Richard Long e le sue pietre
Richard Long e le sue pietre Richard Long e le sue pietre Richard Long — qualcuno ricorderà la sua mostra, tutta di pietre, ospitata tra le prime al Castello di Rivoli — è un artista d'oggi che — nato a Bristol nel 1945 — ha ritrovato d'istinto la sensibilità e il gesto di quei primitivi capaci, appunto con pochi massi, di erigere un segno portato ad essere, insieme, altare e opera d'arte. Nelle grandi sale d'una galleria o all'aperto da ventanni Long ha continuato quindi a misurarsi con gli elementi che appartengono alla natura, attingendoli spesso direttamente dalla montagna e dai letti dei fiumi. La sua arte infatti «fratto di pietre reali, tempo reale, azioni reali; come l'artista stesso ha precisato, spiegando anche meglio: «La mia opera è reale, non illusoria o concettuale... le mie sculture, il materiale e l'idea sono del luogo». Come faccia, lo si può rivedere da l'ucci Russo, al Mulino Feyles (corso Tassoni 56), dove sono esposte in questi giorni (fino a metà marzo) due grandi sue recenti installazioni: Carrara Line (m 10 c 1,50), che è un omaggio alla capitale italiana del marmo e fa parte di quelle sue composizioni che tagliano dritto l'ambiente, e Tre cerchi grigi, concentrici (diametro di oltre otto metri), realizzati con delle semplici Impronte di fango scritte, se cosi si vuol dire, col piede nudo sul pavimento. Carrara Line ricrea lungo quella striscia una sorta di strada del mondo, che par tutta accidentata, con le brecce di candido marmo di Carrara che l'animano come in natura 1 rilievi d'un massiccio alpino. I Tre cerchi grigi si direbbero la testimonianza d'un rito antico: di qui è passato l'uomo, sembrano voler testimoniare; un uomo che andava perseguendo con determinatezza un proprio scopo, un proprio obiettivo. Non va d'altra parte dimenticato come, tra le sue dichiarazioni di poetica, Richard Long abbia anche scritto: «Amo i materiali comuni... gli strumenti semplici..., la sensibilità sema tecnica. Scelgo linee e cerchi perché sono loro che fanno tutto». an. tira. «Line of lake stones» (1983)
Persone citate: Feyles, Richard Long
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