Maccanico va a Mediobanca di Valeria Sacchi

Meccanico va a Medlobanca Ha accettato l'offerta di Prodi e delle tre banche Iri Meccanico va a Medlobanca Sarà un presidente con poteri di firma - Avrà il compito di assicurare stabilità all'istituto di via Filodrammatici, dopo due anni di roventi polemiche - D problema della privatizzazione MILANO — Antonio Meccanico ha sciolto la riserva, ed ha accettato la presidenza di Mediobanca che gli era stata offerta dalle tre Bin e dall'Iri: l'ora fatale, per chi ama il dettaglio, è scoccate giovedì alle 20,20. Prima di dire sì, il segretario generale del Quirinale aveva chiesto una serie di chiarimenti e, a quanto si dice, aveva voluto che alcuni punti fossero messi nero su bianco, probabilmente anche in seguito alla grande confusione che nelle ultime settimane si era creata intorno a Mediobanca e alla sua privatizzazione. Uno dei punti sul quali Maccanico ha voluto chiarezza riguardava proprio la privatizzazione dell'istituto, ossia la disponibilità da parte Iri a cedere parte dei suoi titoli, fino a scendere al 51% del capitale. Evidentemente le tre Bin hanno riconfermato che la strada è percorribile : toccherà ora a Maccanico studiare come e con quali partner portare avanti il discorso, ed è possibile che una delle vie d'uscita passi attraverso il coinvolgimento di altre banche d'affari o istituti finanziari esteri. Ma 11 punto più delicato riguardava 1 poteri dello stesso presidente. Fino ad oggi, infatti, la presidenza Mediobanca è sempre stata non operativa. Maccanico ha chiesto Invece di avere poteri e deleghe di firma. Egli potrà quindi esercitare il controllo sul bilancio e dire la sua nelle questioni impor- tanti dell'istituto. Anche questa questione è stata evidentemente risolta, e dunque Maccanico sarà un presidente operativo. Ora che ha accettato, Maccanico ha davanti a sé un lavoro non indifferente. All'Interno dovrà, tra l'altro, cercare con molto tatto di risolvere 11 delicato problema delle cariche. Secondo lo statuto, infatti, al posto di amministratore delegato (oggi occupato da Silvio Salteri) e di direttore generale (Giuseppe Maranghi) si può accedere solo per nomine interne. Si tratte di problemi non urgenti, dal momento che Salteri non scade che tra due anni, ma l'ostacolo potrebbe essere aggirato, ad esempio, con l'assunzione dall'esterno di un direttore centrale da poter poi far salire agli alti gradi. Inoltre, dopo la disdette del patto di' sindacato, il nuovo presidente dovrà gestire, d'accordo con le banche Iri, la presenza dei rappresentanti del privati all'interno del consiglio, man mano che i diversi consiglieri arriveranno a scadenza. Sul piano del portafoglio di Mediobanca, le due partecipazioni importanti oggi sono Generali e Montedison. il 6% della società chimica, tuttora detenuto dell'istituto a medio termine, è. infatti tornato ad essere quote strategica, alla luce del nuovo assetto proprietario e del delicati equilibri in Foro Bonaparte. Inutile spendere parole sulle Generali, la prima compagnia italiana, la cui stabilità è sempre state assicurata dal pieno accordo tra 1 principali azionisti: Mediobanca, Euralux, Comit, Banca d'Italia e Camillo De Benedetti. Sciolta la riserva, verranno subito attivate le procedure necessarie per accelerare l'arrivo di Maccanico a Mediobanca. Oltre a dimettersi dall'attuale carica di segretario generale del Quirinale, egli dovrà anche far conoscere la sua decisione al consiglio di Stato di cui è membro. Per quanto riguarda l'attuale presidente Antonio Monti, egli fin da principio aveva accettato la carica per «spirito di servizio», pronto a lasciarla appena fosse stata trovata una soluzione stabile. L'arrivo di Maccanico a Mediobanca chiude due anni difficili per l'istituto, non sul plano economico e operativa ma su quello dell'immagine esterna. Stretta tra polemiche di ogni genere, Mediobapca aveva finito perè^re^terrenfl^li scontro di politici,-gruppi economici e finanzieri d'assalto. A tutto questo il nuovo precidente può porre fine dal momento che arriva con la fiducia completa degli azionisti, dalle tre banche Iri fino al più piccolo d^.i privati. Senza contare che egli è stato anche l'« unico candidato» del presidente dell'Ili, Romano Prodi. - Valeria Sacchi Antonio Maccanico

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