Ultimo invito ai verdi

Ultimo invito ai verdi Zanoiie cerca di riportarli alla Conferenza energia Ultimo invito ai verdi Stamane vertice col ministro e i membri del comitato parlamentare - Gli ambientalisti hanno accettato rincontro ma si dicono scettici sulla possibilità di un accordo - Ancora accuse di «Italia Nostra» per alcune esclusioni ROMA — Stamane Zanone e i dodici del comitato che rappresenta il Parlamento tenteranno di convincere 1 Verdi a partecipare alla Conferenza sull'energia. Nel comitato parlamentare sono soprattutto socialisti, comunisti e socialdemocratici, In sintonia con Zanone, a voler cercare un compromesso che induca 'ili ambientalisti a recedere dalla preannunciata defezione. Ma gli spazi per un accordo sono esigui e 1 Verdi, pur accogliendo l'invito alla riunione odierna, confermano il loro scetticismo. Per Oscar Marami, ministro dei Rapporti con il Parlamento, è ancora possibile ritoccare l'impianto' della Conferenza, rivedendo 11 calendario dei lavori e inserendo nuovi invitati che esprimano le tesi dei Verdi: e questa In sostanza sembra essere la proposta che il comitato parlamentare rivolgerà oggi agli ambientalisti Nel comitato, il socialdemocratico Pagani invita a «/are il massimo sforzo, con sincerità e buona volontà, per accogliere ogni legittima richiesta degli ambientalisti'; per 11 socialista Roberto Cassola ancora esistono «te condizioni perché gli ambientalisti partecipino*; e si dichiara ottimista anche il comunista Andrea Margheri: che non ritiene ancora compromessa la Conferenza. Ma le reazioni del Verdi a queste dichiarazioni di disponibilità sono tutt'altro che concilianti: troppo tardi, dicono un po' tutti gli ambientalisti Mario Fazio, presidente di Italia Nostra, sottolinea che nell'elenco degli Invitati alla Conferenza sono clamorosamente assenti quegli autorevoli scienziati francesi e anglosassoni proposti al ministero dell'Industria molte settimane fa, e non comprende le resistenze a fermare la costruzione delle centrali nucleari fino ai referendum ('Anche se vincesse il si a\ nucleare — sostiene Fazio — si perderebbero due o tre mesi di la¬ voro, un'inezia se si pensa che occorrono 10-12 anni pe avere una ceni: ale operativa»). «In tonto tempo — conclude Fazio — non è cambiato niente*. .Non mi sembra ci sia alcun margine di mediazione', è la diagnosi pessimistica di Ermete Realacci, segretario della Lega per l'Ambiente. « Abbiamo fatto tre conferenze-stampa, due incontri con Zanone e due con Ammassori, il direttore generale dell'Industria, chiedendo sempre le stesse cose e ottenendo nulla: ora non vedo i tempi per recuperare una situazione cosi compromessa'. Liberali e democristiani replicano accusando 1 Verdi di -atteggiamento preconcetto' e citano a conferma la dichiarazione congiunta del tre presidenti della commissione tecnico-scientifica incaricata di formulare le relazioni introduttive: hanno garantito che tutto procede bene e nel rispetto delle tesi di ciascun commissario («/ tre saggi, per i quali ho il massimo rispetto, non sono esperti di energia: perciò quando chiediamo una Conferenza più pluralista noi ci battiamo nel loro interesse; replica Fazio). Le tematiche ambientaliste stanno dividendo anche il sindacato. La Cgil emiliana, insieme con la Lega Ambiente, accusa la Cgil nazionale e le altre due confederazioni di aver avallato la proroga che consente alla Fertlmont (gruppo Montedison) di scaricare in Adriatico 2500 tonnellate di fanghi al giorno. Fanghi che sono tra i primi imputati dell'eutrofizzazione dell'Adriatico, quel fenomeno per cui 11 mare si riempie di alghe, concimate dagli scarichi industriali e agricoli. Zanone, quando era ministro dell'Ambiente, si impegnò a -non rinnovare le autorizzazioni per lo scarico in mare dei fanghi. Ma il suo successore, De Lorenzo, secondo 1 Verdi avrebbe fatto proprio questo Impegno solo a parole, g. r.

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