Roma e Budapest rilanciano gli scambi di Tito Sansa
Roma e Budapest rilanciano gli scambi Il primo ministro ungherese Lazar a Roma, firmati tre accordi con Craxi Roma e Budapest rilanciano gli scambi ROMA — Italia e Ungheria, che da tempo lamentano la stagnazione del flussi commerciali, hanno firmato ieri pomerìggio tre accordi di carattere economico, in concomitanza con la visita ufficiale a Roma del primo ministro magiaro Gyorgy Lazar. 'L'attuale livello dell'interscambio, di poco superiore agli 800 miliardi di lire — è detto in una nota di palazzo Chigi — non riflette in modo adeguato il positivo andamento delle complessive relazioni bilaterali: Ben vengano dunque gli accordi: per il rinnovo di quello decennale di cooperazione economica, industriale e tecnica; per la linea di credito di 150 milioni di dollari del governo italiano Gyorgy Lazar, accolto a Ciampino dal presidente del Consiglio, si è intrattenuto a colloquio con Craxi per più di un'ora. Insieme, i due capi di governo hanno constatato che Italia e Ungheria 'hanno fornito una concreta testimonianza delle possibilità che hanno i Paesi medi dei due schieramenti di influire sui rapporti internazionali' e 'hanno tratto un bilancio positivo di guanto svolto dai due governi negli ultimi anni: Quella di Lazar è la restituzione della visita (la prima di un presidente del Consiglio italiano) che Bettino Craxi fece nell'aprile di tre anni fa a Budapest. Allora in riva al Danubio andò anche 11 ministro degli Esteri Andreotti, che ebbe lunghi incontri con il suo collega ungherese Peter Varkonyl, non presente ora a Roma. Questa sua assenza Co sostituisce il suo vice Las zio Kovacs) e l'inclusione nella delegazione magiara del sottosegretari al Commercio estero Istvan Torok, all'Industria Imre Szabo e alle questioni ecclesiastiche Imre Miklos già indicano la differenza sostanziale tra le due visite. Essenzialmente politica quella di Craxi e Andreotti, orientata alla collaborazione economico-commerciale e alle «jolnt ventures» con industrie capitalistiche, nonché al contatti con il Vaticano quella di Lazar. n primo ministro del resto, benché uomo dell'apparato del partito operalo socialista ungherese (Posu), è soprattutto un tecnico, specialista di economia. Una conferma del binario economico sul quale gli ospiti magiari intendono tenere 1 dialoghi romani è data dal materiale informativo messo a disposizione della stampa dall'ambasciata di Ungheria. Piuttosto generica, propagandistica e anche vecchia (risale in parte al 1984) l'informazione politica; concreta, perfino autocrìtica, attualissima, quella sui problemi economici (ampio spazio è dedicato a quello che in Occidente viene chiamato il -socialismo di mercato') e sul dialogo tra lo Stato e la Chiesa cattolica. Gli ungheresi vogliono più contatti, in tutti i settori: più cooperazione industriale, più scambi commerciali, culturali, turistici. Presentano anche molte lamentele:, l'interscambio è diminuito, l'Italia (si legge nel materiale informativo della Buda Press) »non ha adempiuto ai suoi impegni contrattuali presi in sede Gatt, diretti all'eliminazione delle limitazioni: l'Italia trascura le opere letterarie e scientifiche magiare Oggi il primo ministro ungherese, dopo visite di cortesia a Cossiga, a Fan f ani, alla signora Jotti, sarà ospite insieme con il suo seguito, dell'iri, della Conflndustrta e dell'ABI. Domani la visita al Papa. Tito Sansa
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