In coda
In coda In coda Code alle albe nebbiose, si. Ousto per la musica e orecchio, ancora. Ma sempre educazione e rispetto; moderazione sempre, e solo qui a Milano 1 loggionisti sono addirittura organizzati fin dal 1973 in Associazione, come soci di un Touring Club che fa gite sociali nel Paese del Melodramma. «Cosa ci proponiamo?, spiega il prof. Giovanni Tenconi, radiologo e presidente. Tramandare un certo modo di essere Pubblico, cioè quella terza componente di ogni spettacolo, assieme ad Autore e Interprete». Come dire, allora, che 11 resto degli spettatori hanno loro ragioni che 11 cuore non conosce: mondane o altro? Ecco l'Incrocio dolente, il dilemma. La Scala non può essere un teatro con tanti titoli e spettacoli e gente, che propaghi e soddisfi l'educazione musicale: non ha tempo, né spazio, né voglia per questo. E allora questa esigua scheggia di ex popolo Inerpicata lassù nelle ultime due file di loggia, nel Paradiso che fu dei semplici di cuore, come fa a essere sanguigna o spontanea, libera e liberante? Al museo il popolo, si sa, non frequenta un gran che: direbbe Cipputi. Un loggione, allora, una soffitta nella media, senza polvere né furore. Ma c'è in compenso, anche a Milano, quel fenomeno nazionale, esclusivamente e squisitamente italiano, che si chiama claque. Questo si, eccome. Cos'è questa claqueì Un gruppo di pressione organizzato, per dirla in soclologese, in grado di fornire servizi di consenso o dissenso. Volete fare applaudire un cantante alle prime armi, avvilire un rivale, intimorire un direttore, ricattare un sovrintendente? Paciosi uomini di matura età, impeccabilmente abbigliati da baritoni in pensione, da Impresari en retraite, da paterni melomani, si aggirano nei bar e portici del Tempio Lirico. Uno strascina i piedi, mi sono lasciato dire dai commessi del Biffi che conoscono tutti; un altro... E codesti mammasantissima, questi Jago o Scarpia, Leporello o Figaro, Falstaff o Mefistofele, per un pugno di dollari (pochissimi, veramente) noleggiano e guidano venti-trenta sottoposti, picciotti che sbattono a lupara le loro selezionate manone al segnale.
Persone citate: Figaro, Giovanni Tenconi, Jago, La Scala
Luoghi citati: Autore, Interprete, Milano
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