Un burocrate per l'utente di Pierangelo Sapegno

Un burocrate per l'utente Fallito il difensore civico, a Modena preparano un piano interno Un burocrate per l'utente Tre punti: 1) il cittadino potrà consultare gli atti del Comune; 2) uffici d'informazione computerizzati; 3) il segretario generale potrà correggere d'autorità il provvedimento sbagliato DAL NOSTRO INVIATO MODENA — Se sarà nlent'altro che una pia Illusione, lo vedremo soltanto fra un anno quando le belle parole e le speranze saranno passate al vaglio del fatti. Modena adesso ci prova, proclama Mario Del Monte, il suo sindaco, mani grandi e occhietti furbi, uno che parla prima in dialetto e poi traduce in italiano. Ed e vero: prova la guerra santa contro la burepoli 11 mostro stupido e inefficiente che noi credevamo invincibile, con 1 suoi mille tentacoli che tutto opprimono, 11 nostro lavoro e le nostre richieste. Si tratta in fondo dell'uovo di Colombo, di un'idea tanto semplice e chissà perché mal attuata: una struttura all'Interno del Comune in grado di intervenire rapidamente per aiutare 11 cittadino di fronte alle ingiustizie e ai soprusi della burocrazia. Nlent'altro che questo: eppure Modena, appena annunciato 11 progetto, è stata subissata da richieste. Hanno già chiamato Ivrea, Bologna, Ravenna, Firenze, la Regione Veneto. Dopo 11 fallimento del difensore civico (poco tempo fa gli ombudsman riuniti a Milano hanno urlato al cielo la loro impotenza), In attesa di una grande riforma degli enti locali (da 22 anni sonnecchiano nei cassetti progetti di tutti 1 partiti), Modena propone una soluzione che arriva proprio dal cuore dell'amministrazione e della burocrazia, una quinta colonna dentro la cittadella degli infici per dare ragione, una volta tanto, ài poveri utenti. 'Aspettate a dar giudizi cattivi», implora Del Monte: • questa è una scommessa nella quale crediamo fortemente: n programma è stato studiato a lungo dà una Commissione coordinata da un comunista, l'assessore agli affari generali Giuliano Muzzioli, docente di economia politica, e da un liberale, 11 professor Gaetano Rossi. Pochi giorni fa, In Consiglio è stato approvato quasi all'unanimità. E' diviso in tre punti, n primo, per il controllo e la trasparenza, consente a tutti 1. cittadini di prendere vi¬ sione degli atti, delle delibera e di qualsiasi provvedimento del Comune, mediante semplice richiesta, il secondo prevede uffici d'Informazione computerizzati, linea telefonica spedale per utenti in difficoltà, tabelloni elettronici, «per spiegare alla gente — spiega Muzzioli — come funzionano i servigi, quali sono le pratiche da fare per determinate operazioni e di quali diritti si è titolari In certi frangenti: n terzo punto, quello più importante, prevede l'Istituzione di un .ufficio per l diritti del cittadino» con maggiori poteri di quanti ne abbia mai avuti 11 difensore civico. A governare quest'ufficio sarà il segretario generale del Comune, «una figura anomala, perché dipendente dello Stato e già per regolamento responsabile del buon funzionamento della macchina comunale: Aggiunge Muzzioli: 'Nei Paesi scandinavi la legge consente all'ombudsman di intervenire e cambiare la situazione quando lo ritiene opportuno. Qui in Italia, no. Manca la normativa, e c'è tutto l'appa¬ rato amministrativo da affrontare. Siamo preda di un sogno, hanno protestato a Milano. Ebbene, noi abbiamo dato per regolamento a questo ufficio pimi poteri: il segretario, se riterrà fondata la protesta, potrà correggere d'autorità il provvedimento sbagliato». Questo 6 11 programma, queste sono le parole. Poi ci sono i dubbi. «Modena si sta dando una vernice di efficienza: ma è solo immagine», accusano le minoranze. Chissà: certo è che un mese fa il Comune ha annunciato con grande clamore 11 premio della produttività per 1 suoi dipendenti e poi, alla resa del conti, chiunque può scoprire che si tratta più di un aumento di stipendio che di un vero e proprio premio: visto che su 1800 Impiegati ne hanno usufruito In mille, e ne sono rimasti esclusi solo quelli che avevano assenze superiori al 60 giorni Allora, ci furono le proteste della base e dei sindacati, il Comune — spiegano — fu costretto a gestire quel soldi in maniera diversa. E questa volta? Sarà capace un mono¬ colore comunista, si chiede il socialista Giulio Fiori, a far le pulci alla sua amministrazione? il liberale Gaetano Rossi, uno dei coordinatori della Commissione, dice di si: éAntri, in realtà questo progetto è stato possibile realizzarlo qui proprio perché c'è un apparato cosi forte che può concedersi qualche libertà». E poi, aggiunge Muzzioli, perché a Modena «te nuove domande dei cittadini sono cresciute più in fretta che altrove»: come a dire, c'è più sensibilità su certi problèmi Questa città, nel 1940, era al 46° posto nella classifica del reddito pro-capite. Da allora a oggi è cresciuta l'Italia — passata da una società semplice a una società complessa, alla seconda rivoluzione Industriale — ma è cresciuta ancora più in fretta Modena, diventata la città più ricca della Penisola. La burocrazia, invece, è rimasta la stessa, «con il suo marchio d'origine sabaudo-borbonico — sostiene l'eurodeputato psl Giorgio Ruffolo —: autoritarismo più inefficienza». Pierangelo Sapegno

Persone citate: Del Monte, Giorgio Ruffolo, Giuliano Muzzioli, Giulio Fiori, Muzzioli