II Presidente scarica Regan

II Presidente sconca Regan Irangate: il capo di Gabinetto della Casa Bianca sta per lasciare II Presidente sconca Regan Il braccio destro di Reagan sarà probabilmente costretto a dimettersi venerdì in concomitanza con il rapporto Tower: pesanti responsabilità - Il ruolo della First Lady nella vicenda DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Donald Regan se ne va. L'uomo che ha assunto involontariamente 11 ruolo del perfido consigliere, una sorta di Iago nel dramma politico deli'Irangate, sarà probabilmente costretto a dimettersi dopodomani dalla First Lady, Nancy, l'Implacabile e in questo caso vittoriosa Desdemona del Presidente. Il più discusso Capo di Gabinetto del dopoguerra si è arreso dopo un assedio di tre mesi, organizzato dalla tigre Nancy e da una leadership repubblicana sempre più terrorizzata dalle potenziali conseguenze dello scandalo. Se le informazioni del New York Times e del Washington Post non sono errate, Regan riuscirà a non lasciare la Casa Bianca completamente in disgrazia: 11 Presidente gli concederebbe un commiato elogia . o, che almeno in parte confermerebbe la sua estraneità all'/rangate. Ma ciò dipenderà dal rapporto Tower che verrà pubblicato domani, un rapporto che si preannuncia •estremamente critico» per l'amministrazione. La strategia dei due giorni più caldi della presidenza reaganiana è stata vagamente delineata a un vertice cui hanno partecipato anche due del possibili successori del consigliere uscente: 11 ministro del Tesoro Baker, l'architetto del deprezzamento del dollaro, e uno dei migliori amici della First Lady, l'ex senatore del Nevada Paul Laxalt. I binari su cui essa correrà sono i seguenti: nomina immediata del nuovo Capo di Gabinetto e grossa controffensiva politica del Presidente. Non è escluso che il nuovo «boss» della Casa Bianca sia lo stesso Laxalt, affiancato temporaneamente da un grande manager, l'ex ministro del Lavoro Drew Lewis. La controffensiva, il Presidente dovrebbe delinearla In un vigoroso discorso già lo stesso venerdì, o 11 lunedi successivo. Ma si tratta di una strategia basata più sul caos e la disperazione che su un piano vero di rilancio: Laxalt non gode di buona stampa nel Paese e il governo è isolato di fronte alla pubblica opinione. L'addio di Regan, divenuto il simbolo di tutto ciò che di male ha fatto la Casa Bianca nel secondo mandato del Presidente, non chiuderà inoltre il capitolo dello scandalo. Come il rapporto della Commissione ai Servizi segreti del Senato del dicembre scorso, cosi quello Tower segna solo un passo avanti nelle Inchieste. Alla fine di aprile, le commissioni unificate del Senato e della Camera apriranno le loro indagini, che dureranno sino a ottobre. Per di più, il procuratore speciale, Lawrence Walsh, l'unico magistrato col potere di procedere alle incriminazioni, sta lavorando e lavorerà per mesi nel segreto. n portavoce della Casa Bianca Fltzwater ha parago¬ nato il prossimo weekend a una catarsi, «un nuovo inizio» del reaganismo: al contrarlo, esso rischia di segnare il passaggio a una paralisi pressoché completa, che paradossalmente potrebbe essere superata solo da interventi esterni, ad esemplo una subitanea apertura sul disarmo e il vertice di Mikhall Gorbaciov. E' stata l'imminenza della pubblicazione del rapporto Tower a far precipitare gli eventi. La commissione dei «tre saggi», diretta dall'ex senatore, ha completato la sua relazione ieri. L'ha consegnata alla Cla e al Penta- gono perché la purghino dei dati compromettenti per la sicurezza dello Stato, ma l'ha nascosta alla Casa Bianca. Il Presidente ne riceverà una copia questa sera tardi: 12 ore più tardi, essa verrà consegnata ai mass media americani. Il rapporto è esplosivo: basato sulle centinaia di dischi di registratore rintracciati nell'archivio elettronico della Presidenza, conterrebbe prove sufficienti per incriminare alcuni alti funzionari, 11 protagonista dello scandalo, 11 colonnello North, l'ex direttore del Consiglio di Sicurezza nazionale, Polndexter, e altri. Svelerebbe anche il perché delle dimissioni di Regali, che peraltro non sono ancora certe: come minimo, non avrebbe impedito 1 tentativi di occultamento dell'/rancate. Concordi, il New York Times e il Washington Post hanno riferito che il Presidente emergerà dal rapporto della commissione come «uno smemorato» e che quindi l'individuazione delle sue responsabilità sarà •molto difficile e soggettiva». In un breve scambio di giornalisti alla Casa Bianca, Reagan ha difeso la sua smemoratezza: .chi può ricordare guanto ha fatto l'S agosto 1985 alni una mano», ha detto con aria di sfida. Nessun giornalista ha prontamente replicato, e allora Reagan ha concluso: «Penso che sia possibile una dimenticamo, nessuno ha alzato la mano». A proposito di smemoratezza, le colpe del capo di Gabinetto sarebbero gravi: Regan gli avrebbe suggerito di «non ricordarsi», dove possibile, talune date, gli avrebbe fatto ritrattare passi delle sue testimonianze. Ennio Claretto

Luoghi citati: Nancy, Nevada