«Tre agenti mi hanno violentata»

«Tre agenti mi hanno violentata» Padova, 3 anni fa denuncia d'una prostituta rimpatriata in Jugoslavia «Tre agenti mi hanno violentata» PADOVA — Un'altra storia di violenza in una caserma, la terza che viene alla luce In meno di un mese. In gennaio Hilary, la giovane inglese violentata da tre carabinieri, pochi giorni fa la confessione di un carabiniere della Valle Susa: «Con il brigadiere.abbiamo approfittato di una minorata psichica*. Ora sono tre agenti della polizia di Stato ad essere ■La- vittima..stavolta^ .una "prósfitiSa~Jugóslava, sofcTomuta, Novka Asseritevi. E' successo nell'84 e la notizia delle comunicazioni giudiziarie è di un mese fa, ma è filtrata dallo stretto riserbo di Palazzo di Giustizia solo ora. I tre poliziotti sotto accusa, Roberto Martello, Antonio Pallocca e Raffaele 81vieri, sono stati Interrogati e negano tutto. Ammettono di aver fermato la prostituta per accertamenti, ma respingono ogni accusa. La donna, secondo 1 tre poliziotti, ha solo cercato di vendicarsi per essere stata costretta a rimpatriare. Il giudice istruttore del tribunale di Padova, Giovanni Palombarini, ha comunque emesso le tre comunicazioni giudiziarie ipotizzando il reato di concorso in violenza carnale. Anche se 11 magistrato si è chiuso nel massimo riserbo e >fi4l}3&#k dichlaraz|qni>. -KJseWfoifca-stata cc«ìJvri£ostruita. -Nei marzo dì tre anni fa la giovane Novka si trovava a Padova, in compagnia di un amico, Mustafà Jemihayat. Una sera, verso la fine del mese, una volante ferma i due che si trovavano nel centro cittadino. Un controllo dei documenti, come spesso accade in casi analoghi e poi la donna è invitata a seguire gli agenti in questura. E proprio in questura, stando alla denuncia della giovane jugoslava, la donna sa¬ rebbe stata sottoposta ad una lunga serie di violenze. n giorno dopo la Assenijevl è stata rimpatriata con foglio di via, per violazione delle norme sul soggiorno degli stranieri in Italia. Cosi, dice ancora la denuncia della donna, 1 tre poliziotti erano convinti di «seppellire» il caso. Come avrebbe potuto una sordomuta denunciarli dalla Jugoslavia, chi le strada di casa, pur con tutte le difficoltà della sua menomazione, la giovane è riuscita a denunciare il fatto ad un'ispettrice di polizia. Accompagnata da un uomo che traduceva i suoi gesti, Novka avrebbe descritto con dovizia di particolari 1 locali della questura e denunciato le violenze subite. La questura, all'epoca, trasmise il rapporto della ispettrice padovana alla procura della Repubblica. Fu affidato nelle mani del sostituto procuratore Lorenzo Zen. Il cammino della burocrazia è lento e solo qualche settimana fa il fascicolo è stato ripreso dal giudice Palombarini, che l'ha inviato al dottor Zen. E proprio in questa fase, per tutelare 1 diritti della difesa, il giudice Palombarini ha emesso le tre comunicazioni giudiziarie nei confronti dei tre agenti di Ps. ^^fartello, Pallocca e Sivjeri ,§0110 già stati interrogati, alia presenza del loro avvocato Carlo Augenti. Da quanto si è appreso hanno respinto tutte le accuse, fornendo al magistrato alcune prove che testlmonierebbero sulla loro estraneità a quanto denunciato dalla giovane slava. L'inchiesta comunque continua, nonostante le difficoltà: pare Infatti impossibile poter mettere a confronto la parte lesa con i tre agenti. Al momento Novka non è rintracciabile in Jugoslavia, f. c.

Persone citate: Antonio Pallocca, Carlo Augenti, Giovanni Palombarini, Lorenzo Zen, Mustafà, Palombarini, Roberto Martello

Luoghi citati: Italia, Jugoslavia, Padova