Cory, la tregua è davvero finita

tory, la tregua è davvero finito NeUe FiHppine 18 morti iiytjue attacchi degli insorti comunisti tory, la tregua è davvero finito H Presidente rassicura una delegazione di militari: nel governo nessuno simpatizza per i ribelli - Ora punta sulla riforma agraria per isolare là guerrìglia MANILA—Meno di 48 ore dopo la scadenza della tregua durata 60 giorni, 1 guerriglieri comunisti hanno attaccato nel Nord e nel Sud delle Filippine. Nella provincia settentrionale di Nueva Ecija, i ribelli hanno fatto irruzione nella città di Lupao: i militari li hanno bloccati, un ufficiale, due civili e 11 attaccanti sono morti. A Papada, nella provincia di Davao del Sur, gli insorti hanno massacrato un capo villaggio e la sua famiglia, 4 persone. Ricevendo una delegazione di ufficiali (il 40% dei militari ha votato no al recente referendum sulla Costituzione), il presidente Cory Aquino ha assicurato che nel suo governo ••non esistono simpatizzanti» della guerriglia comunista. NOSTRO SERVIZIO MANILA — La riforma agraria filippina, che riguarda 9,7 milioni di ettari di terra, dovrebbe essere Vtarma migliore per contrastare i guerriglieri comunisti», ha dichiarato 11 ministro responsabile, Heherson Alvarez. Cory Aquino ha avviato il suo ambizioso progetto che prevede anche la ridistribuzione ai contadini dei terreni confiscati all'ex dittatore Marcos e ai suoi principali collaboratori. In totale, sono stati confiscati circa 50 mila ettari di terre, oltre alle proprietà di Eduardo «Dandy» Cojuangco, cugino primo dell'attuale capo dello Stato, attualmente in esilio e uno degli uomini d'affari più vicini a Marcos. Cory Aquino prevede che altri 300 mila ettari verranno donati volontariamente dai proprietari L'obiettivo finale dei quasi 10 milioni di ettari dovrebbe essere raggiunto nel 1992, ultimo anno del mandato del Presidente. I proprietari dei terreni contemplati dal piano di riforma verranno risarciti: il costo, calcolato in 30 miliardi di pesos (oltre duemila miliardi di lire), dovrebbe essere finanziato in parte dalla Banca Mondiale, In parte con il rimborso del crediti a lungo termine che in alcuni casi i contadini dovranno contrarre per ottenere la proprietà della terra. il plano prevede inoltre la partecipazione alle aziende agricole per 1 contadini che destineranno il 20% della superficie coltivata in proprio ai principali prodotti d'esportazione: cocco, zucchero, mais, riso, cacao, frutta. Heherson Alvàrez ha tenuto a precisare che -la riforma comprende anche la tenuta "Luisita"», di proprietà della famiglia Aquino (Cory ne possiede personalmente il 10% delle azioni) a Tarlac, circa 75 km a Nord della capitale: seimila ettari coltivati a canna da zucchero, con raffineria sul posto. Il ministro ha voluto sottolineare che il plano potrà si contribuire a diminuire la popola- rità del guerriglieri (i quali rivendicano anche la redistribuzione delle terre), ma che 'il Paese deve procedere con questa riforma che non costituisce soltanto un elemento della strategia anticomunista». I leader del maggior sindacato degli agricoltori, il Movimento Contadino delle Filippine, non sono ottimisti su questo progetto, che nei dettagli dovrà essere approvato dal Parlamento che verrà formato dopo le elezioni legislative dell'il maggio. I dirigenti sono andati l'altro giorno al palazzo Malacaftang, dove Cory Aquino ha consegnato loro il progetto. Per sollecitare la riforma, il mese scorso 10 mila contadini, tentarono di occupare il palazzo; la polizia e 1 marines spararono per disperderli, uccidendone quindici. Una Commissione sta indagando. Ramon Vilaró Copyright «El Pab» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Alvarez, Aquino, Cory Aquino, Tarlac

Luoghi citati: Filippine, Italia, Manila, Papada