L'Europarlamento boccia la sua trasferta a Roma

L'Europarlamento botila la sua trasferta a Roma Non ci sarà la seduta solenne per il 30° del Trattato L'Europarlamento botila la sua trasferta a Roma Due comunisti francesi i «franchi tiratori» - «Gli sprechi sono altri» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Sono stati due comunisti francesi i «franchi tiratori» che hanno impedito una solenne seduta a Roma del Parlamento europeo, 11 mese prossimo, nella ricorrenza del 30° anniversario del Trattato che segnò la nascita della Cee. Contravvenendo agli «ordini di scuderia», Louis Baillot e Robert Chambelron non hanno premuto sul pulsante del «si» quando la mozione è stata votata nell'emiciclo di Strasburgo: la loro defezione è stata decisiva. La maggioranza qualificata di 257, infatti, è stata mancata di un soffio: 255 i sì, contro 70 no (soprattutto inglesi tanto conservatori quanto labori' sti, più comunisti greci e portoghesi). Parallelamente, nei commenti che si fanno a Strasburgo, viene tuttavia criticata anche l'assenza di un vasto gruppo di deputati che avrebbero potuto garantire con la loro presenza l'esito della votazione. Mancherà cosi in modo del tutto inatteso, una mani¬ festazione proposta dal ministro degli Esteri italiano Andreotti e accolta con simpatia da numerosi esponenti politici dei Dodici: la seduta commemorativa straordinaria, il 25 e 26 marzo, sarà ora sostituita dalla partecipazione alle cerimonie italiane di una semplice missione rappresentativa formata dalla Presidenza e dalle commissioni politica e istituzionale. Il capogruppo comunista, Gianni Cervetti, non ha fatto mistero della sua irritazione: ha biasimato — si apprende in ambienti comunitari — il segretario generale del gruppo, il francese Gerard Laprat, che non ha saputo far rispettare le consegne di voto agli eurodeputati La mancata Intesa premia la campagna condotta negli ultimi giorni, a Strasburgo, dagli eurodeputati inglesi. In una rara coesione d'intenti, conservatori e laboristl avevano ripetutamente denunciato lo «spreco» che la spedizione romana avrebbe comportato per le finanze dell'Assemblea. Il costo della seduta straordinaria, infatti, sarebbe stato di circa due miliardi di lire. Tale posizione è stata contestata dai radicali, che hanno rilevato la mancata occasione per «segnare uno dei momenti più alti nel ruolo politico del Parlamento» e hanno messo il dito su altri •sprechi» — a loro avviso molto meno giustificabili — del Parlamento europeo. Hanno ricordato 1 15 miliardi assegnati ai gruppi politici per una •campagna d'informazione sulle loro attività* e soprattutto le riunioni dei gruppi, due volte l'anno, in «piacevoli fori di discussione», t. gal.

Persone citate: Andreotti, Gianni Cervetti, Intesa, Louis Baillot, Robert Chambelron

Luoghi citati: Bruxelles, Roma, Strasburgo