Rapina-beffa per i superflic di Enrico Singer

Rapina-beffa per i superflic Marsiglia: i banditi fuggono per un tunnel abbandonando 23 ostaggi Rapina-beffa per i superflic DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARICI -, Undici óre e mezzo di paura per la vita di 23 persone prese in ostaggio da una banda di rapinatori In una banca di Marsiglia. Trattative, frenetiche, assedio delle «teste di cuoio» francesi arrivate in aereo da Parigi. POI una conclusione sorprendente: quando la polizia ha deciso l'assalto, 1 banditi erano già fuggiti attraverso 1 sotterranei del palazzo. Gli ostàggi — che erano stati chiusi a chiave in una stanza — sono stati liberati sani e salvi Ma alla soddisfazione per la loro sorte si intreccia l'imbarazzo per la beffa subita, i E la beffa era stata preparata da tempo e con cura, perché in uno scantinato della banca 6 stato poi scoperto un tunnel lungo 50 metri che i banditi avevano scavato in previsione del •colpo-. Nella galleria — col¬ legata alle fogne della città — c'era addirittura un pavimento di moquette e un sistema di telefoni. Un piano da super-professionisti, insomma, che sembra copiato da un film. Con 1 «sette uomini d'oro» che sono riusciti a sceppare portandosi via un cospicuo bottino (ancora non è stato accertato, ma dovrebbe essere di centinaia di milioni), mentre la polizia esitava a intervenire pe.1 non mettere in pericolo gli ostaggi. Tutto era cominciato pochi minuti dopo l'apertura della banca, alle 8,15: agli sportelli dell'agenzia numero 3 della Cassa di Risparmio c'erano 11 clienti, oltre ai 12 impiegati. I banditi sono entrati con le armi in pugno: il loro obiettivo era la sala delle cassette di sicurezza. Ma l'agente di guardia è riuscito a dare l'allarme. La polizia è arrivata con decine di auto, l'edificio è stato circondato, i primi tiratori scelti sono saliti sui tetti dei palazzi vicini, il boulevard Foch — una delle strade più frequentate di Marsiglia — è stato chiuso. Ma agli appelli lanciati dagli altoparlanti della polizia, la risposta è stata a colpi di pistola. Quella che sembrava una rapina fallita si era trasformata in un sequestro dagli sviluppi imprevedibili Un contatto telefonico con 11 capo della banda confermava 1 timori: per liberare gli ostaggi i banditi volevano 30 milioni di franchi (sei miliardi di lire), auto per la fuga e, naturalmente, l'assicurazione di potersi allontanare indisturbati Da Parigi veniva deciso l'invio degli uomini del Raid, il corpo d'assalto della polizia nazionale. A mezzogiorno, quattro ore dopo l'inizio dell'assedio, l'operazione passava nelle mani del commissario Broussard, il «/Zie» più famoso di Francia, l'uomo delle imprese impossibili e capo del Raid (la sigla significa «ricerca, assistenza, intervento, dissuasione»). Ma la trattativa con 1 banditi non faceva passi avanti L'unico sviluppo era la fuga, da .una porta posteriore dell'edificio, del portiere della banca. L'uomo dava alla polizia informazioni preziose su come entrare. Veniva preparato il plano per l'assalto, rinviato di ora in ora nella speranza di risolvere l'assedio con il negoziata Alle 19,20, quando ormai il capo della banda non rispondeva più alle telefonate della polizia, gli uomini del Raid scattavano. Ma negli uffici della Cassa di Risparmio erano rimasti soltanto gli ostaggi Enrico Singer

Persone citate: Broussard

Luoghi citati: Francia, Marsiglia, Parigi