Diaz e Antognoni, colpi do ko

La Fiorentina con un gran primo tempo infligge la prima sconfitta al Napoli La Fiorentina con un gran primo tempo infligge la prima sconfitta al Napoli Diaz e Antognòni, colpi do ko Firenze. Un'azione di Diaz contrastato da Ferrano: la rete dell'argentino ha dato slancio ai viola Tardiva reazione deisolito Maradona - Go Fiorentina-Na FIORENTINA (ali. Bersellini): Lancinoci 8; Contratto S, Carobbi 6; Gentile 7, Pin 5, Galblati 6; Orlali 7,5, Battlstini 6, Diaz 7,5 (86' Monelli 7). Antognòni 8, DI Chiara 7 (76* Onorati s.v.). 'a NAPOLI (ali. Bianchi): Garella 5,5; Bruscolottt 5, Ferrara 6,5; Bagni 5, Ferrarlo 4 (72' Volpecina s.v.), Benlca 6; Caffaretli 5, Sola 5 (36* Carnevale 6), Giordano 5, Maradona 7,5, Romano 7. Arbitro: Lanese 4. Reti: 7' Diaz, 24' Antognòni, 50' Maradona, 90' Monelli. Ammoniti: 27' Orlali, Bagni, 28' Renica, 38* Galblati, 71' Giordano, 88' Monelli. dal nostro inviato G FIRENZE — Il Napoli perde a Firenze l'imbattibilità, con pieno demerito e con incapacita totale ad accettare il verdetto del campo. I limiti della squadra possono essere proprio di ordine psicologico, nel vittimismo ad oltranza, nella convinzione paleo-meridionalista del complotto nordico ai danni di chi detiene il sole in cielo. n Napoli ha giocato un buon secondo tempo, la Fiorentina un miglior primo, e l'uno a due maturato nel corso di ottantanove minuti dava l'esatta misura del bilancio chiuso col minimo scarto. Il gol finale di Monelli con un perfetto, calibrato tiro da sessanta metri è una i partenopei, che acGol finale di Monelli poli 3-1 GIORGIO VIGLINO bella pennellata, ma ha profumo di irrisione pura. La sconfitta non deve essere tragedia per il Napoli, ma un buon richiamo alla realtà. Verosimilmente lo scudetto d'inverno sarà degli azzurri, ma questo brusco stop, insieme con qualche precedente prova non esaltante confortata dal risultato positivo, deve invece far riflettere sull'esito della corsa vera. Qualche errore è stato fatto in campo, ma una volta di più il •Nobel» per la scienza calcistica va ad Ottavio Bianchi, che qualcuno ha voluto paragonare a John Watson, «un tassista alla guida della Me Laren». . Nel Napoli capolista ci vor¬ accorciano le distanze nella ripresa con il da 60 metri - Le responsabilità di Bianchi rebbe se non coraggio almeno coerenza di idee. In assenza di De Napoli squalificato. Bagni avrebbe dovuto avere gli spazi di un tempo per proiettarsi in attacco, e invece è stato bloccato da Sola, piazzato con i limiti che ha nel ruolo assolutamente inadatto di centrocampista avanzato. Contro una punta sola non c'era logica nell'allineare Bruscolotti. Ferrarlo e Ferrara, mentre sarebbe stato ben utile Volpecina che è uno dei buoni marcatori di fascia. Piazzando Ferrarlo su Diaz, Bianchi ha esaltato le qualità del centravanti argentino che ha giocato una mezz'ora da dieci in pagella, punteggio ridimensionato dal successivo controllo di Ciro Ferrara, giovane azzurro di qualità assolute. Subiti due gol, Bianchi ha provato a cambiare, ma senza coraggio. Ha mandato in campo un uomo solo e non ha tolto Ferrarlo, il peggiore fra i tre marcatori, ma Sola avvicendato con Carnevale. E' finito Ferrario -a fare i traversoni dalla bandierina ma con esito precario e l'ingresso di Volpecina, a poco più di un quarto d'ora dalla fine, non ha più sortito risultato per 11 sopravvenuto esaurimento dei compagni. Recrimina 11 tecnico sulle molte palle-gol mancate. Le occasioni migliori sono state per Maradona, e 11 fuoriclasse le ha cavate fuori dal proprio cilindro di mago del pallone, sparando a bersaglio da posizioni impossibili. Poi sempre Maradona ha lanciato ora uno ora l'altro, dando a Giordano la palla del possibile pareggio (79') finita sulla traversa piena. Errori? E quali? O si può recriminare sulla bravura di Landucci, poi-Merino ventitreenne dall'avvenire luminoso? Dalla panchina si sbaglia ma si può anche vincere, ed Eugenio Bersellini, tanto contestato, ha mantenuto fede a se stesso escludendo i giovani e lasciando campo libero agli esperti ma non anziani, Antognòni, Oriali e Gentile, non casualmente i migliori in campo. Il capitano, ancora un volta rinato sui suoi malanni, è stato il perno della manovra, coperto alle spalle da Oriali, onnipresente i nell'interdizione avanzata, ma capace anche di appoggiare la ripresa offensiva. Gentile ha giocato avanzato finché è rimasto in campo Sola poi ha marcato con assiduità Carnevale, l'uomo più pericoloso dell'attacco napoletano. Da Gentile è partita l'azione del primo gol viola (7'). Palla ad Antognòni per la testa di Battlstini, deviazione napoletana e assist per Diaz: controllo con arretramento del corpo e sinistro piazzato sul palo opposto a tagliar fuori Garella in uscita. Da Battlstini interditore su Bagni (quante isterie del napoletano) è venuto il pallone, ..per^ la seconda .rete. Lancio per Diaz (23'j,'Ferra-, rio scartato e Renica a falciare. Lanese, successivamente pessimo In ogni valutazione, assegnava una punizione dal limite. Grande manfrina napoletana che portava a perdere un minuto intero, poi mentre Maradona transitava irregolarmente davanti alla propria barriera, Antognòni faceva partire una bomba che si infilava in rete. il mutamento tattico di cui sopra non bastava a dar corpo agli attacchi napoletani che pure erano in qualche modo' veementi e continui. Landucci guadagnava qui 1 gradi di campìoncino, e i viola mettevano una buona ipoteca sul successo finale reggendo fino al termine del tempo. Nella ripresa (50') quasi a freddo il gol di Maradona, Ferrara finiva tutto solo sulla sinistra, centrava In piena libertà, e Diego anticipava Pin, marcatore occasionale, per appoggiare di piatto. Poteva essere l'inizio del recupero, ma avrebbe dovuto esserci un mutamento di struttura, che Bianchi osava soltanto più tardi, troppo tardi. E al 90', con i viola proprio in affanno, Carobbi liberava in scivolata verso Monelli, entrato da un paio di minuti e già con un'ammonizione al passivo. Lo spilungone dava un'occhiata a Garella, venuto in vacanza a tre quarti campo e faceva partire un tiracelo ben calibrato da sessanta metri: rimbalzo sul dischetto del rigore, poi la palla ruzzola in rete. Un mago aveva predetto risultato e punteggio: che sia veramente jellato questo Napoli? Tutti i numeri del campionato - '.:.!!■ !. ni ' • ,!i' ii ' 'iii ; Li ■ .i ■ : •■il '|Hi 'I!Ìi -,: :! :' i i' ! ■'. 'I i' '■'! ' > 1 '!!ì!! !:! del camp- '.:.!!■ !. ni ' • ,!i' ii ' 'iii ; Li ■ .i ■ : •■il '|Hi 'I!Ìi -,: :! . :' i i' ! ■'. 'I i' '■'! ' > 1 '!!ì!!. !:!!!! a cura di BRUNO COLOMBERO C'è ressa per II titolo d'Inverno Inter e Napoli, e potenzialmente Milan e Juventus, negli ultimi 90 minuti si contenderanno il titolo di campione d'inverno. Titolo del tutto platonico che tuttavia negli ultimi 19 anni (a partire dal 1967'68, da quando cioè il campionato si disputa sulle 30 giornate) è andato per 14 volte alla squadra prima anche In estate. Da segnalare che In due sole occasioni a metà stra¬ da il vertice viso da due 1972-73 Juvee nel 1976-'77ventus). La avviato il giral comando dni ben 8 vodal Milan (4)Roma (2) e dno, Inter, Fiorona (1). Pescudetto di rappresenterun'autenticaMonelli emulo di Beccatiti! e Ferrari da il vertice è stato condiviso da due squadre (nel 1972-73 Juventus e Milan e nel 1976-'77 Torino e Juventus). La Juventus ha avviato il girone di ritorno al comando delle operazioni ben 8 volte, è seguita dal Milan (4), da Cagliari e Roma (2) e da Lazio, Torino, Inter, Fiorentina e Verona (1). Per 11 Napoli lo scudetto di metà strada rappresenterebbe quindi un'autentica novità. Firenze. L'esultanza dei viola dopo i! gol di Monelli Un gol decisamente insolito a Firenze. Nelle battute conclusive il viola Monelli ha infilato da almeno 60 metri Garella uscitogli incontro fin dentro il cerchio del centro campo. Non è la prima volta che il campionato fa registrare gol messi a segno con tiri scagliati ancor prima della linea di metà campo. Il 22 settembre 1957 andò a bersaglio il genoano Beccatini a Torino ai danni dello juventino Mattrel e il 21 dicembre X969 analogo caso si verificò all'Olimpico in Roma-Palermo. Un alleggerimento da 60 metri del rosanero Ferrari (attuale allenatore della Triestina) sospinto dal vento superò Ginulfi colto fuori dai pali. Il portiere romanista in un disperato tentativo di recupero riuscì a respingere la palla proprio svila linea di porta ma l'arbitro-decretòÙgol. r- . Il Napoli battuto dopo 9 mesi Il Napoli dopo 9 mesi e 17 partite utili è andato kappaò. La squadra di Bianchi in campionato non perdeva dal 23 marzo 1986, giorno in cui aveva ceduto in Friuli all'Udinese. Nella parte conclusiva del torneo scoreo, Maradona e compagni avevano messo insieme 4 vittorie alle quato 7 suCon ladegli azdre hanuna scopositivadell'Intemente l'EmpolinaugurManfredonia ancora gol; sono 4 alle quali avevano aggiunto 7 successi e 6 pareggi Con la battuta d'arresto degli azzurri tutte le squadre hanno subito almeno una sconfitta; ora la serie positiva più consistente è dell'Inter che ha unicamente perso — contro l'Empoli — nel turno inaugurale. Nella Juventus segnano tutti. 120 gol che rappresentano il bottino bianconero (record alla pari con il Napoli) è infatti ripartito fra 11 giocatori. Manfredonia però segna più dei compagni e con la prodezza che ha permesso ai bianconeri di.riequilibrare le sorti della gara con il Verona ha portato il suo bottino a quota 4 (è il suo tetto, 4 reti aveva ottenuto con la Lazio nel 1983-84) e vanta due lunghezze di vantaggio su Cabrini, Brio, Serena, Platini e Briaschi. Da segnalare che Manfredonia aveva realizzato due gol nella fase eliminatoria della Coppa Italia ed aveva trovato il modo di lasciare il segno anche a Madrid in Coppa dei Campioni. Quella volta a dirgli di no, inspiegabilmente, fu l'arbitro scozzese Valentine. Proibito II Comunale al La trasferta contro la Juventus per il Verona è ostica davvero. In questi ultimi tempi al Comunale i gialloblù hanno perso la Coppa Italia ai supplementari nel 1982-83 e l'anno scorso rincontro per Sessantanni fa Verona entrare nel quarti di finale della Coppa dei Campioni. Ieri il gol di Elkjaer sembrava poter mettere fine ad una serie nerissima che in campionato ha visto i veneti collezionare 13 sconfitte e 3 pareggi. Il 2 gennaio 1927 il Napoli, che stava muovendo i primi timidi passi (fondato da pochi mesi, dopo 11 giornate era ancora a zero punti), fornì per la prima volta lavoro al Giudice Sportivo. Ospitava sul terreno dell'-Arenaccia» il Genoa di Burlando e Levratto e malgrado il divario tecnico impegnò a fondo i rossoblu. Sul 3-2 per i liguri — con il Napoli in 10 per un infortunio allidolo locale Sailustro — la folla inferocita invase il terreno di gioco. Fu quello il primo 0-2 a tavolino del Napoli che nella sua storia ha accumulato ben 24 giornate di squalifica del terreno di gioco.