Alla Famija si parla di un tenore: è Merli

Alla Famìja si parla di un tenore: è Merli Alla Famìja si parla di un tenore: è Merli Non era mica facile per un tenore emergere durante gli Anni 20: la concorrenza c'era, e spietata. Al milanese Francesco Merli — il cui centenario della nascita sarà ricordato da Guido Tartoni alle ore 17,30 di oggi alla Famija Turinéisà in via Po — l'impresa riuscì, nonostante egli avesse intrapreso la carriera varcata la trentina e si fosse trovato a confrontarsi con gente come Olgli, Pertlle e Lauri-Volpi. A Merli, voce di non primissima qualità ma sorretta da f" tona tecnica, non restava che puntare sulla professlola versataeia agisLeri^illft ftCUc*vj?untò e si dove In effetti per un ventennio Merli tenne una posizione di tutto riguardo. Intensa e circondata da simpatia fu anche l'attività di Merli a Torino, dove cantò tredici volte in cinque diversi teatri (Regio. Vittorio Emanuele, Moda, Carignano, Lux), dal dicembre 1920 al marzo 1947, ossia praticamente l'arco completo della carriera, che si svolse dal 1918 al '48. Tre di queste presenze — Maestri cantori (die. '20), Forsa del destino (die. '29). l'allora rarissima Luisa Miller (gen. '33) — ebbero come punto di riferimento il Regio. Una quarta, la più significativa di tutte, nel febbraio 1936 dovette essere dirottata al Vittorio Emanuele. Si trattava di Otello, l'opera alla quale più di tutte resterà per sempre meritatamente legata la fama di Francesco Merli, che la cantò per ben 295 volte. gì. ffu. Ki sempre meritatamente legata la lama ui r reuiue&uu derli, che la cantò per ben 295 volte. gì. go.

Persone citate: Carignano, Guido Tartoni, Luisa Miller, Merli, Moda

Luoghi citati: Torino