In arrivo i manager al vertice delle Usl

In arrivo i manager al vertice delle UsB La riforma presentata da Donat-Cattin In arrivo i manager al vertice delle UsB Saranno dirìgenti di provata capacità - Retribuzioni «di mercato» ROMA — Al vertice delle Usi arriverà un manager, scelto con criteri professionali e con retribuzione di mercato. E' questa una delle principali novità contenute nel disegno di legge per il .riordinamento e il rafforzamento' del Servizio sanitario nazionale predisposto dal ministro Donat-Cattin che lo presenterà il prossimo 4 marzo al Consiglio Superiore di Sanità e che andrà successivamente all'esame del Parlamento. Lo schema del disegno di legge si articola in otto punti. Eccoli. 1) Sarà conferita alle Regioni una funzione centrale, secondo il dettato della Costituzione e la linea autonomistica. 2) Le Regioni saranno contitolari del Fondo sanitario interregionale (che sostituirà il Pondo del Tesoro). Se lo ripartiranno fra loro in base a criteri fissati da una legge-quadro; eserciteranno quindi le potestà legislativa e normativa mediante il Consiglio e la giunta, le funzioni operative tramite un ente o azienda regionale guidata dall'assessore alla Sanità con personalità giuridica e con responsabilità dell'equilibrio dei bilanci. 3) Le Usi saranno anch'esse trasformate in enti o aziende, con personalità giuridica; avranno un Consiglio di amministrazione eletto, come ora i Consigli di gestione, dal Consiglio comunale o dai rappresentanti di più Comuni; le responsabilità della gestione saranno, invece, affidate a direttori scelti con criteri di trasparenza tra dirigenti di provata capacità, con contratto privatistico a retribuzioni di mercato, a scadenza e rinnova' bile. L'inserimento delle competenze mediche nel l'amministrazione e nella gestione è previsto a tutti i avelli. 4) Gli ospedali di maggiori dimensioni saranno scorpo rati dalle Usi. costituiti in enti o aziende autonome, che faranno capo al servizio regionale. 5) I bilanci delle Usi e dei presidi ospedalieri autonomi saranno consolidati con quello dell'azienda regionale. 6) La legge-quadro stabilirà i criteri per una contabilità unitaria del sistema a carattere budgetario. 7) Le Regioni, all'interno delle norme generali, avranno ampia facoltà di ordinare il servizio; saranno ridefinite le funzioni dello Stato dirette e delegate; allo sfoltimento dei controlli preventivi corrisponderà un più forte, penetrante e immediato potere di ispettorato delle Regioni e del ministero, con possibilità sostitutive regolamentate dalla legge nei casi di inerzia o di gravi irregolarità. 8) Il consigliere medico regionale sarà istituito presso ogni commissario regionale di governo per raccordare e rendere tempestiva l'azione centrale programmatoria e di ispezione. Il disegno di legge prevede che la popolazione di ciascuna Usi non superi le 360 mila unità e non sia inferiore alle 120 mila. Per l'attuazione del •piano» le disponibilità del Fondo interregionale non dovranno essere inferiori al 7,50 per cento del prodotto interno lordo; ciò comporta soprattutto un incremento delle spese in conto capitale (dal 3,70 al 10-12 per cento della spesa corrente). Saranno anche soppresse, per sostituirle con controllo successivo e monitoraggio, molte delle regole che obbligano gli utenti ad attese innumerevoli per autorizzazioni, impegnative ed altri adempimenti ormai ridotti a livello soltanto burocratico. E ancora: ai cittadini sarà consegnata una tessera sanitaria a lettura elettronica in aggiunta al libretto sanitario. Da numero distintivo fungerà il codice fiscale.

Persone citate: Donat-cattin

Luoghi citati: Roma