L'autopsia conferma: bruciato vivo

L'autopsia con tema: bruciato vivo Delitto di via Gottardo: una ragazza vide gli assassini L'autopsia con tema: bruciato vivo TORINO — Picchiato e bruciato vivo, probabilmente mentre tentava la fuga. E' stata questa la terribile fine di Antonio Planezzola, 49 anni, trovato carbonizzato lunedi sera, nell'androne di casa, In via Gottardo 199. Ieri mattina, all'Istituto di medicina legale, li dott. Oriva ha eseguito l'autopsia: il corpo straziato presentava segni di numerosi colpi, ma nessuno di questi appariva mortale. Non sono stati trovati fori né proiettili. La causa del decesso sono state le fiamme. Un avvertimento, una spietata esecuzione, non soltanto una rapina. I carabinleri del nucleo operativo, gli uomini della compagnia Oltredora e la polizia ora indagano sulle ultime settimane dell'imprenditore (risulta cointeressato In diverse aziende, due sono di autotrasporti, una è un'immobiliare). Ieri il magistrato ha sequestrato tutta la documentazione contabile. Si sentiva minacciato, questo è certo. Ma da chi? A chi interessavano 1 documenti che comprovavano debiti, crediti e altre «carte» (oltre ai soldi) nelle casseforti? Lunedi sera 1 malviventi arrivano dopo l'orario d'ufficio. Lui apre. Evidentemente li conosce. Aggredito, è costretto ad aprire le casseforti. Poi tenta la fuga. Lo rincorrono e lo bloccano, mentre cerca di salire in auto. Planezzola viene tramortito e poi, forse con una tanica di benzina trovata nel cortile, cosparso di liquido e bruciato. Una testimonianza: pare che una ragazza abbia visto uscire dal portone, pochi minuti prima di accorgersi del fumo, un uomo che avrebbe mormorato: »Cosl è sistemato».

Persone citate: Antonio Planezzola

Luoghi citati: Torino