«Mister C» sconfitto dai Lords

«Mister C» sconfitto dai Lords Il dramma dello studente che non vuole far abortire la fidanzata «Mister C» sconfitto dai Lords DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Seguita, con commossa attenzione, da tutta l'Inghilterra, sta per concludersi la drammatica vicenda dei due studenti di Oxford e della loro creatura. Sta per concludersi, fo» se oggi, con un aborto, in quanto il padre, 23 anni, non è riuscito nella disperata impresa di impedire alla madre, 21, l'interruzione della gravidanza. Ben tre tribunali, fra i quali la Camera dei Lords, hanno respinto la richiesta del genitore. Nella scia del tormentoso duello fra il padre e la madre, si riaffaccia adesso la possibilità di una revisione della legge sull'aborto. I nomi dei due protagonisti non sono mai stati divulgati Si sa soltanto che studiavano entrambi a Oxford e che il loro fugace idillio aveva lasciato la ra¬ gazza Incinta. Non se ne era accorta subito, però, e, ignara del suo stato, aveva preso degli antidepressivi e si era sottoposta a tre radiografie. La sua graviuanza si era pertanto trasformata in un incubo; gli specialisti avevano indicato la possibilità di -danni al feto»; le autorità avevano accettato la tesi di un aborto per -ragioni mediche». Ma, quando l'aborto stava per essere eseguito, interveniva il padre, «Mister C». Il giovane si rivolgeva all'Alta Corte di Londra, sostenendo che il feto, avendo adesso un'età tra le 18 e le 21 settimane, era -in grado di nascere vivo», per cui la sua asportazione avrebbe costituito una criminal offence. Avrebbe violato la legge del 1929, il Child Life Preservatton Act. n tribunale non accettava l'istanza. Citava 11 parere del peri¬ ti, secondo 1 quali la creatura, se messa al mondo, non avrebbe avuto vita propria: ricordava che l'ultima legge sull'aborto — benché assai discussa — permette l'Interruzione della gravidanza fino alla 28* settimana. «Mister C» non s'arrendeva. Consapevole della straordinaria rapidità di cui è capace la giustizia britannica, si presentava 48 ore più tardi, lunedi, alla Corte d'appello, che però confermava 11 giudizio del primo tribunale. Non restava che la Camera dei Lords, o meglio i supremi magistrati di questa assemblea 1 quali, interrogati lunedi stesso, davano la loro risposta la mattina dopo, martedì. Risposta negativa I tre Lords concludevano: -Il feto si è sviluppato in modo insufficiente, per cui, una volta separato dalla madre, non potrebbe respirare né da solo né con l'aiuto di incubatrici o altri mezzi». Non è pertanto un infante «in grado di nascere vivo». Nessuno critica le decisioni delle tre Corti. La legge è quella che è: e i più riconoscono giustificate le paure della madre e dei suoi medici Si è riaperto però U dibattito suUe 28 settimane. E' un tempo assai lungo. Vari deputati hanno già riproposto una modifica che ridurrebbe a 22 le settimane entro le quali si può eseguire un aborto ed alcuni cnledono altresì che il padre debba essere consultato, per legge, sull'opportunità dell'intervento. «Mister C», frattanto, si trova con spese legali che sembrano assommare a quasi cento milioni di lire. Come pagherà? Un gruppo di simpatizzanti varerà una super-colletta. Mario Ctriello

Persone citate: Child, Mario Ctriello

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Oxford