Mancini, chi istiga paga
Mancini, chi istiga pqga Tre turni al doriano, uno a Maradona e Vierchowod per le frasi anti-arbitri Mancini, chi istiga pqga Dure sanzioni della Disciplinare: evitato così un possibile sciopero dei direttori di gara - Deferito il vicepresidente del Brescia NOLANO — Pesanti sanzioni sono state adottate ieri dalla Disciplinare nel confronti del giocatori Mancini, Maradona e Vierchowod, deferiti per violazione dell'articolo uno del regolamento. Roberto Mancini, attaccante della Sampdoria, è stato infatti sospeso per tre turni, mentre il suo compagno di squadra, Pietro Vierchowod, dovrà saltare un turno. Un turno è stato inflitto anche al napoletano Maradona. Un dura punizione che è anche il riflesso della ferma presa di posizione del vertice arbitrale che aveva addirittura ventilato la possibilità di uno sciopero. E' la prima volta che giocatori vengono squalificati a causa delle loro dichiarazioni. Se la sono invece cavata con una ammenda il doriano Salsano (due milioni), 11 veronese Volpati (un milione e mezzo) e Pecci del Bologna (un milione). Prosciolti da ogni addebito il presidente del Napoli Feriamo e la sua società, cosi come la Sampdoria e il Bologna. Inibito per 15 giorni 11 presidente del Bari Vincenzo Matarrese e multata la società pugliese di tre milioni. A nulla, quindi, è valso 11 viaggio compiuto ieri mattina a Milano dal tre sampdorianl che si sono presentati davanti alla Disciplinare composta dal presidente D'Alessio e dai commissari Artico, Ferrini e Levrero, In rappresentanza degli arbitri, per cercare di attenuare le loro responsabilità. Mancini, accusato di aver affermato dopo Atalanta-Sampdoria del 18 gennaio scorso che «f tifosi, invece di picchiarsi tra di loro sugli spalti, dovrebbero picchiare gli arbitri; ha cercato di sminuire la portata delle sue dichiarazioni: «Ho parlato a caldo, appena terminata la partita, in un momento di particolare aiteragione, e mi sono subito scusato e pentito*. I suol due compagni hanno invece contestato le dichiarazioni riportate dalla stampa precisando che erano state molto più generiche. *Non ho mai detto che l'arbitro Boschi voleva far vincere l'Atalanta — ha precisato Vierchowod —. Il direttore di gara non l'ho mai nominato. Ho solo affermato che la squadra bergamasca doveva vincere: Assenti Maradona e Pecci che si sono fatti rappresentare dal loro avvocati. La decisione della Disciplinare, che ha motivato la pesante squalifica di Mancini sostenendo che il giocatore non solo ha rivolto epiteti offensivi all'arbitro ma ha rilasciato dichiarazioni tali «da generare il pericolo di gravi turbative dell'ordine pubblico*, è stata subito impugnata dai difensori che hanno già preannunciato 11 ricorso. Il legale dei sampdorianl, avvocato Gianluigi Salvini, sostiene infatti che per questi reati, commessi direttamente dai giocatori, non è giusto danneggiare tutta la squadra e di riflesso la società privandoli di un giocatore per un certo periodo di tempo. •Secondo me — ha spiegato — bisogna multare il diretto responsabile infliggendogli una sanzione pecuniaria proporzionata ai suoi guadagni*. •Abbiamo notato — ha aggiunto l'avvocato Mario Mlgnone, difensore di Maradona e del Napoli — che negli ambienti federali c'è una nuova tendenza che vuole difendere ad ogni costo la categoria arbitrale nei confronti dei giocatori e della società. Cosi si spiegano i pesanti provvedimenti*. il Napoli ovviamente farà ricorso. Ferlaino, Marino, Bianchi e Maradona non hanno voluto commentare la sentenza. Se la società ha scelto la linea del silenzio, forse per evitare di essere poi accusata di vittimismo, i tifosi hanno subito protestato. «Una sentenza precostituita — è stato affermato senza mezzi termini — perché hanno voluto accomunare le dichiarazioni di Maradona con quelle di Mancini? Troppe volte in questi ultimi giorni le frasi dei due giocatori sono state accostate, quasi come già si lasciasse presupporre una simile decisione*. Anche la Sampdoria non ha fatto commenti: il presidente Mantovani ha comunque affermato che la società presenterà ricorso alla Caf, che dovrebbe esaminarlo venerdì prossimo. Nino Sorniani
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