Gli esposti dell '81-83 di Gianni Bisio

Gli esposti delT81-83 Subappalti, la Regione informò la procura Gli esposti delT81-83 L'assessore dell'epoca Bajardi (pei): «In 5 anni presentammo due volte una proposta di legge sui laboratori, fu bocciata dal governo» Alcuni esposti, per presunto -subappalto- delle prestazioni, partirono per la Procura della Repubblica dall'assessorato regionale alla Sanità all'inizio degli Anni Ottanta: «Non rammento i particolari, ma so che all'epoca qualche volta trasmettevo materiale alla magistratura», ricorda l'ex assessore Bajardi (pei). Bajardi, oggi consigliere comunale, si rammarica che, in cinque anni, una proposta di legge regionale che dettava norme sul funzionamento del laboratori, presentata due volte, sia stata sempre rinviata dal governo: i due ultimi articoli tendevano proprio alla trasparenza delle proprietà delle strutture esterne. In Regione c'è ancora traccia degli esposti fatti da Bajardi tra l'81 e l'83, dopo che erano giunte voci di -subappalto- delle prestazioni. E' il caso del Cmr (Centro medicina riabilita¬ tiva) e dell'Iman una segnalazione alla Procura fu fatta nel dicembre '81. Altra segnalazione, nel giugno '82, riguardava lo Studio medico Mirafiori e la società Terapia 2. Alle segnalazioni segui, nel settembre dello stesso anno, un provvedimento di chiusura, deliberato dalla giunta regionale anche con il parere dell'allora medico provinciale. Ma nel luglio '83 il Cmr riapriva, avendo presentato tutti i documenti in regola per riprendere l'attività in regime privatistico. E il 3 gennaio '84 la stessa cosa faceva lo Studio medico Mirafiori. In Regione negano che, dopo le denunce, -tutto sia continuato come se nulla fosse accaduto-. Ma confessano che molto non poteva cambiare (a parte i provvedimenti di chiusura, presto rientrati): -Perché — ammette un funzionario — i rapporti convenzionali sono ancora basati su una normativa nazionale dell'80 quanto mai lacunosa, terreno fertile per gli intrallazzi più diversi-. Ad esempio, non sono previste verifiche sull'assetto societario. Pasquale Valenti, dirigente della Regione ora implicato nell'inchiesta, poteva essere amministratore di ambulatori privati, all'insaputa di tutti. Solo il 21 gennaio scorso, la Gazzetta Ufficiale della Regione Piemonte ha pubblicato la nuova legge che prevede la trasparenza per le proprietà, ma unicamente per il settore cliniche private. Per le altre convenzioni vale ancora l'accordo dell'80, quando vi fu di fatto la proproga dei rapporti con gli enti mutualistici soppressi. E la vigilanza — estremamente difficile — è compito dell'Usi, non della Regione. Gianni Bisio

Persone citate: Bajardi