«Non ricordo, ma quel giorno devo aver litigato con Blencio» di Ezio Mascarino

«Non merde, ma quel eterne deve aver litigato ten Bleniio» Fermato un barbone per il delitto di domenica alla Consolata i «Non merde, ma quel eterne deve aver litigato ten Bleniio» Si chiama Sandro Cernente, uno dei tanti clochards che la vittima assisteva - Nella sua borsa, un giaccone e un basco simili a quelli che, secondo i testimoni, indossava l'assassino Aiutare gli altri era occasione di gioia per Bartolomeo Blencio, 59 anni, custode della Consolata. Domenica è stato ucciso nella sacrestia del santuario da un barbone che assisteva da anni: Sandro Clemente, 36 anni, come casa una squallida soffitta di via Sant'Agostino 13, proprio dietro il tribunale. Lo hanno fermato gli agenti della Mobile la scorsa notte. Dice: «Non ricordo bene. Si, sono andato alla Consolata, ho visto Bartolomeo. Ma non so cosa è successo. Un litigio, forse. Non ricordo-. Domenica pomeriggio ha preso un treno, è andato a Milano. E' rientrato dal capoluogo lombardo lunedi sera, alle 20,30. In uno scompartimento ha incontrato Lia Varesio, fondatrice del gruppo «Bartolomeo e C», un'associazione che da anni aiuta i clochards. La donna aveva appena ritirato il «Premio della Notte di Natale» assegnatole come riconoscimento della sua attività assistenziale. Le aveva detto: -Ti devo parlare Lia, verrò da te domani-. A casa lo aspettavano gli agenti. Dice il capo della Mobile, Piero Sassi: -Dal primo momento abbiamo pensato che l'aggressore del sacrestano fosse un barbone. C'erano precise testimonianze in quel senso. Ma nessuno lo conosceva-. E' stato fatto un identikit: 45 anni, alto 1,60. magro, capelli castani, baffi e pizzetto, giaccone da montagna giallo, basco belge. Con quel ritratto gli agenti hanno bussato a tutti gli istituti che danno aiuto ai barboni, a tutte le mense dove quotidianamente si of- fre un piatto caldo a chi non ce l'ha. E qualcuno ha riconosciuto quel volto: «£' Sandro». Aggiunge il capo della sezione omicidi, Aldo Faraoni: -Un volto, un nome. A mezzanotte abbiamo identificato Clemente-. Chi è? -Uno di quei duemila poveretti che ogni giorno attraversano la città, da un capo all'altro, per trovare qualcosa da mangiare e una parola amica-. Un fascicolo alto ' una spanna: nel '68, minore, arrestato per furto, poi oltraggi, resistenza, lesioni, danneggiamenti. Il 16 settembre scorso un nuovo arresto, per lesioni: aggredì e feri in corso Regina Margherita un amico. Perché? -Non c'era motivo — dicono alla Mobile —. Un tipo difficile, a volte rissoso, certamente psicolabile-. E ricordano che, anni fa, è stato per qualche tempo in un manicomio giudiziario. Dall82 era «in carico» al Comune, ufficio «senza fissa dimora». Centoquarantaclnquemila lire al mese («/I minimo vitale-, come dicono gli atti burocratici), con le quali pagava la pigione della soffitta (40 mila lire), sotto i tetti ancora pieni di neve di un vecchio palazzo a tre plani, il cortile e le scale coperti di sporcizia. Chi lo conosce dice: «Fino a qualche, settimana fa aveva un'amica, poi lei lo ha lasciato. Una vita di sofferente-. Nella soffitta gli agenti hanno trovato il giaccone da montagna giallo e il basco beige che i testimoni gli avevano visto indosso domenica. Quando lo hanno fermato stringeva una borsa: -Non toccatela, ci sono cose mie-. Una vecchia borsa, dentro un paio di scarpe, ritagli di giornali, un pezzo di pane, una maglia e un paio di calze bucate: tutto il suo mondo. Ezio Mascarino o Sandrn Clemente ha ucciso in sacrestia Bartolomeo Blencio

Persone citate: Aldo Faraoni, Bartolomeo Blencio, Lia Varesio, Piero Sassi, Sandrn Clemente, Sandro Cernente, Sandro Clemente

Luoghi citati: Milano