Un costoso groviera d'asfalto di Giampiero Paviolo

Un €Ostoso groviera d'asfalto In città 40 mila buche, con gravi disagi per pedoni e automobilisti Un €Ostoso groviera d'asfalto «Con il gelo—spiegano i tecnici—le infiltrazioni d'acqua nel sottosuolo ghiacciano, danneggiando il manto stradale» Per rattoppare le piccole falle sono all'opera ogni giorno 140 operai comunali - Dal maltempo già 4 miliardi di danni Ingegnere, quante sono le buche nelle strade torinesi? Franco Pennella, capo della ripartizione «Suolo pubblico», accetta la domanda per quello che è, quasi un gioco: 'Diciamo una ogni 500 metri quadrati, ma naturalmente è un'approssimazione grossolana: Rapido conta considerando che vie e piazze torinesi occupano 20 milioni di metri: le buche sono circa 40.000. Tante? Ancora Pennella: «51, la situazione non è drammatica ma ci costringe da molte settimane a lavorare in emergenza». Principale responsabile 6 11 gelo, un cancro che aggredisce l'asfalto, erode lentamente Io strato protettivo e i fragili rattoppi, riporta alla luce la vecchia pavimentazione a cubetti: «La neve o la pioggia — spiega 11 tecnico — penetrano nel sottosuolo, infiltrandosi nelle pavimentazioni piii aperte: se la temperatura s'abbassa l'acqua ghiaccia ed aumenta di volume. Ecco perché le strade di più recente asfaltatura resistono maggiormente all'aggressione: Situazione difficile, dunque. La mappa del disagio che quotidianamente gli automobilisti devono sopportare è estesa a tutta la citta, con numerosi punti di crisi. Corso Matteotti, nel tratto tra corso Galileo Ferraris e corso Re Umberto: il Comune sta provvedendo alla completa riasfaltatura, ma intanto, a centro strada, si aprono autentiche voragini. Traffico a rilento, auto che procedono a balzelloni. Via Chiesa della Salute: le buche ai bordi della carreggiata non sono profonde, ma l'acqua spruzzata dalle auto inzacchera 1 pedoni. «£' cosi da settimane — protesta Giuliana Jonni, casalinga — non sempre abbiamo l'ombrello per ripararci gonne e scarpe. Ogni volta è un abito da lavare». Situazione ancora più difficile nel centro strada, interessato tempo fa da lavori di scavo. L'asfalto non è ancora ripristinato, e le macchine rischiano ogni volta le sospensioni. Non va meglio nelle piccole traverse, su tutte via Vibò. In via Stradella il bitume ha ceduto mettendo a nudo i vecchi cubetti in porfido. Prevedibili, a tempi brevi, nuovi guai. I grandi corsi sono quasi tutti in ordine. In centro. però, sono evidenti i problemi di via Mazzini (ad aggravare la situazione c'è 11 dlslivello tra asfalto e cubetti), via Sacchi, via Bonafous, via Monte ve echio, via San Secondo. Le citazioni potrebbero continuare quasi all'Infinito: 11 manto stradale è pericolosamente sconnesso nel controviale di corso Tarati, in corso San Martino, lungo ponte Balbis. Per non dire dei tratti interessati dal passaggio dèi tram: le vibrazioni provocano crepe tra un binario e l'altro, ed è 11 che l'acqua riesce ad Infiltrarsi senza più resistenze. Nei giorni scorsi sono aumentate le richieste di auto¬ mobilisti incappati in qualche buca più profonda. Dicono al 280.000: 'Qualche volta è cosa da poco, una gomma scoppiata. Ma in certi casi si sfascia l'avantreno, e si arriva fino a un milione di danni: Chi paga? n Comune, naturalmente; ma per la vittima dell'incidente un consiglio è d'obbligo: avvertire subito i vigili urbani, per avere una pezza d'appoggio alla richiesta dell'assicurazione. Anche perchè, come dicono in municipio, "qualcuno ci marcia'. L'anno scorso, ad esempio, tre operai, stesso stabilimento, stesso reparto, finirono con una ruota nella stessa buca, ali¬ mentando qualche sospetto: -A una richiesta di documentazione non risposero, ci avevano provato, tutto li». il maltempo è costato al Comune, limitatamente ai danni accertati finora, quasi 4 miliardi. Due miliardi e mezzo dovrebbero arrivare dal ministero della Protezione civile, ma intanto l'amministrazione ha già acceso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. I lavori più impegnativi sono affidati ad aziende private, ma 140 operai comunali sono impegnati (anche nel giorni festivi) a rattoppare le piccole falle. Un metro quadrato di strada riasfaltata costa 60.000 lire. mentre la copertura delle buche con uno strato di bitume supera di poco le 4000 lire. Vanno aggiunti i lavori su marciapiedi e cordoli, anch'essi danneggiati dal maltempo, e sui segnali stradali, divelti dagli spalaneve e dalle «bombe» cadute dal tetti. Come quantificare il danno complessivo? L'ingegner Pennella è prudente: «Per il momento non possiamo fornire una cifra attendibile. Molti problemi emergeranno più avanti, l'azione di acqua e ghiaccio provoca sempre effetti ritardati e non meno gravi'. Giampiero Paviolo

Persone citate: Balbis, Franco Pennella, Ingegnere