Tre nomi di rispetto

Tre nomi di rispetto ARTISTI ALLA GALLERIA PERSANO Tre nomi di rispetto Tre nomi di primo plano, nella cultura figurativa italiana dei nostri giorni — Paolini, Pistoletto, Zorio — sono riproposti dalla Galleria Penano (piazza Vittorio Veneto 9). Presenti nel musei d'arte contemporanea di tutto il mondo, anche se vivono a Torino, può sorprendere che la loro presenza sfugga ancora a quanti del loro concittadini (e sono i più) cercano ancora l'arte soltanto nella «pittura ad olio» più tradizionalmente raffigurativa. Le opere riunite, da Persanò si direbbe vogliano Invece sottolineare proprio la loro nuova disponibilità verso un'arte Ispirata da idee e non impegnata soltanto a riprodurre, come si dice, 11 •vero». 8on lavori, insomma, che assumono una diversa concretezza, documentando la loro Indipendenza dai vecchi mezzi di comunicazione estetica, ma non la rinuncia al rigore di una filosofia dell'espressione che adotta anzi un linguaggio legato soprattutto agli effetti della percezione visiva: dai più elementari, offerti dalla «minimal art», ai più complessi che puntano sulla suggestione che forme e colori a volte assumono coinvolgendo Insieme concetti di spazio e tempo. Ognuno del tre è presente in mostra con quattro opere. La più vecchia è un Pistoletto del IMI, un autoritratto intitolato Presente che in qualche modo anticipa l'Uomo di spalle e il Trittico del 1985, dove l'autore quasi mima a bassorilievo di certe antiche metcpe. Con Nerume, anch'esso dell'85, richiama ancora l'attenzione sulVinformale tinteggiatura di cui il parallelepipedo disposto m mezzo alla stanza è interamente ricoperto. Le opere di Gilberto Zorio non sarebbero concepibili senza una precisa cultura scientifica ma non meno senza la sua.consumata capacita artigianale, vale a dire senza una conoscenza di materiali e di processi chimici in cui l'artefice, mentre denuncia la precarietà dei valori del nostro tempo, da molto spesso alla propria opera una possibilità di sviluppo temporale e reconditi significati legati al suoi temi: qui la stella e 11 giavellotto, o la parola ODIO scritta nel greve pane di piombo attraversato dalla lunga fune tesa dall'un capo all'ai' tro dell'ambiente. Paolini, infine, di recente rivisitato a Rivoli, appare come il maestro d'un nuovo empirismo estetico in cui arte e sociologia si Integrano al pari del valori linguistici e dei simboli legati ai caratteri di ogni forma, fino a trasfor mare nella fissità e nel rispecchiamento di un'immagine la vecchia gestualità cosi cara a Fontana. an. eira. «Uomo e donna», dipinto di Michelangelo Pistoletto (1962)

Persone citate: Fontana, Gilberto Zorio, Michelangelo Pistoletto, Paolini, Pistoletto, Zorio

Luoghi citati: Rivoli, Torino