Firenze non rinuncia al Discobolo

Firenze non rinuncici al Discobolo Bogìanckino da Gullotti per evitare che la statua passi definitivamente a Roma Firenze non rinuncici al Discobolo L'assessore Morales minaccia: «Farò sbarrare le porte di Palazzo Vecchio» - Da cinque anni la capitale cerca di avere l'opera - Una voce controcorrente: «E' una copia romana e non fa parte del patrimonio fiorentino, era solo in deposito» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FIRENZE — Non è ancora detta l'ultima parola nell'ormai quinquennale braccio di ferro tra Firenze e Roma per aggiudicarsi la statua del discobolo, copia in marmo del bronzo di Mirone, diventato famoso e ritenuto prezioso quasi quanto l'originale. Oggi a Roma il sindaco Massimo Bogìanckino e l'assessore alla Cultura, Giorgio Morales, giocheranno il tutto per tutto in una riunione con il ministro Gullotti, nel tentativo di evitare che 11 discobolo, uno del pezzi più pregiati e certamente il più rappresentativo fra quelli recuperati ai nazisti dallo scomparso ministro plenipotenziario Rodolfo Siviera, lasci definitivamente Palazzo Vecchio per 11 Museo archeologico della capitale. Intanto per cautelarsi il sindaco ha dato ordine ai vigili urbani di non far accedere neanche i carabinieri a Palazzo Vecchio: la statua non deve essere portata via almeno fino alla fine dell'incontro romano. il primo tentativo di portare via la statua da Firenze avviene nell'82. E' '.'allora ministro dei Beni culturali, Vincenzo Scotti, che richiede 11 discobolo. A bloccare l'operazione, con la statua già imballata e pronta a partire per Roma, è lo stesso Rodolfo Siviera. Secondo tentativo di strappare il discobolo a Firenze un anno dopo, sempre per iniziativa del ministro dei Beni Culturali: non più Scotti ma il suo successore Nicola Vemola. Le pressioni e le proteste dei fiorentini provocano l'Intervento del presidente della Repubblica, Sandro Pertlni: la statua resta al suo posto. Ne ir 85 nuovo tentativo di «rapire» la statua. E' il ministro greco Melina Mercouri che, in occasione delle celebrazioni per Atene capitale europea della cultura, chiede all'Italia il discobolo attraverso il suo collega Gailotti. Niente da fare neanche questa volta per Intervento del direttore dell'Istituto centrale di restauro, Umberto Baldini, che ne sconsiglia 11 trasporto. L'ultimo tentativo, prima di quello in atto in queste ore, avviene agl'Inizi dello scorso anno. Il soprintendente romano ai Beni architettonici, con 11 parere favorevole del comitato di settore del ministero, chiede la restituzione dell'opera in cambio di alcuni pezzi per la ms mostra «Capolavori e restauri». Ma neanche la formula del «baratto» convince i fiorentini a lasciar partire la statua che, per l'ennesima volta, resta al suo posto. L'ultimo atto (ma sarà davvero l'ultimo?) di questa disputa apparentemente infinita è del 10 febbraio scorso quando da Roma arriva al sindaco la comunicazione che il discobolo e le tarsie di Giunto Basso (dei preziosi marmi del 330 dopo Cristo) sarebbero stati prelevati per essere esposti in una mostra organizzata a Tokyo dal Consiglio d'Europa e successivamente riportati al Museo archeologico di Roma come sede definitiva. «Se cercheranno di portare via gualche altra cosa prima che l'apposita commissione si riunisca a Roma e decida il destino delle opere recupe¬ rate da Siviero, discobolo compreso, farò sbarrare le porte di Palazzo Vecchio; minaccia l'assessore Morales. Proteste anche da parte delle organizzazioni della Resistenza i cui rappresentanti saranno oggi a fianco degli amministratori fiorentini per convincere Roma a far tornare la statua a Firenze. Fra tanta indignazione, un parere controcorrente: quello dello storico e critico d'arte Carlo Ludovico Ragghiami: «72 discobolo è un documento interessante ma non fa parte del patrimonio fiorentino, c'è stato solo in deposito — afferma —. E' assurdo considerarlo un esproprio. Inoltre ci si deve ricordare che è una copia. Perdendola non vedo cosa perda Firenze: Francesco Matteini IL SIGNORE DEGLI ANELLI Santa Monica. Chris Bohmeyer, di professione bagnino, si tiene in allenamento sulla spiaggia californiana esercitandosi agli anelli