Linee ferroviarie finiscono in «tilt »

Linee ferroviarie finiscono in «tilt » Linee ferroviarie finiscono in «tilt » Santhià: passeggeri al SANTHLV — (a. ru.) La neve ed il gelo nella notte sulla domenica hanno causato anche difficoltà e danni alla circolazione ferroviaria. Nel tratto compreso tra le stazioni di Santhià e di San Germano si è verificata la caduta di una linea elettrica di alimentazione che ha interessato i binari pari, così che tutto il traffico ferroviario sulla Torino-Milano è stato paralizzato e deviato sul binario dispari costretto ad assorbire Unterò movimento. Tutti i convogli hanno accumulato ritardi fino a tre ore, mentre squadre di tecnici delle ferrovie, accorsi in forze sul posto, hanno lavorato febbrilmente per tutto il giorno e per gran parte della lotte per riportare il traffico alla normalità. Un convoglio locale, con a bordo almeno 250 passeggeri, è rimasto bloccato sui binari in aperta campagna ed al freddo fino a che non è intervenuto una sorta di convoglio-navetta che ha trasbordato tutti i passeggeri e personale viaggiante sino alla stazione di Santhià. freddo in campagna • PIACENZA — La caduta della linea aerea, provocata a da un guasto tecnico e dalla neve, ha causato l'interruzione parziale delle linee ferroviarie Bologna-Milano e Piacenza-Voghera, alle porte di Piacenza. L'incidente è avvenuto alle quattro di ieri mattina e i lavori per il ripristino sono terminati verso le 10J30. Alcuni convogli sono stati instradati via Verona e altri via Padova. Alla Stazione Centrale di Bologna i treni provenienti da Piacenza sono giunti con ritardi variabili tra i 40 minuti e tre ore. • COSENZA — Dalle 17 di ieri è stato interrotto a traffico sul binario pari della linea ferroviaria tirrenica (la Battipaglia-Reggio Calabria), sulla tratta Fuscaldo-Guardia Piemontese. Oltre 700 metri di binario sono minacciati dai marosi, che hanno già divelto un palo della linea aerea. Per effetto dell'interruzione, si sono registrati pesanti ritardi (nell'ordine delle tre ore) per i convogli in transito, soprattutto per quelli che provenivano dal Nord.