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Dome: sesso forte il tuo nome è vanità Parla la regista di cui sta per uscire «Uomini» e che prepara «Io e lui» da Moravia Dome: sesso forte il tuo nome è vanità MILANO — Doris Dorrie, 32 anni, di Hannover, «il Billy Wilder del nuovo cinema tedesco' come qualche critico l'ha già definita, è nel nostro Paese per promuovere 11 suo terzo film, Uomini, di imminente programmazione a Roma e in altre città E' la storia di un uomo che, per vendicarsi di un altro, preferito dalla moglie, riesce a «plagiarlo» facendolo diventare simile a sé (difetti e pregi compresi, evidentemente). Come dei suoi film precedenti — In messo al cuort.è Dentro alla balena' — Dorrie è autore anche di questa sceneggiatura. ' «£' sfato l'impegno di un entomologo — dice —, mi sono addentrata nell 'esplorazione del pianeta-uomo, che tutto sommato rimane, a noi donne, abbastanza sconosciuto». B lavoro era stato preceduto dal libro, stesso titolo, apparso nell'84. Una velenosa ironia sull'opportunismo, gli intrallazzi, la vanità: specialmente della generazione che •ha fatto il '68 e adesso ha la bella macchina, la bella casa, ì bel vestiti, e la notdìnaicbsio/M matte per qualche minuto in jeans per ritrovare l'anima del cóntestatore'. E subito puntualizza: -Non appartengo né al movimento femminista né a nessun altro movimento; quel che m'interessa è l'individuo e basta». B prossimo film, da realizzare a New York, sarà tratto dal romanzo Io e lui di Alberto Moravia. Cosa l'ha particolarmente attratta? •Il soggetto, che è serio con risvolti buffi, e la comicità del contrasto che talvolta può insorgere fra. mente e corpo. liipiù; pensitene du*" sto tema farà molta impressione sugli statunitensi; sono ancora così puritani, conservatori. Sovente mi e capitato, nelle loro conferenze stampa, di sentirmi chiedere cosa penso delle relazioni extraconiugali; una questione che noi abbiamo superato. Loro se ne scandalizzano ancora». B suo film ideale? «Tutti quelli girati finora, perché li ho sempre scelti, scritti e diretti io». B primo aveva per soggetto •l'aspirazione alla simbiosi e all'amore che non p finisce mai, la riflessione sul fatto che si può amare esclusivamente secondo canoni propri, i quali sovente non corrispondono alle esigenze del partner». Al centro del secondo, la violenza, l'ambivalenza: •Siamo sempre in bilico tra Dio e il diavolo, tra il buono e il cattivo». Il tema dell'ambivalenza le sta a cuore. Per esemplo, a una domanda su cosa le piace particolarmente nel nostro Paese, risponde: «17 fatto che voi sappiate accettare le vostre ambivalenze. Siete duttili, e la vita è duttile». Ornella Rota