«In Libano le flotte non servono»

«In Ubano le flotte non servono» «In Ubano le flotte non servono» Andreotti alla Camera - «L'inutile spiegamento della forza multinazionale ha provato che solo il dialogo dà risultati» ROMA — n ministro degli Esteri Andreotti ha risposto ieri mattina alle interrogazioni presentate alla Camera sulla situazione in Libano. Dopo ha ricordato che tutti 1 gruppi parlamentari mettono l'accento sulla drammaticità della situazione, caratterizzata dalla presa di ostaggi da parte di bande armate e dalle sofferenze delle popolazioni dei campi profughi attorno a Beirut: -Abbiamo il dovere non soltanto di fornire assistenza ed aiuti ma anche e soprattutto di contribuire ad una soluzione del problema mediorientale che non passi attraverso la via della armi o degli interventi militari bensì attraverso quella del negoziato'. •Linutile dispiegamento della forza multinazionale cui noi partecipammo raccogliendo il grido disperato dei palestinesi di Sabra e Citatila —ha detto Andreotti — Io confermò senza equivoci di sorta. A qualcuno forse il metodo del dialogo può sembrare inadatto a fornire soluzioni immediate. Ma non è cosi». n ministro degli Esteri ha ricordato che il comitato Interministeriale per la politica economica estera ha deliberato 11 12 febbraio scorso uno stanziamento di 10 miliardi di lire per aluti umanitari da erogare attraverso l'Agenzia delle Nazioni Unite alla popolazione libanese ed al rifugiati palestinesi. Parte degli aluti è stata inviata direttamente In natura ed ha raggiunto il Libano grazie ad un ponte aereo Andreotti ha informato il Parlamento che giovedì 11 responsabile del dipartimento politico dell'Olp Faruk Kaddumi gli ha espresso la profonda riconoscenza della sua organizzazione per gli interventi italiani a favore dei rifugiati palestinesi: •Kaddumi ha sottolineato il carattere non discriminatorio del nostro aiuto: non discriminatorio nei confronti di nessuno, esteso cioè ai poveri di tutta la popolazione

Persone citate: Andreotti, Faruk Kaddumi, Kaddumi, Sabra

Luoghi citati: Beirut, Libano, Roma