita da prigioniero Ricercato dai giudici per il caso Calvi-Ior non può lasciare il Vaticano Marcinkus, vita da prigioniero I magistrati esaminano ora la posizione di 34 ex amministratori e funzionari del vecchio Ambrosiano Probabili ali ri mandati MILANO — Dopo 1 mandati di cattura contro 11 vertice dello Ior, implicitamente ammessi anche da fonte ufficiale, nuovi sviluppi dell'inchiesta sul Banco Ambrosiano? A Milano continua insistente la voce di altri provvedimenti — mandati di cattura o mandati di comparizione — che però non trova ancora conferma. I magistrati ricevono con cortesia 1 giornalisti, accettano anche lo scambio di battute scherzose (■ Accidenti, non siamo mica a una nuova breccia di Porta Pia», è il commento alla voce, diffusasi mercoledì sera a Roma, di 14 incriminazioni contro altrettanti prelati). Ma non vanno più in la. Sui nuovi provvedimenti è impossibile quindi trovare una conferma, ma altrettanto Inutile cercare una secca smentita. Improbabile comunque che sulla vicenda Ambrosiano spuntino nuovi personaggi. Anche alla base dei mandati di cattura contro mons. Paul Marcinkus, Luigi Mennini e Pellegrino De Stroebel non ci sono clamorose rivelazioni di personaggi come Francesco Pazienza, che anzi, fanno capire 1 giudici, di inedito ha detto ben poco. A questo punto dell'inchie¬ sta sembra piuttosto che il lavoro sia quello di una •scrematura» del materiale raccolto, In cui individuare 1 momenti salienti e 1 corresponsabili reali del crack. Questa «scrematura» riguarda quindi anche le comunicazioni giudiziarie per concorso in bancarotta fraudolenta che furono Inviate già nel settembre del 1982. Erano in tutto 34 ed erano Indirizzate a funzionari e membri del Consiglio di amministrazione del Banco Ambrosiano: Carlo De Benedetti, Giuseppe Prisco, Orazio Bagnasco, Pietro Locateli!, Giampaolo Melzl D'Erii, Ruggero Mozzana, Aladino Mlnciaroni, Andrea Bocca, Carlo von Castelberg, Giacomo DI Mase, Eugenio Pedemonti, Antonio Gonfalonieri, Stefano Marzaglla, Federico Gallaratl Scotti, Goffredo Manfredi, Enrico Palazzi Trivelli, Luigi Roteili, Mario Valeri Manera, Mario Davoll, Amatore Brambilla, Francesco Monti, Emilio Sargentl, Carlo Olgiesi, Giuseppe Mariani, Roberto Rosone, Giuseppe Zanon di Valglurata, Elvira Arosio; 1 funzionari dell'Ambrosiano addetti ai rapporti con l'estero (Giacomo Botta, Adriano Bianchi, Filippo Leoni, Cario Luigi Costa e Alessandro Mennini, figlio di Luigi); Andrea Rizzoli e Carlo Pesenti, nel frattempo deceduti. E' sfrondando l'elenco che 1 magistrati potrebbero arrivare a trasformare per qualcuno le iniziali comunicazioni giudlarie in provvedimenti restrittivi, come è già successo per gli amministratori dello Ior. In sostanza quanti tra questi risultassero essere stati p conoscenza della situazione dell'Ambrosiano, traendone profitto o agevolando Roberto Calvi nello spregiudicato utilizzo del fondi della banca. Il punto nodale del crack stava nell'attività delle consociate estere dell'Ambrosiano, prima il Banco Overseas di Nassau, poi quello di Managua e Infine il Banco Andino, dove 1 fondi del Nicaragua erano stati trasferiti con l'Infuriare della guerra civile In quel Paese (è del luglio 1979 la caduta di Somoza e l'avvento al potere dei sandinistl). Da queste consociate estere sono usciti 600 milioni di dollari In «denaro fresco» (che con gli Interessi significano oltre un miliardo di dollari), utilizzati In buona parte proprio per l'acquisto di azioni dell'Ambrosiano. Ma quei soldi sono finiti anche in altri canali, come l'operazione Bellatrix a favore della P2 (140 milioni di dollari), l'ulteriore acquisto di azioni del Banco Ambrosiano per far salire 11 titolo in Borsa (una sessantina di miliardi di lire) e ancora decine di rivoli come la Pratoverde di Flavio Carboni o il miliardo «erogato» da Calvi per riuscire a riavere il passaporto. Susanna Marzolla Città del Vaticano. Monsignor Marcinkus (a sinistra) in una foto del 1983 durante il Concistoro nell'aula Paolo VI (Telefoto Ap)
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