Piga blocca la Borsa «lunga»

Piga blocca la Borsa «lunga» Mentre continua la fase di stallo (indice Comit -0,03%) Piga blocca la Borsa «lunga» L'esperimento avrebbe dovuto prendere il via lunedì prossimo - Il 17 convocati dalla Consob gli agenti di cambio - Il conflitto con le banche rischia di estendersi MILANO — Improvviso stop all'esperimenti di «Borsa lunga» proposto dagli agenti di cambio che doveva partire lunedi. La Consob l'ha deciso ieri sera (provvedimento temporaneo) e ha convocato per martedì il direttivo degli agenti. Motivo: «La necessita di considerare sul piano organizzativo le implicazioni che derivano dalla delibera». Ieri intanto la risposta premi si è conclusa senza problemi in Piazza Affari. Buona parte del materiale è stato abbandonato; l'Indice si è mantenuto in equilibrio (Comit a quota 692,76 con un calo dello 0,03%). L'attività, un po' più movimentata rispetto alle ultime riunioni, si è concentrata su pochi valori-guida, con spunti su alcuni titoli del gruppo Ferruzzi (Eridania e Silos rlsp.) ma il dopolistino è stato per tutti difficile (Montedison in particolare), BORSA LUNGA — La polemica era in corsa Michele Merinoia, direttore centrale della Popolare di Milano, presidente dell'Assobat (associazione operatori bancari In titoli), aveva già espresso le proprie riserve sull'iniziativa degli agenti: .L'idea della Bnl — aveva detto — è comunque netta direzione della trasparenza del mercato. Lo stesso non vale per l'allungamento della seduta quotidiana di Piazza Affari che rappresenta solo un esempio di ostruzionismo di tipo parlamentare^ In realta, i primi interrogativi circolavano già in mattinata in Piazza Affari. Si diceva: con l'allungamento delle sedute grazie alla concentrazione di tutti 1 titoli su una sola grida si rischia di avere la chiamata di valori di una certa consistenza (per esemplo gruppo Orlando. Assitalia e Unipol) solo nel tardo pomeriggio. Va rilevato, comunque, che la Bnl procede lungo la strada della continua (come la Slge per gli operatori stranieri) e che, in sede bancaria, i messaggi distensivi dell'Abl sono interpretati come una tregua a vantaggio di Piga e delle mediazioni Consob e non come un'apertura verso le posizioni degli agenti di cambio. ERRORI — La guerra fredda che sta congelando 11 listino di Milano rischia di invadere tutti 1 possibili campi di battaglia. Ieri si è diffusa la voce che alla scadenza di alcune sedute tecniche, dedicate alla spunta e alla corre^one degli errori, si dovrà far fronte a una massa incredibile di errori (almeno 5 mila) con gravi effetti sull'andamento operativo del mercato. E' probabile che, in questa voce, ci sia gran parte di verità. Ma si tratta di una confusione che ha origini lontane e continua da molti mesi. Banche, soprattutto, e agenti di cambio dovranno affrontare al più presto la soluzione di uno di quei nodi che sta determinando, con la complicità delle oscillazioni valutarie, un esagerato raffreddamento da parte degli operatori stranieri. ACQUA MARCIA — Di fronte a tante Iniziative strategiche passano in seconda fila le notizie dalle società. L'Acqua Marcia di Romagnoli chiuderà, comunque, 1 conti '86 con utili lordi superiori agli otto miliardi di lire (contro 1,7 miliardi dell'anno precedente). E' stato deliberato un maxi aumento di capitale da 48 a 192 miliardi, l'emissione di un prestito obbligazionario di 48 miliardi di lire, e approvata la fusione per incorporazione dell'Igim. EUROPROGRAMME — Va per le lunghe la cessione delle società del gruppo di Lugano alla Pacchetti di Renato Bocchi che attende, comunque, una risposta nei prossimi giorni. Tanta incertezza comincia però a suscitare diversi dubbi. Dal versante Sige giungono i primi dinieghi a far fronte al finanziamento di un'impresa cosi consistente. Dal quartier generale della Fincasa, però, si manifesta una certa tranquillità. I siluri non mancheranno lungo la strada della maggior operazione immobiliare Italiana. u. b Roma. Il presidente della Consob, Franco Piga

Persone citate: Franco Piga, Piga, Renato Bocchi, Romagnoli, Silos

Luoghi citati: Milano, Roma