Shultz:no ai baratti con quegli animali

Shultz: m m baratti con quegli animali Shultz: m m baratti con quegli animali L'ambasciatore libanese: Reagan favorisce indirettamente i terroristi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — L'ambasciatore libanese negli Stati Uniti ha ieri accusato il governo Reagan di avere trasformato Beirut «in una miniera d'oro per i terroristi», con la sua politica di scambiare armi con ostaggi, o di pagare riscatti, e lo ha implorato di non compiere rappresaglie militari «eoe causerebbero solo vittime tra gli innocenti e gioverebbero al terrorismo». L'ambasciatore, Abdallah Bouhabib, ha altresì rimproverato alla superpotenza di aver contribuito ai problemi del Libano rifiutandosi di cercare una soluzione politica al confronto tra Israeliani e palestinesi: "Reagire al terrore senea andarne alla radici, come avete fatto voi — ha dichiarato — è stato un tragico errore». L'improvvisa uscita dell'ambasciatore, in apparente risposta a un duro discorso del segretario di Stato Shultz, la sera precedente, ha messo in luce la frattura creatasi tra gli Stati Uniti e i Paesi arabi non solo a causa di Israele, ma anche dell'7rangate. «GH ostaggi vengono presi perché con l'America il terrorismo paga», ha protestato Bouhabib, in una conferenza all'università della California meridionale, a Los Angeles. «La politica mediorientale americana è fallita perché consiste di espedienti antiterroristici, non risponde a un piano organico... i terroristi traggono incoraggiamento dalla condotta di Washington». L'ambasciatore ha esortato la superpotenza a una pausa di riflessione: «Occorre essere pazienti e lavorare per la pace», ha concluso. Dietro la presa di distanza del rappresentante libanese si nascondono due novità Importanti. La prima è il tentativo del presidente Gemayel, a Beirut, di riaprire un dialogo con il presidente siriano Assad, per riportare stabilità al Libano e assumere il controllo del gruppi terroristici. La seconda novità è la proposta di Shultz che Beirut venga isolata politicamente ed economicamente. In un'intervista alla televisione, domenica, 11 Segretario di Stato ha prospettato una specie di blocco o quarantena della capitale libanese, colpevolizzandone la popolazione per la piaga del terrorismo. La comunità ha detto, dovrebbe prendere misure; l'ordine pubblico è sua responsabilità L'intervento di Bouhabib è stato interpretato anche come un invito al governo Reagan ad adottare la tattica del silenzio, e quindi come una conferma che sono in corso del negoziati molto difficili sul rilascio degli ostaggi in Libano. Nel circoli diplomatici di Washington si dice apertamente che nonostante i suol dinieghi, Israele sta trattando come fece per l'aereo della Tuia dirottato a Beirut nel luglio dell'85, e con lo stesso leader di allora. Borri: in quella circostanza, gli israeliani liberarono centinaia di prigionieri palestinesi in cambio di quattro loro soldati e dei passeggeri, e nelle trattative fu coinvolto indirettamente anche il leader del parlamento iraniano, Rafsanjani. Il suo discorso, Shultz lo ha pronunciato poche ore dopo che 1 terroristi a Beirut avevano comunicato di non aver ucciso gli ostaggi. Il Segretario di Stato ha parlato a una riunione di reduci a Washington, sostenendo che •bisogna far pagare prezzi piit alti a quegli animali che sequestrano i nostri connazionali». »Non credo che la via giusta sia quella di andare in giro usando la forza — ha proseguito Shultz — ma i terroristi devono sapere che in certe situazioni la useremo, come è accaduto con la Libia». «Non dobbiamo pagare nessun riscatto», ha aggiunto il Segretario di Stato. •Quando un americano viene colpito, veniamo colpiti tutti. Dobbiamo pensare quale azione sarebbe la piit efficace». La dura denuncia di Shultz ha suscitato vasta eco a Beirut, ed è stata criticata in parte anche a Washington, dove qualcuno ritiene che abbia forse reso più precaria la situazione degli ostaggi. e. c.