Foraggere, linfa della zootecnia

Foraggere/ linfa della zootecnia Nella legge pluriennale trecento miliardi per incrementare jo sviluppo dei foraggi Foraggere/ linfa della zootecnia C'è una componente dell'attività zootecnica — quella alimentare — la cui importanza è tale da condizionarne l'esercizio e lo sviluppo, che spesso resta in ombra e talvolta sfugge ad una opportuna valutazione. Si parla di qualità dell'alimentazione soprattutto in relazione allo stato di salute degli animali, agli estri, ma a molti sfugge l'aspetto quantitativo, il peso che ha avuto e tuttora ha l'import di cereali non solo sulla bilancia commerciale, ma sui bilanci delle aziende'. L'esplosione avuta dalla coltivazione della soia, trae molti in inganno distorcendo il quadro generale. La produzione di mais, orzi é avena, che nel 1975 aveva raggiunto 75 milioni di quintali e nel 1980 80 milioni, nel 1985 è stata di 83 milioni. Quella delle altre foraggere, ottenuta da prati avvicendati (legumi¬ nose, ecc.) e da pascoli, che dal 1976 viene misurata in unità foraggere (1 Uf è uguale al valore di 1 chilo di orzo) che è stata nel 1976 di 21 milioni di unità, nel 1980 di 23 milioni, nel 1985 è stata appena di 19 milioni di unità. Il 1985 è stato un anno infausto per il freddo e la siccità, tati tavia l'andamento meteorologico non basta a giustificare il calo. Lasciamo il tema dei cereali per occuparci delle foraggere, quelle che la più facile produzione di U.F. conseguita con il mais ha messo in ombra, ma che restano la base, la via maestra della produzione perché forniscono all'animale non solo materia energetica di elevata qualità, ma anche il volume essenziale nell'alimentazione dei bovini, all'attività del rumine. Si pensi ai pascoli, al ruolo complementare che il loro manteni¬ mento assume anche negli equilibri idrogeologici e nella salvaguardia dell'ambiente. La legge 752 (8 novembre), la «pluriennale» per l'agricoltura, all'art, quarto, 2° capoverso, punti A, C e D consente di prevedere-azioni qualificanti per venire incontro al problema delle foraggere: Un problema essenzialmente legato alla ricerca di nuove essenze e di miglioramento ' di quelle impiegale oggi, per aumentare le rese, la precocità e la qualità del prodotto. Un problema, però, che si accompagna alla soluzione del tema della disponibilità di acqua irrigue, poiché la quantità produttiva ne è strettamente condizionata. La stessa meccanizzazione della lavorazione e sistemazione dei terreni, le semine, il taglio, il condizionamento e la raccolta fatte con macchine più idonee alle differenti condizioni dei terreni, possono contribuire a conseguire prodotti più appetiti e più ricchi. II .punto A del 2° capoverso dell'art. 4 della citata legge metterà a disposizione della ricerca 100 miliardi a partire dal 1987. Occorre che il capitolo delle foraggere, e di nuove varietà di cultivar, trovi la necessaria attenzione, nelle azioni di ricerca degli Istituti di ricerca e delle Università. lì punto C, dello stesso capoverso, prevede investimenti per oltre 100 miliardi finalizzati alla meccanizzazione. I risultati della produzione foraggera possono essere migliorati dall'immissione in esercizio di macchine in grado di facilitare il governo, il taglio, la raccolta e conservazione dei foraggi e di favorire uno «svecchiamento». Circa il «condizionamento» dei foraggi, sul campo e in azienda, vanno tenuti in con¬ to anche gli aiuti che la Cee .sotto forma di contributi, eroga a favore dei produttori. Il punto D, dello stesso capoverso dell'art 4, si occupa dell'irrigazione prevedendo interventi per 100 miliardi per completare opere di distribuzione e adduzione delle acque. Queste possibilità consentiranno di attuare concreti interventi per estendere le aree irrigue, assicurare l'acqua in quantità e nei tempi richiesti dai produttori agricoli. Fortunato Tirelli • U prof Luigi Castellani è stato nominato direttore dell'Istituto di Economia e politica agraria dell'Università di Torino, Istituto cui afferiscono tutte le discipline economiche della Facoltà di Agraria. Nato a Firenze, il prof. Castellani si è laureato in Agraria a Torino, dove ha percorso tutte le tappe della carriera universitaria. L'insilamento Idei foraggio, dopo il compattamento

Persone citate: Castellani, Luigi Castellani, Tirelli

Luoghi citati: Firenze, Torino