Beirut attende l' «ora X » di Mimmo Candito

Beirut attende lf «orci X » La Flotta Usa a poche miglia da una città in balia di se stessa Beirut attende lf «orci X » Fuori uso telefoni e telex - La Jihad ripete l'ultimatum: sabato i quattro ostaggi americani (già trasferiti) verranno uccisi se Israele non rilascia 400 detenuti - Bomba su un cargo di esplosivi, sfiorato il massacro DAL NOSTRO INVIATO nicosia — Beirut è isolata. E da Ieri notte una flotta americana Incrocia al largo della costa libanese. Completato rapidamente il trasferimento dalle basi spagnole, le unita ora sono in stato di «allerta rosso», solo un passo prima della battaglia vera. A bordo della portaerei Nimltz ci sono 1900 marines e trenta elicotteri Cobra, un'operazione di sbarco è possibile in qualsiasi momento. Ma dalle macerie della citta libanese la «Jihad Islamica per la Liberazione della Palestina» ha ripetuto il suo drammatico ultimatum: i prigionieri arabi tenuti dagli Israeliani debbono venire rilasciati entro sabato, altrimenti i quattro professori americani in ostaggio saranno giustiziati. Lo scenario di guerra è pronto: se Washington ci si lascia imprigionare, il Medio Oriente si riaccenderà di nuovi bagliori di tragedia. Beirut 6 isolata dalla notte di ieri. Troncate le linee telefoniche e telex, si riesce a udire la voce della citta solo dalle radio che continuano a trasmettere 1 loro messaggi di morte. Si spara a cannonate nel quartieri meridionali, verso la zona dei campi palestinesi. Oli sciiti di Amai e 1 fedayn di Bourj el-Brajneh continuano 1 loro combattimenti per un'egemonia della disperazione. Domenica notte tutto 11 porto avrebbe potuto saltare in aria: su un cargo egiziano che trasportava glicerina e acido nitrico terroristi rimasti ignoti avevano piazzato tre bombe. Ieri si è saputo che una sola è deflagrata, fortunatamente senza Intaccare il carico di esplosivo. Una radio araba ha trasmesso in serata la notizia che, in una pausa della battaglia, un gruppo di donne con lo chador in testa aveva formato un piccolo corteo senza speranza al grido di «basto con la guerra, basto con l sequestri, vogliamo vìvere». E' durato meno di un'ora, nell'ultima luce del pomeriggio di Beirut Poi il cannone ha continuato la sua storia. Mentre tutto si. prepara per la guerra, mentre la portaerei Kennedy con altre cinque navi d'appoggio naviga a mezra giornata da qui, Washington /a sapere che per il r'.omer.to sono escluse azioni militavi Ma non tranquillizza ncbsuno. La Siria accusa Heagan di preparare l'invasione del Libano, Cipro' ha paura e si tira indietro. Qui a Nicosia il governo dell'isola ha diffidato formalmente americani e inglesi dall'uso delle basi cipriote per «Qualsiasi operazione bellica sulla costa araba». Se un appoggio era stato fornito tre anni fa al marines, precisa il governo di qui, quella concessione teneva conto delle motivazioni di pace che erano alla base della presenza americana In Libano. Oggi ogni illusione si 6 ormai consumata, e di pace in Libano non sa più parlare nessuno. La sfilata delle cannoniere americane fa piti aspra la tensione del mondo arabo, e tiene Beirut sotto la minaccia di un intervento possibile in qualsiasi minuto! Un cordone di Isolamento stretto dalle navi attorno al Libano può essere un'altra delle Ipotesi valutate dal Dipartimento di Stato e dal Pentagono. Ma l'una e l'altra alternativa paiono qui di scarsa Incidenza sull'ultimatum della Jihad, che fa sapere di non temere nemmeno un'ipotesi di bombardamento da parte degli Fili perché 'ha già provveduto a spostare le proprie basi e gli ostaggi americani in una zona che gli aerei non conoscono'. Dopo che Waite è sparito, alcuni buoni conoscitori delle tecniche spionistiche e degli umori del fanatismo islamico hanno fatto sapere qui, velatamente, che il mediatore era usato forse per far scoprire le basi della Jihad e il luogo in cui sono tenuti prigionieri . gli ostaggi. Avrebbe avuto addosso un sofisticato apparecchletto elettronico'che ne svelava l movimenti, 11 percorso, 1 contatti, forse anche 1 dialoghi della sua missione. E per questo ora è -arrestato, non rapito». Ma a parte 1 dubbi e le in¬ certezze sulla sorte personale di Wuìte — che ieri è stato proposto da alcuni parlamentari inglesi per il Nobel della Pace — l'esposizione di muscoli che la flotta americana sta praticando ora -di fronte alla costa libanese non riesce a nascondere che si sta tentando anche una soluzione diplomatica. Porse persino con qualche possibilità reale di successo. Dopo le dichiarazioni dell'altro Ieri a Gerusalemme, secondo cui i prigionieri arabi dei quali si chiede la liberazione non sono a Tel Aviv ma nelle mani del generale Lahad, comandante del cosiddetto Esercito del Sud Libano, ora lo stesso Lahad ha fatto sapere che quel prigionieri potrebbero essere scambiati con gli uomini delle sue milizie catturati dagli sciiti. Ripetendo un sotterfugio politico che Israele usò già nell'85 per consentire il rilascio dell'aereo Twa sequestrato dai palestinesi, anche questa volta si potrebbe scaricare la responsabilità ufficiale di una decisione sii Lahad. Mimmo Candito

Persone citate: Kennedy, Lahad, Waite