Sotto accusa per una concessione edilizia tre giunte del dopo-terremoto

Salerno sfila davanti al giudice Sotto accusa per una concessione edilizia tre giunte del dopo-terremoto Salerno sfila davanti al giudice Mandati di comparizione per ventidue politici e per l'imprenditore edile - Colpiti molti personaggi che contano (c'è anche l'arbitro internazionale Pietro D'Elia, assessore allo sport nell'82) SALERNO — Q paesaggio è dei più suggestivi: 11 golfo di Salerno si apre su un mare blu da cartolina, che lambisce la costa punteggiata da mille piccoli paesi dai nomi famosi, Vietri, Amalfi, Ce tara. Anni fa il rione Matierno, un grappolo di vecchie e fatiscenti case coloniche sulla collina che domina la citta, era meta di tranquilli padri di famiglia che la domenica acquistavano frutta dai contadini. Oggi, quella minuscola frazione è al centro di un'inchiesta giudiziaria che ha sconvolto l'Intera classe dirigente di Salerno. Tre giunte comunali sono sotto accusa; un imprenditore edile e ventldue esponenti politici, che con ruoli diversi hanno retto le sorti della citta negli anni difficili del dopo-terremoto, sfilano in questi giorni nell'ufficio del giudice istruttore Luigi Apicella, al terzo piano del palazzo di giustizia. Sulla scrivania ingombra di carte il magistrato ha firmato ben ventitré mandati di comparizione per Interesse privato in atti d'ufficio. Le tre amministrazioni che furono alla guida della citta nell'82 avrebbero consentito l'edificazione di un intero quartiere ad opera di una cooperativa salernitana che non ha mai pagato una rata per la concessione dei suoli. Davanti al giudice compaiono molti personaggi che contano: quindici democristiani, tra cui i due ex sindaci Alberto Clarizla, noto penalista, e Nicola Visone, due socialisti, due repubblicani, due socialdemocratici e un liberale. Il provvedimento ha colpito anche 1 democristiani Pietro D'Elia, ex assessore allo Sport nell'82, più noto agli appassionati del calcio per la sua attività di arbitro internazionale, e Antonio Zinna, eletto appena tre giorni fa alla carica di responsabile del partito per la provincia di Salerno. Una Intricata vicenda di concessioni edilizie è all'origine dell'inchiesta. A beneficiare della prodigalità degli amministratori è stata la cooperativa edile «Nuova Coprosme», il cui presidente, l'imprenditore Antonio Pappalardo, già sotto inchiesta per truffa, riuscì ad ottenere dal Comune una concessione per l'edificazione di un quartiere che avrebbe dovuto sorgere sui ruderi del vecchio rione Matierno. L'accordo prevedeva il ver¬ samento da parte della cooperativa di rate per la concessione dei suoli. Oli accordi, sostiene l'accusa, non furono osservati, né le giunte in carica in quegli anni mostrarono una gran voglia di farli rispettare. Anzi: non provvidero ad annullare 11 contratto con la cooperativa, né denunciarono le inadempienze dell'imprenditore. Quando un'altra cooperativa, la «Coprosme Salerno», si fece avanti per ottenere a sua volta una concessione sulla stessa area, la giunta In carica si affrettò ad approvare quattro dell bere con le quali furono prorogati 1 termini di scadenza per il pagamento delle rate. Se lo scandalo del rione Matierno ha letteralmente sconvolto gli ambienti politici di Salerno, nel palazzo di giustizia 1 magistrati non mostrano grande meraviglia per il coinvolgimento di pubblici amministratori in un'inchiesta giudiziaria. I miliardi piovuti sul Salernitano dopo il terremoto del 23 novembre '80 sembrano aver portato una ventata di follia nei municipi del capoluogo e della provincia. Nell'Agro Nocerino-Sarne¬ se la campagna una volta fertile è stata stravolta da un'edilizia priva di qualsiasi controllo. In quella terra che 1 contadini coltivavano a frutteti la camorra ha fatto man bassa. Due anni fa la magistratura accusò il sindaco di Pagani Domenico Bifolco, il figlio Antonio, imprenditore edile, l'ingegnere capo del Comune Beniamino Di Martino e Vincenzo Storchi, addetto alla segreteria dell'ex commissario straordinario per le zone terremotate Giuseppe Zamberletti, di avere intascato oltre un miliardo e mezzo in tangenti per là concessione degli appalti. A pagare sarebbero stati l costruttori Giuseppe Lombardi, arrestato con un gruppo di camorristi dopo una sparatoria con 1 carabinieri, e Ciro Rainone. Se Pagani, 11 più importante centro commerciale dell'Agro Nocerino-Sarnese, ha subito 1 pesanti condizionamenti della malavita che prospera all'ombra del Vesuvio, i Comuni confinanti di Nocera Inferiore e Mercato San Severino, nella vicina Valle dell'Imo, non sono da meno. Venti giorni fa 11 giudice istruttore Domenico Santacroce ha firmato una sentenza di rinvio a giudizio per 48 fra amministratori, funzionari dello Stato e Imprenditori edili dell'Italia del Nord. Con quell'ordinanza (423 pagine dattiloscritte) è stato sollevato il velo di mistero che avvolgeva i meccanismi degli appalti per la ricostruzione di intere cittadine: secondo l'accusa 1 municipi di Nocera e di Mercato San Severino erano stati trasformati in uffici privati dove venivano conclusi lucrosi affari. L'organizzatore sarebbe stato Claudio Gnesetti, un uomo d'affari di Cerro Veronese, che nelle hall degli alberghi più esclusivi della costiera amalfitana favoriva contatti tra Imprenditori edili del Nord, pubblici amministratori e camorristi che percepivano regolari tangenti su ogni appalto concesso al di fuori di ogni norma. MISS AMERICA E' DEL TEXAS Albuquerque (Nuovo Messico). Per il terzo anno consecutivo miss Texas è stata giudicata la più bella ragazza degli Stati Uniti: miss America '87 si chiama Michelle Renee, 21 anni, occhi blu. un metro e 77 di altezza, Michelle ha vinto 200 mila dollari (260 milioni di lire) e rappresenterà il suo Paese alla prossima edizione di miss Universo, che si svolgerà a Singapore. Per ora fa la modella ma non esclude di utilizzare in futuro questi soldi per iscrìversi alla facoltà di Medicina