Il dollaro torna sotto quota 1300

Il dollaro torna sotto quota 1300 La moneta Usa continua a calare (aiutata da un discorso di Baker) Il dollaro torna sotto quota 1300 Ma in serata a New York si è ripreso - Voci di trattative avviate tra i cinque Grandi per fissare delle «bande di riferimento» - Se il piano americano non subirà intoppi si andrà a un «vertice a sette» Un mondo di tassi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Washington — Senza volerlo, 11 ministro del Tesoro americano Baker ha ieri sferrato un altro colpo basso al dollaro proprio mentre accennava a rialzarsi dal capitombolo di lunedi. La moneta Usa, che si stava riprendendo grazie a una importante rivelazione del «Wall Street Journal» sulle consultazioni in corso nel Gruppo dei 5, 6 cosi scesa ulteriormente. Sulla piazza di New York, il dollaro è scivolato a 1280 lire, a 179,7 marchi e a 152,5 yen. Verso la chiusura si è però ripreso, grazie a una rilettura più attenta sia delle dichiarazioni di Baker e delle notizie del quotidiano. La differenza di fuso orarlo — 1 mercati aprono negli Stati Uniti mentre quelli europei chiudono — fa si che Milano, Francoforte e via di seguito vadano di solito al traino di New York. Lunedi in Europa il dollaro aveva chiuso al rialzo, sullo slancio della settimana precedente: l'America al contrarlo, traumatizzata da una nuova dichiarazione di Baker, aveva chiuso in drammatico ribasso, con un tonfo medio del dollaro del 4 per cento rispetto alle altre monete più forti, 11 più grave da un anno a questa parte. Ieri 1 mercati europei si sono doverosamente allineati a quelli statunitensi, tanto che il dollaro è caduto a meno di 1292 lire, una perdita di ben 30 punti, e a 181,66 marchi, una perdita di quasi S pfennig. A New York Invece l'apertura ha visto la moneta americana puntare verso l'alte, grazie alle rivelazioni del «Wall Street Journal». Ma a quel punto Baker ha compiuto un intervento maldestro. Testimoniando alla Camera, il ministro del Tesoro, pur ammettendo che il deprezzamento del dollaro è stato utile, ha Insistito che Giappone, Germania e altri Paesi devono espandersi molto di più. Probabilmente, la deposizione di Baker è stata interpretata male dal mercati. Il ministro è parso segnalare la sua soddisfazione per l'attuale livello della moneta Usa. I mercati hanno invece visto nelle sue parole una nuovo minaccia ai partners commerciali della superpotenza. Si è quindi registrato un altro calo del dollaro: In più, hanno subito una flessione le azioni in Borsa e 1 titoli di State e sono saliti leggermente i tassi d'interesse. Poche ore dopo, tuttavia, si è verificata la parziale ripresa della moneta Usa, che ha superato marginalmente 1 livelli europei.. A parere degli esperti, un riesame della testimonianza del ministro del Tesoro alla Camera e un'analisi più approfondita delle rivelazioni del «Wall ' Street Journal» dovrebbero bloccare la discesa del dollaro. Secondo l'autorevole quotidiano, portavoce della finanza Usa, il Gruppo dei Cinque infatti o per lo meno Stati- Uniti, Giappone e Germania non sono molto lontani da un accordo sull'adozione di un sistema simile a quello dello Sme, ma più elastico. Una riunione in merito dovrebbe svolgersi entro due mesi al massimo. Secondo il .Wall Street Journal» la situazione è questa. Da alcune settimane, il «Gruppo dei Cinque» discute in segreto una proposta di Baker per la stabilizzazione delle monete più forti. La condizione slne qua non perché la proposta venga realizzata è che europei e giapponesi accelerino la loro crescita economica. In cambio,* gli americani accetterebbero delle «bande di rife¬ rimento», ossia delle fasce di oscillazione dei cambi Per mantenere 1 cambi in queste fasce o bande i Cinque e forse anche 1 Sette Interverrebbero congiuntamente ogni qual volta necessario. Il quotidiano di Wall Street ha scritto che l'esistenza del plano è stata confermata dai più stretti collaboratori di Baker e che ha l'appoggio del Giappone e della maggioranza del Paesi della Cee, sebbene la Germania e la Francia oppongano resistenza. Se le trattative segrete in corso procedessero speditamente, la riunione del Gruppo dei Cinque avrebbe già luogo o il prossimo weekend o quello successivo a Parigi Se sorgessero intoppi, la riunione verrebbe Invece rinviata al comitato ad interim del Fondo Monetario a Washington al primi di aprile. A parere del giornale, 1 cambi sarebbero fissati al livello medio dell'ultimo anno, e quindi — sebbene non lo abbia scritto — intorno alle 1400 lire, ai 190 marchi e ai 160 yen, con un margine ampio di movimento. I Cinque o 1 Sette si impegnerebbero altresì a coordinare le loro politiche, per riequilibrare 1 deficit dei bilanci dello Stato e le bilance del pagamenti. Nella sua testimonianza alla Camera, Baker ha fatto delle previsioni cautamente ottimistiche sul disavanzo commerciale americano, che nell'86 ha sfiorato 1 170 miliardi di dollari, dicendo che scenderà di almeno 20 miliardi. Il ministro ha aggiunto che si ridurrà anche il passivo pubblico, e che si eviterà una guerra commerciale. Ma ha ribadito che bisognerà che 1 partner degli Stati Uniti incentivino la domanda interna: altrimenti, ci sarà più espansione da noi che da loro, ha ammonito, e si aggraveranno 1 problemi che rischiano di spingerci su una rotta di collisione, rtaq bui Ennio Garetto I Tassi ufficiali di sconto, In percentuale. 13 11,0 * Tasso d'intervento sul mercato monetario 8* _8

Persone citate: Baker, Ennio Garetto I