Barzizza, 10 a Morandi

Barzizza, 10 a Morandi Incontro con il direttore d'orchestra, 85 anni Barzizza, 10 a Morandi Rambaldi, inventore del Festival e del «Tenco»: «Mi dispiace che Baudo non abbia ricordato il suicidio del cantautore» SANREMO — n trentasettesimo festival sta per concludersi. L'Italia canora e teledipendente fa scommesse sul nome del vincitore. Chi taglierà per primo II filo di lana del traguardo del successo, Peppino Di Capri o Fausto Leali, Romina o Marcella, Morandi e company o Cutugno? Cosa pensano e chi pronosticano due «prandi vecchi' del Sanremo: Amilcare Rambaldi, •papa» della massima manifestatone canora mattonale, inventore del Premio Tenco, e Pippo Barzizza, uno dei più famosi direttori d'orchestra della Rai degli Anni 50? Entrambi vivono all'ombra del Casinò delta Riviera, entrambi hanno seguito il festival in casa, seduti davanti al televisore. Pippo Barztxza — A danni Morandi ha dato 10. «Tra i 24 big In gara —■ ha detto — è quello che mi ha convinto di più. Bravi anche Ruggeri e Tozzi, ma Gianni è un gradino più in alto. Secondo me rappresentano il tris -vincente.. La classifica di Barzizza mette nei primi cinque anche Toto Cutugno. Il voto è 9+. Fanno corona Garibaldi innamorato di Caputo (9), Fiorella Mannaia con Quello che le donne non dicono (8 con due+). Luca Barbarossa e Nino Bonocore. A Pippo Barzttza sono piaciute in modo particolare le cantoni di Peppino Di Capri (B sognatore; e di Al Bano e Romina Power (nostalgia canogttiV. «Non vincono — ha dei'o — ma tono pezzi melodici ben costruiti, senza data, che avrebbero potuto ben figurare anche in vecchie edizioni». £ del festival in generale cosa pensa? «Si tratta di un mega-Sanremo — ha concluso Barzizza —, grande, tecnologico, ma senza anima. Il sentimento, purtroppo, non abita più qui, Per me è un triste òegno del tempi». Amilcare Rambaldi — «Come sapete, nel 1949, appena finita la guerra, con il maestro Franco Alfano ed altri appassionati d'arte inventammo 11 festival. DI fatto decollò solo nel 1951 grazie ail'allora presidente del Casinò Pier Busseti. Quattordici anni fa, in memoria di Luigi Tenco, con altri amici diedi' vita alla Rassegna per creare uno spazio al cantautore. Tutte le volte che parlo di festival affiorano le mie due anime. Come sanremese non posso che plaudire alla manifestazione anche se dubito possa portare il dovuto ossigeno all'asfittica industria discografica. Come tenchlano invece mi metto le mani nel capelli». Perché? Cosa le ha dato plU fastidio? «Che Pippo Baudo, per esemplo, durante la prima serata della manifestazione non abbia trovato almeno 5 secondi per ricordare che 20 anni fa a Sanremo moriva Luigi Tenco. Quel colpo di pistola, ancora oggi a distanza di tanto tempo, rappresenta purtroppo la cattiva coscienza del festival. Amilcare Rambaldi ha segnato sul taccuino diverse canzoni del trentasettesimo festival. «Interessante la canzone Pigramente signora di Patty Pravo — dice —. In alcuni passaggi ricorda Branduardl ed il suo filone medievale. Brava la Mannoia. Una citazione merita il terzetto Morandi-Rugge riTozzi. I primi due lo scorso anno al Premio Teuco avevano cantato per la prima volta insieme. Al festival hanno fatto tris. Cutugno e bravo nei riproporre 1 soliti temi ruffianeschi. Quest'anno ha scomodato anche il filone della canzone politica». B Pippo Baudo? «Un grande professionista — Ite concluso Rambaldi — che non si può e non si deve discutere anche se non capisco perche voglia fare tutto lui. SI è anche assunto il compito di spiegare a milioni di tele6Dettatori come ài vota. Non èra meglio farlo fare ad una valletta?». Roberto Basso

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