La Chiesa e i rischi d'una «Cernobil morale» di Marco Tosatti

La Chiesa e i rischi d'una «Cemobil morale» La Chiesa e i rischi d'una «Cemobil morale» largamente condivisa in Vaticano — questo slogan •indica una falsa alternativa. Vi è una terza via, quella dell'autodisciplina e del rispetto del prossimo anche nel campo della sessualità'. L'intervento del cardinale è stato, finora, quello più esplicito da parte di un alto e prestigioso esponente della Chiesa. Nei documenti ufficiali l'Aids non è stato citato, se non indirettamente in un testo che ha provocato reazioni controverse: la'«Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla, cura pastorale delle persone omosessuali», preparata dalla Congregazione per la dottrina della fede (l'ex Sant'Uffizio). Il testo, a pag. 8 dell'edizione in lingua italiana, afferma: 'Benché la pratica dell'omosessualità stia minacciando seriamente la vita e il benessere di un gran numero di persone, i fautori di quesia tendenza non desistono dalla loro azione e rifiutano di prendere in considerazione le proporzioni del rischio, che vi è implicato'. L'accenno è probabilmente all'Aids, e la tendenza a cui si fa riferimento è quella di far accettare alla Chiesa la tesi secondo cui •l'omosessualità è almeno una realtà praticamente innocua: L'Aids è stato collegato finora — e l'accenno del documento appena citato ne è una conferma — a due aree sociali delicate: quella dell'omosessualità, e della droga. Tanto è bastato per far si che l'approccio della Chiesa, da un punto di vista teorico fosse quello che si è detto. Ma è una situazione che sta assumendo altri aspetti, in particolare negli Stati Uniti, il primo Paese dove il problema Aids è diventato un problema nazionale. •L'Aids è una malattia umana, e non specificamente omosessuale', ha detto, citato dall'agenzia Adista, il card. Joseph Bernardin, arcivescovo di Chicago, e ha esortato i fedeli «a un confronto coraggioso e pieno di comprensione verso le sofferenze e la morte che l'Aids sta portando nel nostro mondo». Sono dodici, finora, i casi di Aids accertati fra religiosi e preti statunitensi, mentre almeno altrettanti casi sono rimasti finora nascosti Questo è il risultato di un'indagine del National Catholic Reporter, che cita anche il direttore del comitato di Azione Aids del Massachusetts, Larry Kessler. «/n effetti osservo un massiccio rifiuto dentro la Chiesa a parlare di questo. Ci sono molti preti omosessuali, e una larga percentuale di loro sono sessualmente attivi, o lo sono stati almeno una volta'. Di fronte ai casi di Aids, da vescovi e comunità religiose è stata finora osservata la regola del silenzio. Ma un benedettino che sta morendo di Aids, Mario CITTA' DEL VATICANO — «Uno CernobU morale' : questo il giudizio, duro, definitivo, col quale un cardinale di grande prestigio, George Basii Hume, arcivescovo di Westminster, e primate cattolico d'Inghilterra, ha definito le conseguenze della malattia che sta contagiando anche, e forse soprattutto, di paura, il nostro mondo. La dichiarazione di Hume, Immediatamente rilanciata dalla Radio vaticana, sintetizza l'atteggiamento prevalente nei confronti del fenomeno Aids nel mondo cattolico, almeno da un punto di vista teorico. Sul piano della risposta pratica e pastorale l'approccio è diverso. •Come CernobU ha costretto l'umanità.a riflettere sul proprio rapporto con il progresso tecnologico, cosi l'Aids rimette in questione i rapporti degli uomini fra di loro, e in particolare le relazioni personali', aveva detto il porporato. E' da sottolineare che Hume parlava nel pieno della campagna da venti milioni di sterline promossa dal governo di Londra, qualche mese fa, per propagandare l'uso dei profilattici allo scopo di diminuire la diffusione dell'Aids. «O anticoncezionali o Aids', era lo slogan. Per 11 primate d'Inghilterra — e la sua opinione è Rivendo, ha raccontato la sua storia a una televisione privata di Washington, e ha provocato grande emozione nel pubblico, specialmente cattolico. 'Voglio diventare un caso pubblico perché non penso che la Chiesa stia trattando il problema con realismo. Si deve sapere che i religiosi non sono immuni da questo virus: Alcune diocesi si sono mobilitate, hanno organizzato raduni per discutere del problema. Fra le più colpite ci sono New York, Los Angeles e San Francisco. Molto attivo il vescovo di quest'ultima, John Quinn, che ha celebrato liturgie assistito da malati di Aids e ha finanziato opere di assistenza, di educazione e di informazione. E a un incontro diocesano sul tema, il vescovo di Sacramento (California), Francis Quinn, ha ricordato che «te più dure parole di Gesù furono riservate a quelle persone che si autogiustificavano nel condannare o escludere gli altri: Nella messa seguita al raduno mons. Quinn ha dato l'olio santo a un malato di Aids, chiedendo di essere unto egli stesso. Ma c'è anche chi denuncia che in altre diocesi (Philadelphia) se un malato di Aids vuole l'estrema unzione deve rivolgersi a sacerdoti di diocesi diverse. Marco Tosatti

Persone citate: Francis Quinn, George Basii Hume, John Quinn, Joseph Bernardin, Larry Kessler, Mario Citta', Quinn